
Autore: Melissa Panarello
Pubblicato da Bompiani - Febbraio 2024
Pagine: 208 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Narratori italiani
ISBN: 9788830110052
ASIN: B0CV5RS1YF

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La protagonista è una scrittrice che, dopo aver ottenuto successo da giovane con un romanzo autobiografico, ora vive una vita tranquilla, credendo di aver superato l'urgenza di scrivere. L'incontro con Clara, l'attrice che interpretò il suo doppio in un film tratto da uno dei suoi libri, sconvolge le sue certezze. Clara, un tempo bella e sicura, è ora fragile e in difficoltà, e ha bisogno di raccontare la sua storia. Questo incontro spinge entrambe a un viaggio che esplora il potere del denaro e la ricerca dell'identità femminile.

Clara aveva il potere di lasciarmi senza parole. Me ne accorsi in quei primi momenti passati assieme e ancor di più me ne resi conto dopo, quando lei parlava e mi raccontava tutte le cose che non aveva mai detto a nessuno e che io raccoglievo registrando la sua voce con il mio cellulare. Era una di quelle persone per cui è più importante dire una non necessaria verità che una necessaria bugia. Ci. Siamo viste cinque volte.
Clara T. è la bella e intrigante attrice che diventa molto ricca interpretando il film tratto dal libro di Melissa Panarello, che l’ha resa famosa al grande pubblico. Proprio da questo assunto prende avvio il romanzo candidato al Premio Strega, intitolato Storia dei miei soldi e edito da Bompiani.
Questo volume, infatti, è scaturito dall’incontro delle due donne e da questo momento in poi nelle pagine del romanzo si intrecciano a doppio filo le vite delle due protagoniste che sembrano In primo momento combaciare per poi allontanarsi definitivamente. Clara è diventata famosa interpretando la vita di Melissa, sperimentando così il benessere generato dalla ricchezza economica che quando viene meno getta chi l’ha provato nell’oblio e nella disperazione fino a portare la povera attrice caduta in miseria a suicidarsi.
Questo libro è molto profondo e affascinante perché tratta temi forti come la perdita non solo economica ma soprattutto affettiva e sentimentale, che la Panarello ha saputo districare con maestria.
Ero destinata ai soldi, non all’amore. Di Trevor ero gelosissima, una volta picchiai una sua collega perché gli aveva chiesto che ne pensasse delle sue calzette colorate. Avevo paura che i miei si stabilissero nel mio appartamento Ikea e avevo paura che Trevor mi lasciasse per un’altra donna. Il possesso io l’ho conosciuto in quel periodo. Intanto avevano cominciato a presentarsi un bel po’ di aziende per chiedermi di fare da testimonial.
Storia dei miei soldi, dunque, non è come potrebbe sembrare un volume autobiografico, ma un testo riflessivo dove si affrontano dei differenti tabù come i soldi, l’erotismo nel cinema e scelte personali, talvolta dolorose e vissute in maniera opposta dalle due protagoniste.
Approfondimento
Mi congedai da Clara senza tristezza, ma con un senso di compiutezza che mi permetteva ora di concentrarmi sul mio futuro, i miei bambini, mio marito. Quella furia si era estinta e anche io, come anni prima era successo a lei, avevo adesso un lago sulla faccia.
Ho amato tantissimo questo romanzo perché oltre ad essere molto ben costruito sul tema del doppio, mette in luce questioni forti e delicate che ancora oggi occupano un posto preminente all’interno della società. L’autrice sicula, che nel suo primo romanzo sdoganò il tabù del sesso, ricevendo una valanga di critiche, indaga in questo volume un altro tabù, ossia quello dei soldi posti in mano alle donne, descrivendo così una società in cui solo gli uomini possono disporre di tanto denaro. Tale status per le donne è ritenuto quasi vergognoso e per questo possono essere giudicate liberamente da tutti senza alcuna remora. Inoltre mi è piaciuto tantissimo come viene trattata la maternità e la crescita dei figli; presentando le visioni contrapposte delle protagoniste che fanno riflettere ognuna per motivi diversi.
Consiglio vivamente la lettura di Storia dei miei soldi per riflettere sul fatto che i soldi non fanno la felicità perché questa può risiedere solo nelle cose immateriali e in ciò che non può essere comprato. L’uomo stesso attraverso il suo desiderio spasmodico di accumulare le ricchezze arriva alla propria autodistruzione, perdendo di vista i valori autentici della vita.
Francesca Votino