Autore: Paola Rinaldi
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Giugno 2016
Pagine: 275 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Pandora
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A Chianciano arriva l'estate e, con essa, la solita invasione di anziani soli e abbandonati dalle loro famiglie. Quest'anno, però, la tranquillità della cittadina sarà sconvolta dalla morte sospetta dell'ottantenne Benito. In un paese abituato a convivere con l'imprevedibilità della vecchiaia il sospetto di un omicidio porterà scompiglio e qualche strana sorpresa.
La clientela. Prima non era così, ma adesso è composta esclusivamente da vecchi. La sensazione è che se non sto attenta lo diventerò anch’io prima del tempo. Temo talmente la vecchiaia da non avere più alcuna paura della morte. Al contrario, ho paura di non morire!
Chianciano è una piccola cittadina famosa per le sue terme che, in estate, si trasforma in una specie di ricovero per anziani. Uomini e donne in età avanzata vengono spediti in villeggiatura da figli e parenti pronti a partire per le vacanze. Quest’anno, però, la morte dell’ottantenne Benito arriva a portare scompiglio e, soprattutto, ad accendere i riflettori sulla cittadina. Sì, perché quella di Benito, non sembra una morte naturale ma un vero e proprio caso di presunto omicidio.
A indagare sul posto viene chiamato il commissario Angiolino: un ex detective caduto in disgrazia a seguito di un conflitto a fuoco con un contrabbandiere e, per questo, relegato alla gestione dello smaltimento rifiuti per la quale ha sviluppato una vera ossessione. Il buon Angiolino si troverà a dover assecondare la vecchia signora Mercedes improvvisatasi detective per l’occasione; affronterà un interrogatorio con la centenaria Cisalpina in quanto unica testimone oculare dei fatti e dovrà sfuggire alle avance della diciassettenne Carolina, figlia del proprietario di uno degli alberghi del luogo, cresciuta tra i vecchi ed amante dei travestimenti. Durante le indagini verranno a galla vecchi rancori e inconfessabili segreti che porteranno all’inaspettato epilogo.
Sani da morire è un romanzo sincero, a tratti irriverente, che vi strapperà più di un sorriso. Un poliziesco diverso dai soliti che siamo abituati a leggere. Paola Rinaldi tratta l’argomento vecchiaia con ironia e dolcezza facendoci provare simpatia per quei cari vecchietti anche quando, tanto cari, in realtà non lo sono.
Approfondimento
Aveva bisogno di sentirsi viva. Tanto più ora che aveva vissuto tutto e che tutti la vedevano come una vecchia, sottovalutando le possibilità del suo acume, dell’esperienza e sopratutto del furore che l’assaliva al cospetto di chiunque avesse ancora tanto da vivere.
I personaggi di Sani da morire hanno tutti almeno uno degli ingredienti che ricerchiamo in un romanzo del genere ma, ciò che li rende indimenticabili, è quella vena di comicità che Paola Rinaldi aggiunge al loro comportamento che, se da una parte crea un alone di irrealtà in tutto il romanzo, dall’altra ce li rende familiari.
Il tema della vecchiaia, affrontato con tenera simpatia, ci ricorda che, con l’avanzare dell’età, non è detto che si perdano la voglia di vivere e tutte quelle pulsioni che ci rendono umani; anche e soprattutto le pulsioni sessuali.
Singhiozzando aggiungeva che non desiderava più baciare le ragazze, aspirava piuttosto a morire in una qualunque di loro, dentro un ventre come quello da cui era nato.
Sani da morire non è sicuramente un romanzo troppo impegnativo ma, al contrario, una lettura scorrevole ed adatta sia agli amanti del genere che a coloro che i gialli non li masticano tanto.
Tutto sommato un buon esordio per Paola Rinaldi. Sono curiosa di vedere cosa combinerà in futuro.
Sara Pessione