
Autore: Roberto Tossani
Pubblicato da Zandegù - Dicembre 2016
Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: eBook
Da dicembre 2016 nelle librerie digitali
Pubblicato per la prima volta in edizione cartacea ormai 10 anni fa, torna in ebook I sassi vanno matti per le sasse, un romanzo scritto da Roberto Tossani ed edito, ora come allora, da Zandegù. Quante cose succedono in 10 anni? A Zandegù moltissime: da editore cartaceo si è reinventato digitale, senza smettere mai di dedicarsi alla lettura e alla scrittura, alla caccia di storie belle (e un po’ sopra le righe) e senza mai perdere di vista autori interessanti. A un “romanzo da comodino”, come lo definisce il suo stesso autore Roberto Tossani, invece cosa succede? Zandegù ha deciso di riproporcelo come un favoloso ricordo mai dimenticato, ma in una nuova versione digitale aggiornata, arricchita da una inedita e curiosa appendice e da una copertina colorata, capace di far volare la fantasia grazie a tutti quei palloncini. Ma questo romanzo, alla fine, di cosa parla?
Allora, voi forse non lo sapete, ma nei sassi si nascondono i ricordi. Ma non dei ricordi qualsiasi, i ricordi che sono stati dimenticati da tutti. Momenti bellissimi o bruttissimi non importa, la sabbia del tempo li ha sepolti e nessuno li ricorda più. Così, nei sassi, ci sono questi attimi, pronti per essere rivissuti. Da questo nasce I sassi vanno matti per le sasse, il libro perfetto per chi un po’ il passato lo ama, per chi vuole sognare a occhi aperti e per chi ha bisogno di leggere quanto prima una storia bellissima, unica e leggera.
Il protagonista di questo romanzo è Bonifacio Quaresima. Non ha solo un nome particolare. Anche il suo lavoro non è proprio regolare: fa il volatore di palloncini. Li aiuta ad accoppiarsi, li separa quando battibeccano (sono litigiosissimi), gli mette la musica che preferiscono. E questi palloncini si rivelano capricciosi e non poco impegnativi. Bon soffre di bubboni, che scoppiano d’infinito mettendolo in imbarazzo, e complicando la sua quotidianità e le sue relazioni. I suoi amori sono buffi e tragici, imbarazzanti e appassionati, storie dalle quali è impossibile non farsi coinvolgere. Finché un giorno Bonifacio non scopre che dentro i sassi si nascondono i ricordi dimenticati da tutti e che – sorpresa! – lui li sa leggere, anzi li riesce proprio a sentire, come se li stesse vivendo in quel momento. Una stralunata storia di formazione con un protagonista alle prese con lievi – e a tratti assurde – avventure quotidiane in cui è facile riconoscersi. Con un linguaggio ricco e mai banale, dialoghi fulminanti e un mondo assurdo ma plausibile, il lettore viene inesorabilmente risucchiato da questa storia surreale e poetica, capace di farci viaggiare nel tempo e di portarci a spasso tra i ricordi, grazie a una voce dopo tanti anni ancora in grado di sorprendere, incantare e trascinare in un mondo accogliente e irresistibile.
Roberto Tossani nasce a Bologna nel 1960, quattro chili e quattro rosa pesca: la fatica di venire alla luce la lascia tutta alla madre. A tre anni e mezzo impara a leggere e scrivere guardando in Tv la trasmissione Non è mai troppo tardi. Da quel momento in poi, fino al 2011, legge di tutto (fumetti, saggi sulla trascendenza ontologica dell’essere, libri di poesia, ogni genere di romanzo, istruzioni del robot tritatutto) e scrive di conseguenza. Nel 1968, con il padre medico e la madre maestra, si trasferisce dall’ombra delle due torri all’ombra del Prosecco: prende il via la sua assenza di radici univoche. Mentre continua a leggere e scrivere, vive la sua vita di eterna promessa in diversi campi che, essendo eterna, rimane tale. Tra il 1987 e il 1995 la parabola esistenziale si impenna: laurea in filosofia, patente, lavoro nel campo della pubblicità, matrimonio. Arriva a scrivere il suo primo romanzo e a mettere al mondo una figlia (più che altro lo fa sua moglie). Proprio grazie al lavoro della moglie, nel 1999 la famiglia si trasferisce per tre anni a Torino e per cinque l’autore assume il ruolo di responsabile della comunicazione di un rilevante gruppo fiscal-legal-finanziario milanese. Rientrato a Valdobbiadene comincia la parabola discendente. Nel 2011 l’autore decide che è arrivato il momento di leggere e scrivere il meno possibile. Il meno è ancor oggi piuttosto accentuato. Il possibile, un orizzonte vastissimo. Roberto Tossani, oltre al romanzo I sassi vanno matti per le sasse, ha pubblicato quattro racconti per la rivista Maltese Narrazioni (2001 – 2004), un racconto nell’antologia Inadatti al volo, Perrone Editore (2007) e un racconto nell’antologia The Sleepers, Azimut (2008).