
Autore: Max Maestrello
Pubblicato da Zandegù - Aprile 2016
Formato disponibile: eBook
Collana: Le Zandeguide
Dal 26 aprile nelle principali librerie digitali
Domani sarà acquistabile nelle librerie digitali l’ebook Morirò, me l’ha detto internet, una guida all’ipocondria piena di sintomi e nessuna soluzione scritta da Max Maestrello e pubblicata da Zandegù. Una guida ironica e dissacrante che percorre vita, (morte) e miracoli dell’ipocondria, “l’unica malattia che un ipocondriaco non ammetterà mai di avere“. Una sbirciata, grazie all’occhio esperto di un insider, con una voce piacevole e godibilissima, all’esclusivo club dei malati immaginari. Dopo Ok, panico! Guida alle crisi di panico: come procurarsele per vivere sereni di Fabio Lubrano, Zandegù torna a farci ridere delle nostre paure e ossessioni: il modo migliore (e forse l’unico!) per addomesticarle ed esorcizzarle.
«Non lo sai che bisogna cantare Tanti Auguri due volte per eliminare i germi? Dentro di me esulto: Cazzo, penso, ma questo è geniale! Questo toglie qualsiasi dubbio riguardo al minutaggio esatto da dedicare al lavaggio delle mani!»
Gabriel García Márquez dice che si deve scrivere di ciò che si conosce. È di questo che Max Maestrello sta chiacchierando con la sua ragazza, una sera d’inverno come tante. Mentre s’interrogano su quale potrebbe essere il tema forte di Max, lui esce sul balcone di casa con i suoi guanti di lana, un accendino e una boccetta d’alcool in mano. Nel pomeriggio è stato sul bus e si è trovato costretto ad aggrapparsi al corrimano: ora quindi gli tocca dare fuoco ai guanti (e ai microbi che hanno attirato). La sua ragazza lo guarda con un sorriso. La soluzione è lì, che brucia davanti ai loro occhi. Una passata di mini-aspirapolvere per spazzare via i germi che si annidano sulla tastiera del pc, e via, Max è pronto a mettersi a scrivere. Morirò, me l’ha detto internet è una divertente chiacchierata con il lettore nella quale Max Maestrello analizza come nasce l’ipocondria, come si mostra, come si evolve e come, grazie alla rete, esplode trasformandosi in cybercondria. Alla fine della lettura resta solo un dubbio: saranno state le troppe risate ad aver provocato quei dolori che avvertiamo alla pancia o sarà il sintomo di qualcos’altro? L’ipocondria non sarà mica contagiosa?!?
Max Maestrello è nato in provincia di Verona nel 1981, esattamente centocinque anni dopo Jack London. Giornalista pubblicista, collabora con periodici cartacei e on-line. Alcuni suoi racconti sono apparsi su riviste e antologie. Aggiorna con pigrizia il blog www.viteminime.wordpress.com. Per Zandegù ha pubblicato il reportage Spaghetti wrestler, un lottatore chiamato Jhonny Puttini e Aldilà del tendone, una giornata nel cimitero dei circensi e Morirò, me l’ha detto internet.