Autore: Nikolaj Leskov
Pubblicato da Fazi - Febbraio 2016
Pagine: 286 - Genere: Classici
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le strade
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Leskov ci narra, attraverso la voce di Vera, nipote della protagonista, la storia della principessa Varvara Nikanorovna, donna forte, indipendente e anticonformista, vissuta in un'epoca densa di cambiamenti per la società russa.
Della voce narrante, Vera, sappiamo poco o nulla: è la nipote preferita della principessa Varvara, e ha deciso di raccontarne la storia. Vera comincia il racconto tratteggiando anche le vicende delle generazioni precedenti, ma è il personaggio di Varvara, così forte e particolare, che diventa il fulcro di Una famiglia decaduta.
La cronaca vera e propria – perché è di cronaca, e non di storia, che è necessario parlare – comincia nel 1812, quando il marito di Varvara viene ucciso nel corso della guerra contro Napoleone, e termina nel 1825, anno che, per la Russia, è quello della rivolta dei decabristi, e per Varvara è quello del matrimonio della figlia, e di vicissitudini che la porteranno a richiudersi su se stessa e a interrogarsi sulla propria vita e sulle proprie scelte.
Rimasta vedova giovanissima, Varvara sceglie di occuparsi personalmente dei suoi figli e delle proprietà del marito, rinunciando a risposarsi: meravigliosa, verso la fine del romanzo, la sua dichiarazione d’amore per il marito tanto amato e prematuramente perduto!
Gli anni felici sono quelli trascorsi nella tenuta di campagna, dove la principessa si distingue per la sua grande attenzione alle condizioni di vita dei contadini. Fantastiche, dettagliate e divertenti le descrizioni dei personaggi che ruotano attorno a lei, come la cameriera-confidente Olga, l’amico Rogožin, ironicamente soprannominato Don Chisciotte e il francese Gigot.
Le difficoltà cominciano col trasferimento a Pietroburgo, dove Varvara si scontra con una società in mutamento, nella quale l’apparenza e l’arrivismo contano più di ogni altra cosa. Ammirevole l’ironia di Leskov contro le religiosissime nobildonne che regalano bare d’argento alle reliquie e lasciano che i contadini muoiano di fame: è un tema scottante e sempre attuale, al quale l’autore russo mostra di tenere particolarmente.
Fulminante è la conclusione, quando Varvara si rende conto di essere stata ingannata dal genero e, soprattutto dopo l’incontro illuminante con il “sovversivo” Cervev, decide di ritirarsi tra i suoi affetti e in povertà, senza mai perdere la dignità.
Approfondimento
Una famiglia decaduta è il primo volume di una trilogia: sono curiosa di conoscere gli avvenimenti riguardanti i figli di Varvara, e di saperne di più sull’infanzia della piccola Vera.
Ho compreso la grandezza di questo romanzo solo dopo averlo concluso: tutti i vari pezzi del puzzle composto da Leskov sono andati a posto, e sono riuscita a “leggere” completamente questo affresco complesso, nel quale sono raffigurati la politica e la società russa, la grandezza del singolo e la piccolezza della massa, l’aristocrazia e i contadini, la ricchezza e la povertà. E l’importanza dei rapporti personali veri, genuini.
L’unica nota “negativa” è forse rappresentata dal tono cronachistico del racconto, che rende la lettura a tratti un po’ noiosa.