
Autore: Jabbour Douaihy
Pubblicato da Feltrinelli - 2012
Pagine: 318 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Di nuovo sulle sue montagne ma anche a Tripoli e a Beirut, Jabbour Douaihy narra in questo romanzo la storia di Nizam, nato in una famiglia sunnita di Tripoli, seconda città del Libano, e allevato in un paesino di villeggiatura montana, Haoura, da un’abbiente famiglia maronita che gli darà il proprio nome e la propria religione. Ventenne, a Beirut, frequenta la gioventù rivoluzionaria sessantottina. È qui che lo sorprende lo scoppio della guerra civile. Ed è qui che affronta la sua duplice appartenenza, musulmana e cristiana, di cui lui non si è mai crucciato ma che nessuno, nelle due comunità, ha mai accettato. Nell’epilogo, tragico e al contempo demenziale, Nizam diventa metafora di un paese diviso dalla follia identitaria dei suoi abitanti. Il tema dell’identità, delineato con originalità ed emozione, i personaggi, lo stile narrativo fluido e trasparente, ingentilito da descrizioni della natura molto poetiche, visionario nella follia e nella solitudine del protagonista, fanno di San Giorgio guardava altrove un romanzo davvero intenso e attuale che descrive il dramma di un uomo nato musulmano, cresciuto cristiano, e che da adulto non sa chi è, in un paese dove questa libertà non esiste.

Il più delle volte quando dobbiamo decidere il libro da leggere e non abbiamo un’idea precisa ci facciamo condizionare dai primi particolari che saltano all’occhio, non so a voi questo è quello che capita a me decido di leggere un libro se mi attira la copertina, o se il titolo mi colpisce in maniera particolare,salvo a volte prendere delle solenni fregature. In questo caso specifico di San Giorgio guardava altrove di Jabbour Douhaihy, non è successo nulla di tutto ciò, se la decisione di leggerlo fosse dipesa da questi due fattori, o dal nome dell’autore che fino ad oggi mi era sconosciuto pur avendo già scritto un altro romanzo e avendo vinto vari premi letterari, il libro sarebbe rimasto lì sullo scaffale e io non avrei conosciuto Nizam.
Infatti in questo romanzo si narra la storia di Nizam un musulmano sunnita nato in Libano negli anni ’40,che per varie vicissitudini viene cresciuto in una ricca famiglia cristiano maronita. Il suo appartenere a due religioni contrapposte creerà nella sua vita una diatriba, non si collocherà nettamente in nessuna delle due tant’è che nel suo documento d’identità non è scritta nessuna religione e altrettanto faranno le due comunità a cui appartiene infatti nessuno lo accetterà del tutto.
La comunità musulmana non lo accetta anche per via del suo aspetto,che nulla ha di musulmano essendo biondo con gli occhi azzurri. Tutto ciò che ruota attorno al protagonista viene descritto il più delle volte in maniera monotona almeno nella prima parte,infatti l’autore non è riuscito a catturare del tutto la mia attenzione,ma andando avanti con la lettura ed entrando nel cuore della storia riesce a catturare l’attenzione fino alla fine, facendoci meditare su problematiche sempre attuali quali la religione e la guerra.
VM64