Il piacere di leggere un buon libro resta una delle forme di svago e di relax più amate dagli italiani, che anche nel 2023 stanno dimostrando il proprio attaccamento ai prodotti editoriali: i dati relativi ai primi mesi dell’anno parlano infatti di una crescita del settore, con un ritorno agli acquisti nelle librerie fisiche e un leggero calo fisiologico per lo shopping di libri online, che tuttavia resta su una percentuale molto più elevata rispetto ad appena 4 anni fa.
I dati di vendita del mercato editoriale
Il mercato dell’editoria gode ancora di buona salute e anzi sembra essere in netta ripresa rispetto a qualche anno fa: è quanto emerge dai dati registrati in questi mesi, che parlano di una stabilizzazione delle vendite di libri e prodotti editoriali nel 2023 rispetto al 2022, per un netto incremento complessivo se confrontato al 2019.
Il report redatto dall’ufficio studi AIE sulla base dei dati forniti da Nielsen BookScan e altre fonti, parla di oltre 473 milioni di euro di vendite nelle prime sedici settimane dell’anno, per un totale di più di 31 milioni di copie vendute, numeri che rapportati al 2019 fanno segnare un +17% in termini di valore e +15,6% per ciò che riguarda le copie.
Rispetto al 2022 si può notare invece un leggerissimo calo (-0,2% sul valore delle vendite), da considerare tuttavia fisiologico dopo un periodo di forte crescita come quello dell’ultimo triennio e che lascia soddisfatti gli operatori della filiera, dalle case editrici ai rivenditori.
La ripresa delle librerie e il calo dell’online
A fare notizia è anche il dato relativo alla ripresa delle librerie, che vedono aumentare nuovamente il numero di clienti che scelgono di acquistare fisicamente in negozio. Nell’ultimo anno, infatti, ben il 46% dei lettori ha dichiarato di aver preferito le librerie tradizionali ai negozi online, in controtendenza con altri settori che invece sembrano spostarsi sempre di più verso il canale digitale.
In particolare, i motivi di questo ritorno alla libreria sembrano essere non solo di natura economica (il 55% afferma di aver scelto in base alle promozioni in corso), ma anche di tipo esperienziale, in virtù di un migliore assortimento presente nel negozio fisico e della particolare atmosfera che è possibile respirare in questo tipo di negozi.
Ovviamente il canale digitale non è morto, ma anzi risulta essere – inevitabilmente – quello privilegiato soprattutto per alcuni prodotti specifici. Parlando di acquisti editoriali online non va infatti dimenticato il comparto degli e-book, che pur rimanendo ancora molto al di sotto rispetto ai corrispettivi cartacei riesce a fidelizzare molti lettori che ne apprezzano i vantaggi in termini di costi e praticità. Un po’come accaduto nel settore dei giochi online, dove la digitalizzazione di svaghi tradizionali ha avvicinato tante persone desiderose di giocare alle slot online in alternativa alla partecipazione nelle sale fisiche, anche nel campo dell’editoria il ricorso ai libri elettronici è divenuto un’ottima soluzione per coloro che vogliono avere sempre a portata di mano i propri titoli preferiti e sfogliarli, seppure su schermo, quando risulta difficile portare con sé uno o più volumi cartacei.
I generi preferiti dagli italiani
Se le vendite procedono a buoni ritmi, è interessante osservare anche ciò che accade a livello di generi letterari preferiti. Per quanto riguarda il mercato italiano, resta in testa alle preferenze la narrativa, categoria che include per esempio romanzi e fumetti e che raggiunge il 50,7% delle vendite. La restante quota viene suddivisa tra saggistica e manualistica non universitaria, quindi nei sotto-generi relativi a biografie, guide di viaggio e libri di cucina, che risultano crescere anche di oltre il 10% rispetto al 2022.
Piace sempre molto la narrativa italiana (+2,5% sul 2022), mentre calano di 4,2 punti percentuali quella straniera e del 12,1% i fumetti, con questi ultimi che tuttavia visto il +195,8% rispetto al 2019 vivono una fase di rallentamento statistico del tutto naturale.
Il mercato editoriale è dunque tutt’altro che in crisi e sono diversi i segnali positivi che fanno felici ormai da diverso tempo gli operatori del settore, pronti a puntare su nuovi investimenti nell’ottica della sostenibilità della produzione, della qualità e dell’integrazione con le tecnologie più avanzate, al fine di rispondere meglio alle esigenze espresse dalle diverse categorie di consumatori.