
Autore: Ildefonso Falcones
Pubblicato da Longanesi - Settembre 2019
Pagine: 696 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: La Gaja scienza

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In libreria dal 16 settembre
Torna in libreria tra pochi giorni Ildefonso Falcones con Il pittore di Anime. Uno straordinario affresco storico ambientato in una Barcellona in grande fermento, scissa tra il fascino del Modernismo catalano e delle opere architettoniche di artisti come Gaudì, Domenéch e Puig, e la ferocia delle prime sanguinose rivolte operaie e delle contestazioni anarchiche.
Ildefonso Falcones sarà ospite all’edizione 2019 di Pordenonelegge.
Barcellona, 1901. La città attraversa un momento di estrema tensione sociale: la miseria delle classi più umili si scontra con il lusso dei grandi viali, nei quali originalissimi edifici appena sorti o in costruzione annunciano l’arrivo di una nuova e rivoluzionaria stagione artistica, il Modernismo.
Dalmau Sala, figlio di un anarchico giustiziato dalle autorità, è un giovane pittore e ceramista che vive intrappolato tra due mondi: da un lato quello della sua famiglia e di Emma Tàsies, la donna che ama, entrambe attivamente impegnate nella lotta operaia; dall’altro, quello del lavoro nella fabbrica di ceramiche di don Manuel Bello, il suo mentore, ricco borghese dalla incrollabile fede cattolica.
Dalmau non tardò a individuare. In prima fila, davanti a tutte, con lo sguardo di sfida, come se quello potesse bastare a fermare il tram della linea di Gràcia che si avvicinava. Dalmau sorrise. Cosa non avrebbero ottenuto, con quello sguardo… Montserrat, sua sorella minore, ed Emma, la sua fidanzata, erano inseparabili, unite nella sventura e nella lotta operaia. Il tram avanzava suonando la campanella; i raggi del sole che filtravano tra gli alberi delle Ramblas facevano scintillare le ruote e gli altri elementi metallici del veicolo. Qualche donna indietreggiò; poche, pochissime, per la verità. Dalmau s’irrigidì. Non temeva per loro; il veicolo si sarebbe fermato. Un silenzio carico di tensione calò su madri e poliziotti. Molti curiosi trattennero il respiro. Il gruppo di donne sulle rotaie parve farsi più grande, saldo, tenace, disposto a lasciarsi travolgere.
Il tram si fermò.
Dalle donne si levò un’esplosione di giubilo, mentre i pochi passeggeri che avevano osato prendere il tram e che viaggiavano sulla parte superiore del mezzo, all’aria aperta, seduti al sole, scendevano a rotta di collo e scappavano, preceduti dal conducente e dai controllori, tutti crumiri saltati giù prima ancora che il tram fosse fermo del tutto.