
Autore: Yuri Sterrore
Pubblicato da Rizzoli - Aprile 2019
Pagine: 282 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook

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Nella vita c’è chi è abituato a dividersi in due, un po’ come Ale che fa il parrucchiere nel salone della madre, dove prova ad ascoltare e soddisfare i desideri delle clienti, ma è anche copywriter in un’agenzia pubblicitaria per seguire la sua più grande passione: la scrittura. Mai avrebbe immaginato di dover unire queste due abilità per riuscire a preservare un’amicizia, trovandosi così ad affrontare una vecchia questione di cuore.

“Prova a immaginarti di essere lei e vedrai la vita da una prospettiva del tutto diversa.”
Questa è una frase che tutti ci saremo sentiti dire almeno un milione di volte, tanto da ripetercela da soli quando facciamo fatica a capire le azioni di qualcun altro, soprattutto se ci sta a cuore. Ale sa bene l’importanza di questo consiglio, perché per chi ha un lavoro a stretto contatto col mondo femminile e i cui affetti sono per lo più donne è diventata quasi una legge per la sopravvivenza. Per conoscerlo bisogna andare a Lambrate e immergersi nella sua vita scoprendola con gli occhi di un grande osservatore. Gli occhi di chi nota il colore della suola di una scarpa, di chi saluta anche se non ricambiato, di chi accetta certe critiche in virtù di un obiettivo ben più alto. Ma la vita di Ale è anche molto altro e ben più complessa di così, tanto da non permettergli di pensare molto a se stesso e da metterlo di fronte a scelte importanti, che per lui si riveleranno anche decisive.
Le persone nella nostra vita tornano sempre, prima o poi. Un po’ come le rondini.
La forte sensibilità di questo personaggio è ciò che più lo caratterizza, portandolo ad accettare incarichi che lo vedranno interpretare diversi ruoli e risolvere problemi sempre più complicati. Incontrerà persone nuove, ma soprattutto vecchie conoscenze, attraverso le quali dovrà tornare a fare i conti con alcuni episodi del suo passato, dimostrandoci che nella vita nessuna porta si può mai considerare definitivamente chiusa.
Questo libro è pensato prevalentemente per un pubblico femminile, ma il fatto che l’autore sia un “lui” ci conferma che è adatto a chiunque: chiunque voglia capire di più sulle donne, ma io direi più in generale sugli altri.
Approfondimento
Il personaggio di Ale è stato costruito veramente bene, una figura per la quale è impossibile non provare simpatia e che sembra capire esattamente quello che tutti generalmente pensiamo. La sua visione dell’universo femminile non è per niente scontata, perché analizza nel dettaglio certi luoghi comuni e regala altre prospettive. Per questo ho trovato la lettura di questo libro molto piacevole, quasi come una chiacchierata con un amico.
Bisogna ammettere che la paura di entrare nella testa di una donna è un sentimento comune. Probabilmente perché si teme di non essere in grado di leggerne il contenuto. E se invece esistesse una chiave di lettura? In questo senso ho trovato molto utili le parole chiave con le quali l’autore conclude ogni capitolo, come a darci un insegnamento da cogliere.
Parola chiave: AMATEVI. Sarò chiaro, lucido e coinciso: dovete amarvi al cento per cento e senza eccezioni, perché se vi amate solo al venti per cento troverete qualcuno che vi amerà al trenta per cento e a voi sembrerà un casino. Urlerete: « Oh mio dio, ma è tantissimo! » … E invece non è nemmeno la metà.
Tu che mi capisci ci insegna, e ci ricorda, che prima di giudicare qualcuno e trarre conclusioni affrettate sulla sua persona, dovremmo conoscere anche il suo punto di vista, perché si sa, per ogni storia ci sono sempre almeno due versioni dei fatti.
Benedetta Mangiò