I casinò, come ben si sa, sono chiusi per via dell’emergenza sanitaria. Chi ama il gioco d’azzardo e l’adrenalina dei tavoli verdi può rifarsi online. La possibilità di giocare sul web su siti a norma di legge è infatti realtà dal 2011. In questi ultimi mesi – e a dimostrarlo ci pensano i numeri in crescita di portali come casinoonlineprova.com – sempre più persone hanno scelto il gambling online. Interessante è anche la crescita delle richieste di informazioni in merito ai libri dedicati al mondo del gioco d’azzardo.
Di volumi su questo universo se ne potrebbero chiamare in causa tantissimi. Tra i titoli degni di citazione spicca senza dubbio The Poker Mindset, manuale scritto da Ian Taylor e Matthew Hilger.
Ecco, nelle prossime righe, la recensione di quello che è considerato tra i volumi indispensabili per chi vuole avvicinarsi al gioco di carte più famoso del mondo.
Una pietra miliare
Quando si parla di questo libro, si inquadra un volume che, se si guarda alla globalità della letteratura dedicata al gioco d’azzardo, può essere, a ragion veduta, definito un unicum.
Pubblicato nel 2007, si è guadagnato, nel corso degli anni, la fama di libro essenziale per chiunque voglia passare da un livello base a uno avanzato nell’approccio pratico al gioco del poker.
A rendere particolare questo libro, che rappresenta ancora oggi una pietra miliare per chi vive in maniera professionale il mondo del poker o mira a farlo, ci pensa una peculiarità che lo distingue da tutti i volumi dedicati alla parte non pratica del poker.
Tra le pagine del manuale di Taylor e Hilger, infatti, il lettore viene accompagnato alla scoperta delle numerose sfaccettature della psicologia dietro al gioco del poker. Come dice il titolo stesso, si parla di mindset, di una struttura da costruire ben prima di qualsiasi strategia.
A rendere speciale questo libro ci pensa anche il connubio tra chiarezza dei concetti tecnici e approfondimento di aspetti essenziali per rapportarsi al gioco, come per esempio la capacità di dominare i propri istinti. Gli autori mettono in primo piano consigli pratici estremamente utili, con una sincerità molto apprezzata da chiunque ami il poker.
Parlano del conflitto da sanare tra le proprie tendenze caratteriali e la ricerca di profitto al tavolo da gioco, senza trascurare tutti i dettagli relativi alle reazioni migliori da adottare davanti a situazioni critiche, come per esempio la perdita di grossi piatti.
Un viaggio nella mente del giocatore di poker
Il percorso di qualsiasi giocatore può essere, a ragione, definito come un viaggio. Si parte dalla scoperta dei rudimenti del gioco di proprio interesse, in questo caso il poker, si costruisce il mindset, si impara a gestirlo e, alla fine, si affronta il tavolo con maggiori certezze in merito al risultato.
Questo volume ricalca alla perfezione quanto appena specificato e lo fa, ribadiamo, senza fare alcuno sconto, ma anzi arrivando in qualche modo a demistificare l’aura del gioco di carte più famoso del mondo. Non a caso, ribadiamo, si parte proprio dalle cosiddette Bad Beat, ossia le perdite a piatti in cui si era in netto vantaggio.
La psicologia di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti non trascura la pluralità che caratterizza ogni partita di poker. I bravi giocatori non devono infatti concentrarsi solo su se stessi, ma anche imparare a trovare quell’equilibrio perfetto tra la gestione delle proprie emozioni e l’osservazione di quelle dei propri avversari.
Ci troviamo così davanti a quella che in molti hanno definito una posizione di osservazione del poker dal suo lato più umano, di “gioco non di carte ma di persone” sempre alla ricerca di quella quadra perfetta tra miglioramento individuale e comprensione del mondo altrui.