Autore: James Patterson
Pubblicato da Longanesi - Novembre 2016
Pagine: 312 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: La Gaja scienza
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Il titolo di questo libro è un aspetto centrale del romanzo. Non sempre accade, ma in questo caso è davvero significativo, determinante. Il verbo evadere si presenta nelle sue accezioni contrapposte: negativa, evocando la fuga di uno dei protagonisti da un luogo di detenzione; positiva, regalando ai lettori momenti di pura evasione dalla monotonia quotidiana.
Siamo nel sud della California, ai confini con il Mexico e spesso, molto spesso, all’interno dell’affascinante territorio messicano.
Un trafficante di droga spietato, determinato fino all’assurdo, attratto patologicamente dal potere e per questo deciso a raggiungerlo con qualsiasi mezzo, soprattutto con la violenza, subisce il peggiore degli affronti: viene catturato. Viene imprigionato e processato, quasi, grazie al nemico per eccellenza dell’uomo messicano. Un gringo qualsiasi infatti, affronta il messicano più importante, colui che con i soldi e le armi può tutto, e lo ammanetta, gli toglie la libertà. Meglio la morte. E dunque, così sia.
Da qui in poi, praticamente dopo aver sfogliato poche pagine de L’evaso, la morte sarà protagonista assoluta per centinaia di pagine, con scene raccapriccianti, quasi splatter, che raccontano di una realtà lontana ai più, della quale purtroppo o per fortuna, ognuno si schieri dove crede, pochi media danno costante notizia. Ma gli sguardi più attenti, più desiderosi di capire cosa c’è oltre il confine del nostro giardinetto, oppure oltre i quattro pettegolezzi da social, sanno quanta violenza domini davvero specifiche zone del mondo.
La violenza di Manuel Perrine e dei suoi Los Salvajes, dopo aver pervaso ogni meandro sociale e politico del Mexico, straripa negli Stati Uniti. Perrine ha un obiettivo pazzesco, fantascientifico. Abbatte qualsiasi muro o diga si trovi davanti, così da permettere alla melma maleodorante della sua gang e dei suoi metodi e della sua droga, di diffondersi ovunque e ricoprire ogni cosa.
Rimane comunque un uomo, anche lui che sembra più un animale irrazionale, istintivo, vorace e senza limiti, e l’uomo ricorda, ricorda e tante volte non perdona. Perrine ricorda molto bene l’affronto ricevuto dal gringo americano Mike Bennett, oltre al fatto che gli aveva ucciso la moglie nel corso del blitz organizzato per il suo arresto. E questo affronto va vendicato, con i suoi metodi, e c’è possibilità di divertirsi assai. Bennett ha una famiglia numerosa, con tanti piccoli bambini e una bella governante.
Approfondimento
Ci sono due aspetti, più uno, che voglio evidenziare de L’evaso, uno dei tanti affascinanti libri di James Patterson, affiancato in questo caso da Michael Ledwige.
Il primo: questo è un film già scritto, che un discreto sceneggiatore credo necessiti di poco lavoro per tradurlo in una “americanata” densa di spari, sangue e caos. Si legge con estrema facilità, sostenuti dalla stessa adrenalina che ti trasmette il piccolo o grande schermo, con gli occhi catturati dalle immagini. Le immagini ti si formano nella mente con una chiarezza incredibile che ti sembra talvolta di avere la telecamera in mano.
Il secondo: c’è un aspetto che fa parte della struttura del romanzo, della scrittura, forse anche del tema affrontato. C’è un cortocircuito nel romanzo, virtuoso. La legge, l’ordine danno la caccia a un uomo e al suo esercito di banditi, mentre Perrine, il male assoluto, da la caccia a Bennett ed alla sua famiglia, alla sua idea di vita. Spesso le esplosioni, gli incendi e altri guai, vengono generati da un banale cortocircuito che, anche in questo romanzo si rivela purtroppo banale, ed è l’aspetto “più uno”: Perrine faticherà molto alla ricerca di Bennett, ma riceverà un aiutino un po’ troppo scontato. Si poteva rendere la vita un po’ più difficile al genio del male.
Claudio Della Pietà