Autore: Il Triste Mietitore
Pubblicato da Imprimatur - Novembre 2017
Pagine: 160 - Genere: Narrativa Contemporanea
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Dal 30 novembre in libreria
Trascinato dal successo social Il Triste Mietitore è arrivato anche in libreria con La morte e il gatto, una favola nera edita da Imprimatur scritta nello stile ormai inconfondibile di chi guarda il mondo da sei piedi sotto terra.
Il gatto imboccò il sentiero di ghiaia, oltrepassò il cancello che divideva il caseggiato dalla strada e svoltò a sinistra, proseguendo sicuro in discesa lungo la statale. Passò davanti ai sette alberi di melo sfigati, quelli che producevano dei frutti così minuscoli che si potevano usare solo come zucche nel Presepe. Dopo aver trotterellato per cinquecento metri buoni alla velocità di crociera di un vecchio che si avvicina a una pera cotta, giunse infine al cimitero. Ad aspettare il gatto nel cimitero c’era la Morte.
Matisse è il gatto adottato da Claudia, ingegnere informatico che fa la cassiera al supermercato, e Roberto, impiegato con la passione per il divano di casa. Il fortunato felino è il re indiscusso della casa, almeno fino al giorno in cui fa la sua apparizione una culla con un piccolo umano dentro, pronto a usurpargli il trono. Improvvisamente il piccolo umano si ammala, proprio quando Matisse inizia a frequentare il cimitero e a fare amicizia con la Morte… Nelle pagine de La morte e il gatto Il Triste Mietitore spiega al felino il senso della vita a suon di freddure, parabole sui generis e lezioni di arte e letteratura, mentre i suoi padroni si destreggiano tra colleghi ammorbanti e strane tipologie di clienti in fila alla cassa, in una favola nera che vi farà ghignare.
Dietro lo pseudonimo de Il Triste Mietitore si nasconde un genovese: Alessandro Balsamo, classe 1979. Prima dell’avvento dei social aveva anche una vita sociale. Probabilmente soffre di schizofrenia e narcisismo, altrimenti non si spiega perché stia parlando al passato e in terza persona. Il Triste Mietitore è nato come account Twitter nel dicembre 2011 durante un’influenza intestinale del suo autore. Oggi è anche una pagina Facebook e un blog sul quale leggere aforismi, battute, opinioni su costume e società, sempre dal punto di vista di circa sei piedi sotto terra. E poi, spesso, vi si racconta qualche scorcio della vita della Morte stessa: in particolare il rapporto con Ryuk, il gatto dell’autore, un esserino che spadroneggia sia in casa sia sul suo account Instagram. Perché, in questa valle di lacrime senza speranza di redenzione, almeno i gatti sono degli animali graziosi.
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