Autore: Laura Pugno
Pubblicato da Marsilio - Luglio 2017
Pagine: 144 - Genere: Fantasy, Young Adult
Formato disponibile: Brossura
Collana: Romanzi e racconti
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Samuel, sorvegliante di una vasca dove vengono allevate e nutrite le sirene destinate alla produzione della «carne di mare», si lascia tentare dal più pericoloso dei piaceri. Si unisce a una sirena femmina, sfuggendo a stento alla reazione istintiva di lei: divorare il maschio dopo il rapporto, come fanno le mantidi. Da quell'unione nasce Mia – mezza sirena e mezza umana – e da lei avrà, forse, origine una nuova specie cosciente.
In un tempo sconosciuto, Samuel vive a Underwater, una città costruita sotto l’oceano, in un luogo imprecisato nel mondo. L’intera città è sotto il controllo della yakuza, organizzazione potentissima dalle infinite risorse. Il sole sta distruggendo la terra e l’umanità, devastata dal “cancro nero”, macchie cutanee che lo porteranno all’eliminazione totale tra atroci sofferenze.
Samuel lavora nelle vasche dove vengono allevate le sirene, alla stregua di carne da macello. È proprio qua che Samuel si abbandona al più pericoloso dei piaceri: accoppiarsi con una sirena, riuscendo a fuggire a stento al suo destino di essere divorato subito dopo il rapporto. Questa unione darà origine a Mia, un nuovo ibrido molto vicino alla razza umana e Samuel sarà disposto a tutto per garantirle un futuro migliore.
Sirene è una favola nera. Un romanzo disturbante, dalle tinte forti e immagini crude. Le sirene del titolo non sono le creature fiabesche a cui siamo soliti pensare nelle nostre reminiscenze di bambini. Nessuna aura magica o misteriosa, quanto piuttosto l’aspetto crudo e primitivo di queste creature mitologiche. Le sirene sono animali primitivi e voraci, guidate da un istinto a tratti crudele e da una forza fisica bestiale. Il loro destino a contatto con l’uomo non è certo migliore. Quelle delle sirene è un ciclo vitale raccapricciante, sintetizzabile in tre fasi in climax ascendente di orrore. Allevamento, riproduzione in cattività e macellazione. Carne da macello, cibo prelibato per umani.
Sirene è un romanzo immerso in un clima apocalittico e spietato, in cui l’umanità è sull’orlo del baratro e la natura sembra ribellarsi alle grinfie dell’uomo. Questa vena apocalittica si manifesta sotto forma di violenza. In primo luogo la violenza verso le sirene, creature estremamente femminili, ma prive di qualsiasi volontà. Le loro azioni sono guidate dall’istinto becero delle bestie, senza sentimenti o morale. Ma si parla anche della violenza della natura, madrina benevole quanto crudele. Il sole uccide la pelle degli esseri umani, la città è in balia di organizzazioni criminali, tutto sembra in procinto in sgretolarsi da un momento all’altro. Questo senso di cupa inquietudine che pervade tutto il racconto si riflette perfettamente nella scritture dall’autrice.
Laura Pugno ha uno stile stringato e conciso, ma non per questo privo di dettagli. I fatti vengono narrati in modo diretto, talvolta con un linguaggio crudo e spiazzante, che inglobano totalmente il lettore in un mondo buio, scuro come la pece.
Sirene è una distopia apocalittica, una riflessione sul rapporto uomo-ambiente in un mondo sull’orlo di una catastrofe ecologica, in cui la natura, seppur vessata dall’uomo, riesce ad avere la sua gloriosa rivalsa.
Approfondimento
In Sirene Laura Pugno racconta la fine del mondo degli umani, costretti a vivere al buio e in città subacquee – perché la luce è diventata nemica, provoca il «cancro nero» –, dominati dalle mafie internazionali, sfiniti dal consumo di ogni risorsa planetaria. Se a essere importante non è la vita di un singolo e nemmeno la vita di una specie, ma la vita dell’intelligenza, «il passaggio di testimone a un’altra specie a cui affidare la gestione del mondo», come scrisse Tiziano Scarpa alla prima pubblicazione di questo romanzo, nel 2007, «è una via d’uscita dall’umano, dalle impasse della sua civiltà, ma anche una sua realizzazione superiore, un superamento, un autoannullamento e una paradossale salvezza».
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