
Autore: Jessica Brockmole
Pubblicato da Nord - Marzo 2016
Pagine: 370 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa Nord

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Un tenero amore a prima vista degli anni dell’adolescenza sopravvive agli orrori della prima guerra mondiale e accom-pagna la maturazione artistica della protagonista, che trasforma il talento che la Natura le ha donato in un mezzo per ridare la speranza e la gioia di vivere a chi l’ha persa durante il conflitto.

Le ultime sei settimane di nero avevano fatto da coda a un’esistenza grigia. In Francia la tavolozza dei colori era molto più estesa. I colori che mi avevano accolto erano gli stessi di cui leggevo i nomi sui tubetti di tempera inutilizzati di mia madre. Forse era proprio per quello che mi avevano sopraffatto. Non li avevo mai visti prima, nemmeno su una tela.
Scozia, 1911. Clare ha quindici anni, è rimasta da poco orfana di padre, è stata abbandonata a sei anni dalla madre che ha inseguito per il mondo la sua vocazione artistica, e ora vive da sola nella tenuta dei genitori, immersa in un paesaggio che non ha colore se non il grigio plumbeo che fa da triste cornice al nero che è nel cuore di Clare.
Per farle trascorrere un’estate meno solitaria, un’amica di famiglia la porta con sè in Francia, dove trova l’ affascinante castello bianco di Mille Mots in romantico disfacimento, il tripudio dei colori e dei fiori della Piccardia nel caldo sole estivo, una famiglia di artisti quanto mai singolari e il loro unico figlio Luc.
Luc è uno studente che arrotonda facendo ritratti ai turisti, dando lezioni di tennis e lavorando in un bar di nascosto dai genitori. È dolce, sensibile e protettivo, e le fa scoprire come catturare forme e colori nei quadri che lei dipinge grazie al suo dono: nasce così un’affettuosa amicizia che sfuma nell’amore, tra lunghe passeggiate nei dintorni del castello, schizzi del castello e del viso di Luc e conversazioni piene di speranze e progetti sul futuro.
Ma gli eventi interrompono la spensieratezza dell’estate e con essa lo sbocciare completo dell’amore: Clare deve seguire il nonno nel suo peregrinare per l’Europa alla ricerca di un dialetto perduto, e Luc viene chiamato alle armi della Prima Guerra Mondiale, che fa da sfondo e da motore degli eventi della vita dei due protagonisti.
Luc sperimenta gli orrori della guerra e della trincea, Clare insegue la sua vocazione artistica che emerge più potente che mai e che la porterà a ritrovare Luc in circostanze drammatiche alla fine della guerra.
Non ti dirò mai addio è un delicato romanzo che racconta un amore che avrà sfortuna di incrociare nel suo percorso il dramma della prima guerra mondiale. Questa ne interromperà il corso per far salire alla ribalta le sofferenze, il terrore e le meschinità di quegli anni bui passati nel fango della trincea. È anche un inno all’arte come catarsi del dolore e mezzo di riscatto, arte che proprio grazie alla sua ricerca costante della bellezza riesce a ridare la speranza e la gioia di vivere a chi è sprofondato nell’abisso della depressione postbellica.
Approfondimento
Non ti dirò mai addio come libro rispecchia il carattere dei suoi personaggi principali: è delicato e tenace allo stesso tempo, non invade il lettore ma il lettore non può lasciarlo andare, una pagina tira l’altra e non stanca mai.
L’arte e la sua funzione di elevazione dalle tristezze della vita quotidiana permeano la caratterizzazione di Clare e Luc, entrambi artisti di cui il tempo non narra nelle sue pagine di gloria, ma che grazie all’arte hanno interpretato in chiave insolita il loro amore e sono sopravvissuti alle brutture dei loro tempi, ridando speranza non solo a se stessi ma anche agli altri a cui la Natura non ha dato la straordinaria sensibilità che solo un’artista può avere.
Rosalba Romano