
Autore: Orazio Labbate
Pubblicato da LiberAria - Marzo 2017
Pagine: 200 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Penne
Dal 16 marzo in libreria
Innamorati nell’Apocalisse, becchini sepolti vivi, incendiari di anime, cimiteri e atmosfere crepuscolari sono le figure e le suggestioni che animano Stelle Ossee, la raccolta di racconti con cui Orazio Labbate torna domani in libreria per LiberAria. Dopo l’enorme successo del suo romanzo di esordio, Lo Scuru, Labbate questa volta ci conduce in un mondo onirico nel quale i suoi racconti assumono le sembianze di diciassette frecce pronte a colpire il lato oscuro che alberga in ognuno di noi. Le atmosfere crepuscolari di Stelle ossee sembrano scritte apposta per gli amanti del brivido gotico, ma anche per gli estimatori della grande letteratura siciliana contemporanea e per chi è alla ricerca di libri e voci capaci di creare mondi.
Sono senza amore, un cristiano notturno senza amore. Le stelle divorano buio. Prima o poi il buio morirà. E non vedremo. Non vedremo.
L’ambientazione, che spazia dall’America all’Italia, evoca una regione arcaica in cui le tradizioni più tipicamente legate al mistero e al sacro trovano un terreno comune con la letteratura e l’immaginario d’Oltreoceano, ideando un microcosmo archetipico, atopico e peculiare al tempo stesso. Labbate conferma l’originalità di una voce ibrida e profondamente personale e la complessità del suo universo narrativo, ispirato al Southern Gothic americano e alla Sicilia più tradizionale, dando vita a un Sud che diviene luogo letterario, più che geografico, in cui si fondono le suggestioni di scrittori come Flannery O’ Connor, McCarthy, Faulkner, Poe, insieme a Bufalino, Consolo, D’Arrigo, Sciascia. Diciassette racconti che trascineranno il lettore in un mondo onirico, immaginifico e suggestivo, diciassettei frecce dirette al lato oscuro che alberga in ognuno di noi.
«La Sicilia letteraria che avanza: l’aria nuova che soffia sul romanzo, Labbate impressiona per il suo stile incantatorio» – Salvatore Ferlita, La Repubblica Palermo
«Labbate discende da Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino e dagli abracadabra di Carlo Levi» – Silvia Mazzucchelli, Doppio Zero
Orazio Labbate è nato nel 1985. Ha vissuto sin dall’infanzia a Butera, Sicilia. È laureato in Giurisprudenza presso l’Università Bocconi. Romanzo di esordio: Lo Scuru (2014), Tunué, ora studiato presso l’Università di Palermo, di Firenze e La Sorbona. Segnalato al Premio Sciascia 2016. Collabora con la rivista: “Il Mucchio Selvaggio” e con “Il Tascabile – Treccani”. Suoi lavori sono apparsi sulle riviste letterarie italiane: “Nuovi Argomenti”, “Achab”, “Nazione Indiana”, “Il primo amore”, “Repubblica nomade” e “Fuori Asse”. Sulle riviste letterarie statunitensi: “PEN/America” e “Guernica”. Ha pubblicato per 24Ore Cultura: Piccola enciclopedia dei mostri (2016). Il suo blog è: “Sicilia texana”.