Autore: Dacia Maraini
Pubblicato da Rizzoli - Giugno 2021
Pagine: 144 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Scala italiani
ISBN: 9788817158732
ASIN: B09691T11R
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Il libro raccoglie le riflessioni di Dacia Maraini pubblicate su vari quotidiani nazionali negli ultimi sette anni. Quello che si auspica l’autrice è un cambiamento della nostra società basato sul rispetto della donna, sulla solidarietà e sull’attenzione verso l’ambiente senza spargimenti di sangue o parole d’odio.
Un popolo che non sogna, che non si preoccupa per la sua sorte, che non fa progetti per il futuro, che invoca la giustizia e la democrazia è un popolo in stato di paralisi. La paralisi può essere indotta dal terrore, ma la voglia di libertà alla fine troverà modo per esprimersi, anche a costo di rischiare la vita, come sta succedendo in questi giorni in Cile e a Hong Kong.
In Una rivoluzione gentile sono raccolte riflessioni di Dacia Maraini che iniziano sette anni fa, già pubblicate su quotidiani, in gran parte su “Il corriere della sera”, su vari temi che dovremmo affrontare affinché la nostra società si trasformi e diventi migliore.
Il libro è suddiviso in tre capitoli che distinguono le tre tematiche principali che vengono affrontate: Dalla parte delle donne, Il futuro è solidale, Noi, abitanti di un pianeta da proteggere. Per ogni argomento la Maraini tocca temi di attualità prendendo spunto da fatti realmente accaduti oppure interroga le nostre coscienze spaziando su mondi lontani da noi e su culture diverse dalla nostra. Ad esempio parlando delle donne ci si interroga sull’infibulazione e su quale sia il legame tra cultura e pratiche che diventano veri e propri abusi sui corpi femminili. Spesso la donna diventa un oggetto sul quale l’uomo riversa la sua rabbia, come molti fatti di cronaca ci ricordano, ma soltanto attraverso la comunicazione tra le due parti si riesce a trovare un equilibrio. Un equilibrio necessario a una società che voglia progredire senza lasciare da parte nessuno perché diverso, come avviene con i più deboli e gli emarginati sociali.
Rimane impresso un racconto personale su un barbone di fronte casa sua che non vuole aiuto e mantiene la dignità nella propria scelta di vita personale. L’idea di futuro non può lasciare fuori anche il pianeta sul quale viviamo e per questo dovremmo prendercene cura.
Il linguaggio esprime il pensiero collettivo, anche quando non ne è consapevole, il linguaggio disegna i rapporti. Non ci rendiamo neanche conto che stiamo usando sempre di più un linguaggio rabbioso e guerresco. In guerra però la realtà si impoverisce: ci sono solo i nemici da abbattere e gli amici da salvare. Amici che devono pensarla esattamente come noi, altrimenti diventano anche loro immediatamente nemici. La cultura è complessa e problematica. La guerra invece semplifica, taglia, appiattisce, rifiuta le distinzioni, non ammette l’attenzione verso l’altro. […] La cultura cerca la comprensione del diverso, la consapevolezza, il senso di responsabilità, il perdono, la gioia di vivere e di amare, la giustizia e le regole di convivenza.
Il linguaggio è una componente fondamentale dalla quale ripartire. L’odio si esprime prima con le parole, poi con i fatti. Cambiando l’uso delle parole, si riesce ad azionare un circuito virtuoso in cui le azioni diventano quelle di una rivoluzione gentile. La visione di Dacia Maraini non tiene conto di molte difficoltà affinché questa rivoluzione da lei auspicata avvenga, ma ogni riflessione pone molti dubbi e domande.
Il lettore non riceve risposte immediate, a distanza di giorni dalla lettura alcune frasi e spunti di riflessione rimangono. Il linguaggio usato in queste brevi riflessioni è semplice, scorrevole ad una prima lettura, nasconde riflessioni filosofiche e sociali molto più profonde poi da approfondire singolarmente. Di sicuro pone le basi di un pensiero che accoglie invece di respingere, che allarga la mente e fa sperare davvero che un futuro migliore possa essere a portata di mano con l’impegno singolo verso la comunità, sia per noi che per le generazioni future.
Approfondimento
Dacia Maraini è una scrittrice molto nota, attivista, femminista. Ha scritto molti romanzi e poesie, apprezzata non solo in Italia. È una donna che si pone in prima linea per i diritti civili e molti suoi scritti toccano temi sociali importanti. In queste riflessioni riesce a trovare le parole giuste senza essere retorica, riesce ad essere chiara e diretta nell’illustrare il suo pensiero.
Una grande intellettuale che riesce a vivere pienamente nel suo tempo e a gridare in punta di penna con decisione, senza distinguere due fazioni o mettere gli uni contro gli altri. Non ce n’è bisogno nella rivoluzione da lei auspicata e non ce n’è bisogno nei suoi scritti che lasciano un fervore di cambiamento e di speranza.