
Autore: Barry Hines
Pubblicato da Neri Pozza - Maggio 2020
Pagine: 192 - Genere: Classici
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Bloom
ISBN: 9788854519152

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“Era li sullo steccato, con i geti che penzolavano. Poteva spiccare il volo in qualunque momento e sparire per sempre. Pensavo che l’avrebbe fatto, ne ero sicuro, volerà via, mi dicevo, non la vedrò più. Invece non si è mossa…mi sono fermato in mezzo al campo, ho teso il pugno e l’ho chiamata…è atterrata sul pugno e ha preso la carne. …ce l’ho fatta, mi sono detto, l’ho addestrata.”

Billy Casper non ha una vita facile. Il padre, a cui era parecchio legato, ha fatto le valigie una volta scoperto che la madre lo tradiva, lei, troppo concentrata su di sé, è spesso assente e quando c’è non incarna certamente l’immagine di una mamma affettuosa. E poi c’è Jud, suo fratello, che non perde occasione per sfruttarlo e umiliarlo.
Billy ancora frequenta la scuola ma spesso si ingegna a trovare qualche lavoretto che gli permetta di raggranellare qualche spicciolo, e, quando i soldi non bastano, non disdegna qualche bel furtarello: l’importante è non essere scoperti.
In classe spesso si addormenta e il suo comportamento non diligente fa si che nelle sue mani spesso rimangano i segni della bacchetta del preside.
Ha imparato a difendersi fin dalla più tenera età. Forse non aveva la forza dalla sua parte, ma in compenso due gambe agili e veloci spesso riuscivano a tirarlo fuori dalle situazioni più difficili.
Ma nonostante tutto nel suo mondo paia andare storto, quando, nel tempo libero, si ritrova a correre sui prati, lui è felice. In mezzo alla natura, agli animali, Billy rinasce. Adora soprattutto gli uccelli e, tra questi, i falchi, così maestosi e liberi. Immaginatevi la sua gioia quando tra le rovine di un antico monastero trova un nido pieno di piccoli gheppi. Li esamina uno ad uno e porta via con sé quello che gli sembra il più forte. Lo alleva e lo addestra servendosi di un libro sui falchi rubato in un negozio. Giorno dopo giorno la sua Kes (così ha chiamato il suo piccolo gheppio) si irrobustisce e finalmente arriva il momento di farla volare. Ha paura di perderla ma deve provare, non può tenerla prigioniera per sempre: anche se lui l’ha legata a sé, Kes è e rimane una creatura libera.
Addomesticato un corno. È addestrato, ma è ancora feroce e selvatico, e non gli importa di niente e di nessuno, nemmeno di me. Per questo mi piace.
Il falco non scappa: dopo aver esplorato il cielo torna da lui rendendolo felice. Ora può sopportare le prepotenze di suo fratello, la noia delle lezioni, le prese in giro degli altri ragazzi, l’indifferenza della madre. Lui ha Kes e Kes ha lui: saranno amici per sempre.
Per questo quando un giorno, rientrando da scuola, trova la sua gabbietta vuota, il suo cuore accelera come non mai. Deve trovarla perché lei è il suo respiro, come può vivere senza?
Approfondimento
Una storia molto triste questa. Billy è un ragazzo solo, lasciato a se stesso.
Orfano di amore, trova nel piccolo gheppio la ragione di vita. Prendersi cura di quel falchetto fa si che le sue giornate troppo piene di assenze, improvvisamente abbiano un senso. Ora ha una ragione per contare le ore, un posto dove voler correre una volta che può chiudersi alle spalle tutto il mondo esterno. Condivide la sua meravigliosa esperienza solo con l’unica persona che gli dedica un briciolo di attenzione, che gli regala un po’ di umanità: il signor Farthing, il suo professore di italiano. Osservando il volo di Kes, l’uomo e il ragazzo sentono di dover stare in assoluto silenzio: sanno di essere in presenza di qualcosa di unico, che incute rispetto.
Il falco è meraviglioso e così elegante. Ma quando lo guardi volare…sì insomma, fa uno strano effetto.
Si, ho capito cosa intende, signore, è come se tutto diventasse silenzioso.
La descrizione del rapporto esistente tra il falco e il ragazzo è meravigliosa. Billy rispetta l’animale, lo ama e ammira il suo spirito nobile e fiero. Con Kes vicino forse anche lui si sente più libero, può volare in quel cielo che altrimenti gli sarebbe proibito, tra quelle nuvole piene di sogni dove vorrebbe tanto rifugiarsi. Ma anche i sogni finiscono e il risveglio non è sempre dei migliori.
La semplicità di questo libro, il grido d’amore che scaturisce da ogni pagina, fa si che tutti quanti possano leggerlo piacevolmente. Non a caso è considerato un classico della letteratura inglese Da esso, nel 1969, Ken Loach ha tratto un lungometraggio, prodotto da Tony Garnett, che ha vinto pure il globo di cristallo come miglior film al festival internazionale del cinema di Karlovy Vary nel 1970.
Proponetelo ai vostri ragazzi: vedrete che il piccolo Billy riuscirà a fare breccia nel loro cuore come l’ha fatta nel mio. Buona lettura!
Aira