
Autore: Alessandro Baricco
Pubblicato da Einaudi - Ottobre 2018
Pagine: 336 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Einaudi stile libero big

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Siamo protagonisti di una rivoluzione tecnologica senza precedenti. È un fatto con cui conviviamo quotidianamente, qualche volta con un filo di smarrimento, spesso con serenità. Ci siamo mai chiesti chi è stato ad innescarla e qual è la scintilla da cui tutto è partito? Detto in altri termini, su che tipo d’idee si fonda il nostro presente in 4G? Alessandro Baricco disegna una mappa per tentare di orientarsi all’interno di questo secolo fluido e magmatico. Benvenuti nel Game.

Siamo abituati alla parola “rivoluzione”. Per qualcuno evocherà più facilmente episodi legati alla seconda metà del XXVIII secolo, per altri forse riporterà alla memoria la Russia del 1917. È meno immediato pensare di essere stati anche noi protagonisti di una rivoluzione: vissuta sulla nostra pelle, vista con i nostri occhi. Capace di cambiare la nostra vita radicalmente. Sto esagerando? Per verificarlo è sufficiente fare un piccolo esperimento. Pensate alla fine degli anni Ottanta (o all’inizio dei Novanta): come facevate una ricerca? Come ascoltavate una canzone o guardavate un film? Come prenotavate un aereo o un albergo o un ristorante? Sì, esatto. Seguendo modalità oggi quasi estinte.
Eccola la nostra rivoluzione. Fatta di smartphone, social e app. Meno epica di quella francese? Sicuramente! Ma altrettanto interessante e ricca di risvolti inattesi. Immediatamente si accavallano le prime domande: chi, quando, perché? Per risponderci, Alessandro Baricco disegna una mappa degli ultimi quarant’anni, individuando i protagonisti e le tappe della rivoluzione digitale.
Non si può che partire dall’inizio: com’è cominciato tutto? Spostiamoci sulla costa occidentale degli Stati Uniti, “nel brodo della controcultura californiana” per cercare un manipolo di ingegneri (meglio conosciuti come hacker) che a partire dagli anni Settanta ha cominciato a immaginare e realizzare quello che oggi è il nostro presente. Non bisogna credere avessero un piano preciso, un disegno nitido di ciò che sarebbe successo. Sapevano però bene da cosa stavano partendo. Anzi, da cosa stavano scappando. Il mostro, la fonte di paura, l’incubo orribile aveva i contorni del Novecento. Un secolo capace di generare due Guerre Mondiali e una politica di sterminio perseguita “con sconcertante solerzia e allucinante invisibilità”. Un secolo atroce, in cui a dominare furono i nazionalismi e le divisioni, “l’ossessione per il confine, l’idolatria per qualsiasi linea di demarcazione, l’istinto a ordinare il mondo per zone protette e non comunicanti”. Bisognava allontanarsene, rimettendo tutto in movimento e costruendo un mondo fluido e aperto.
Boicottare i confini, tirare giù tutti i muri, allestire un unico spazio aperto in cui ogni cosa era chiamata a circolare.
È questa l’idea che sta dietro il Web. Un oltre-mondo senza barriere, in cui la circolazione di miliardi di dati non è soggetta a vincoli. Un oltre-mondo interattivo, costantemente interconnesso. È questa la vera rivoluzione cui abbiamo assistito. Una rivoluzione mentale capace di generarne una tecnologica.
L’uomo nuovo non è quello prodotto dallo smartphone: è quello che lo ha inventato.
Osservare gli ultimi decenni da questa prospettiva offre una visuale completamente diversa. Forse allora non siamo semplicemente vittime di una tecnologia onnipresente, capace di fagocitarsi l’umanità. Forse quell’umanità stiamo cercando di salvaguardarla, preservandola dagli orrori cui ha dovuto assistere (e che è stata capace di concepire).
The Game è una lettura che si può non condividere e che può apparire a tratti troppo ottimistica. È però vero che le pagine di Baricco offrono un’analisi vigile e profonda del nostro presente o, più precisamente, di una sua parte. Un’analisi che diventa fonte per innumerevoli riflessioni su cui ognuno di noi può continuare ad interrogarsi, in cerca di sempre nuove risposte.
Approfondimento
The Game è un saggio che ci sprona costantemente ad abbandonare il nostro ruolo di lettori passivi per provare ad interagire attivamente. Ci rivediamo negli aneddoti riferiti da Baricco, seguiamo le sue argomentazioni, ne inseguiamo di nuove sollevando obiezioni o esternando la nostra approvazione.
L’autore sta parlando di noi, del nostro mondo. Siamo noi a vivere nel Game. Noi ad aver visto il mondo lasciarsi soggiogare da ritmi sempre più accelerati. Noi ad aver trasferito parte delle nostre vite sui social. Perché abbiamo bisogno di Instagram e Twitter? Cosa ci affascina così tanto in quella vita divisa su due piani, in quel continuo spostarci tra mondo e oltre-mondo? È interessante pensare che i social possano in fondo servirci a elaborare la nostra vita (quella reale). Ad analizzarla, spiegarla e comprenderla. Forse allora non stiamo sdoppiando la nostra personalità, inaridendola e disgregandola. Semplicemente, nonostante i tanti device concepiti per semplificarci l’esistenza, rendendo tutto facile e divertente, sentiamo ancora il bisogno di capirci fino in fondo. Capire le nostre paure, i nostri istinti, i nostri desideri. La nostra umanità è ancora lì, intatta, pronta a ricordarci chi siamo. Nonostante lo smartphone sia sempre sul palmo della mano, restiamo ancora creature fragili, in cerca di un senso. Per fortuna.
[amazon_link asins=’8806235559,8807880881,8807881691,8807883023,880788089X’ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5dd8e3e5-e44d-11e8-a25c-59704b7225fc’]