Autore: Togawa Masako
Pubblicato da Marsilio - Febbraio 2022
Pagine: 176 - Genere: Mistero, Noir
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Farfalle
ISBN: 9788829711581
ASIN: B09RFHFYX1
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La residenza K è un palazzo che ospita solo donne nubili, ma anche tanti misteri. Ci sono strani furti, suicidi, donne con particolari abitudini e in previsione dello spostamento dell'intero edificio si teme che succeda qualcosa di orribile. Il giallo sulla morte di un bambino porta alla luce molti misteri e domande su queste donne sole.
Pensando a queste donne rimaste sole, che passano qui dentro giornate senza scopo, assorte nel ricordo dei tempi andati e come prigioniere di queste mura, mi sento rabbrividire. La mattina, seduta in portineria, guardo uscire quelle che ancora lavorano, poi osservo la scala silenziosa e spesso vengo colta da una sorta di allucinazione: vedo scendere i gradini e invadere l’ingresso, levando tutte insieme un lungo gemito, queste poverette che sono solite trascorrere le giornate in silenzio nelle loro stanze, a ogni piano, lasciandosi a volte sfuggire sospiri che trapelano nei corridoi, perse nella contemplazione di quel che resta dei loro sogni di gioventù.
La storia è ambientata a Tokyo in un palazzo di cinque piani, un centinaio di appartamenti monolocale, occupato da donne sole, dovevano essere molte in Giappone negli anni ‘50, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Undici donne che vi abitano entrano nella trama del romanzo per vicende slegate l’una con l’altra, tutte però hanno un mistero da risolvere o un segreto da nascondere. Residenza per signore sole inizia con un prologo in cui perde la vita un uomo vestito da donna travolto da un’auto sulla strada, sembra una vicenda lontana dalla residenza K., in realtà quest’uomo è entrato lì dentro. Nel capitolo successivo la storia si riporta al presente, allo spostamento dell’intero edificio che ci sarà a breve e le donne hanno paura che accadrà qualcosa di funesto. In effetti l’edificio nasconde un fatto terribile legato ad un bambino sepolto, ma fino alla fine possono esserci solo le congetture del lettore su questo episodio. Le donne che vivono lì rappresentano un universo femminile variegato, c’è l’ex insegnante in pensione, l’ex professoressa di università che dice di studiare gli appunti del defunto marito per scriverne un libro, una donna sola che vive di sussidi statali, una violinista talentuosa che insegna lo strumento ai bambini e poi molti seguaci del Culto dei tre Spiriti che danno una luce inquietante e ultraterrena agli episodi che accadono soprattutto nell’ultima parte del romanzo. Le loro vite sembrano distanti l’una dall’altra, ma una chiave pass partout che viene utilizzata per entrare nelle loro stanze e carpirne i segreti farà capire la loro complessità umana e quali segreti nasconda. Niente è quello che sembra.
I vari personaggi sono spinti da motivazioni psicologiche molto sincere e questo per me è la vera forza di questo romanzo. Viene usata la terza persona per raccontare ogni episodio in modo realistico e con uno stile asciutto e privo di giudizio morale, anche di fronte a fatti delittuosi. L’unico personaggio che racconta in due parti la sua visione è la custode della residenza K, la signorina Tojo Kazuko, con il compito finale di restituirci un quadro di ciò che abbiamo letto in modo più completo.
All’inizio ogni fatto che leggiamo è come una tessera di un puzzle, un mistero da svelare e scoprire man mano che si aprono stanze, si scoprono segreti e si scoprono fragilità umane. Non a caso ci sono episodi di suicidio. Dei tanti tasselli che compongono la storia sta al lettore unirli e capire il motivo o la consequenzialità di azione e reazione. La tensione si mantiene fino alla fine perché i vari elementi sparsi non sono chiari se non al termine della lettura. C’è il furto di un violino commesso tanti anni prima, l’attesa per un uomo che non tornerà mai più, la curiosità femminile sulle vite delle altre donne e di una ex compagna di scuola che sembra essersi realizzata e felice, la misteriosa scomparsa di un bambino, un furto e altri piccoli episodi che accadono quasi senza un nesso logico l’uno con l’altro, ma che inavvertitamente sono conseguenza o innesco per il successivo passaggio del romanzo. Non c’è nessun investigatore o poliziotto e solo il lettore può scoprire la verità che si cela nelle fondamenta del palazzo quando viene finalmente spostato. Solo il lettore nella parte finale slegata dalle vicende della residenza K sarà in grado di capire che fine ha fatto il bambino rapito, ma anche quanto sia impenetrabile l’animo umano.
Approfondimento
Un classico della letteratura noir giapponese, pubblicato per la prima volta nel 1962. Ricorda la tensione dei romanzi di P.D. James unito alla placida consapevolezza e drammaticità nipponica, il Times la definì per questo “la P.D. James giapponese”.
Masako Togawa è stata un personaggio poliedrico, nella sua vita è stata prima cantante per mantenersi dopo la seconda guerra mondiale visto che aveva perso il padre e il fratello, poi titolare di un night-club, scrittrice e attrice in un telefilm per la tv giapponese dal titolo “Playgirl” di cui scrive la sceneggiatura e interpreta la protagonista. Ha portato avanti le lotte femministe nel suo paese, diventandone icona.
Pochissime sue opere letterarie sono conosciute anche in Europa, il romanzo Residenza per signore sole è stato prima tradotto in inglese con il titolo The mastery key per il ruolo importante della chiave pass partout nella trama, ma il titolo originale in giapponese è “la grande illusione” proprio per sottolineare il periodo storico del dopoguerra in cui niente è come sembra e la narrazione è volutamente realistica e con molti punti di vista che lasciano al lettore il compito di ricomporre il puzzle.
Gloria Rubino