Abbiamo preparato per Leandro Conti Celestini autore di Alle corde dieci domande che ci racconteranno nello specifico alcune curiosità sul suo romanzo (che via abbiamo già raccontato), sulla sua passione per la moda, per la musica e l’arte, domande che ci riveleranno alcuni brevi appunti sulla sua opera letteraria e sul suo futuro.
Benvenuto, per prima cosa volevo chiedere da dove nasce l’idea di descrivere la vita negli Usa tra gli anni ’70 e ’80? Sono sempre stato una persona con molta nostalgia per il passato “artistico”, e certi periodi mi affascinano più di altri: uno è proprio quello descritto nella storia, poi gli anni 40 di Los Angeles, con la loro estetica noir Old Hollywood, oppure gli anni 90, non troppo vicini ma neanche così lontani da non averli vissuti. Amo quel periodo della nostra vita in cui le cose succedevano più lentamente, prima dell’arrivo dei telefoni cellulari, di internet anche, che sicuramente hanno reso le cose più facili, ma dall’altro lato hanno tolto un po’ di divertimento.
Perché proprio la scelta di raccontare uno sport come il Wrestling? L’idea del romanzo nasce da un mio progetto di moda: due anni fa ho creato il mio marchio di underwear Tigerheat Productions, che il protagonista indossa nell’immagine di copertina ed è attualmente venduto con grande successo online e in alcuni stores di Los Angeles; l’ispirazione per lo stile del prodotto viene dal mondo del wrestling, si tratta infatti di un singlet (costume che molti lottatori usavano sul ring, specialmente negli anni 70 e 80 appunto) in versione leggermente più sexy and fun. Proprio da qui mi venne voglia di scrivere una storia, un romanzo di formazione di un ragazzo che cerca di farsi strada in un mondo senza regole, in un’atmosfera cruda, a tratti quasi disperata, e ho sempre pensato che il mondo del wrestling, soprattutto all’inizio, fosse proprio così.
Tristan il personaggio principale è un bravo ragazzo, molto spesso durante il suo periodo scolastico viene descritto come un ragazzo schivo e non mancano alcuni piccoli episodi di bullismo, un tema insieme a quello della discriminazione molto sensibile, crede che oggi rispetto a quegli anni è cambiato qualcosa nella nostra società? Sicuramente le cose sono cambiate in meglio rispetto a 50 anni fa, anche se ancora al giorno d’oggi ci sono problemi con l’omosessualità e certi contenuti; non penso che questa storia possa offendere qualcuno, ma ovviamente mi aspetto anche di essere censurato, come è già successo alcune volte. Per quanto riguarda il bullismo, certo è un problema, ma come molti altri problemi della società, secondo me non verrà mai completamente risolto: purtroppo l’uomo è predatore e tende ad abusare dei simili per trarne vantaggio personale. Quindi sì, rimedi a questo devono essere presi dalle scuole e dalle famiglie, ma penso anche che spetti a ognuno di noi imparare a farsi valere e trovare un modo (non per forza con la violenza) di farsi rispettare.
Jim Morrison, a Ray Charles, a Diana Ross, a David Bowie anche la musica sembra avere un certo peso in questa storia, una colonna sonora perfetta per questo libro o semplice nostalgia di artisti che oggi non hanno più una personalità simile? Più che quelli da voi citati, ho ritenuto importanti quelli di cui ho menzionato i testi delle canzoni, durante specifici avvenimenti, come Joan Baez, The Supertramp, Morris Albert, o anche la scena del film di Joan Crawford. Ho voluto includerli per rendere l’atmosfera più tangibile e ho fatto in modo che questi pezzi rispecchiassero un po’ gli avvenimenti o le sensazioni del protagonista in quei momenti. Sono assolutamente d’accordo che gli artisti di oggi non abbiano la stessa personalità purtroppo, è tutto marketing e loro stessi sono i primi a doversi uniformare a quello che il marketing vuole per assecondare le vendite.
Leggendo il libro ho notato una passione per i particolari fuori dal comune, una descrizione molto accurata quasi visionaria dell’ambiente e delle caratteristiche di ogni personaggio che ricorda il lavoro accurato di un artigiano, si rispecchia in questa descrizione? Ormai lavoro da quasi vent’anni nella moda e nel cinema, mi occupo anche di fotografia e di pittura, sono quindi una persona molto visual che predilige le descrizioni sopra tutto il resto. Io stesso sono appassionato di interni, arredamento, moda, cultura visiva, adoro i piccoli dettagli e i minimi particolari di ogni cosa… quindi sì posso considerarmi anche un artigiano.
Il romanzo in fin dei conti non sembra prettamente erotico, ci sono molti elementi cinematografici, e quando si parla di sesso e delle fantasie sessuali di Tristan si legge molta poesia, un valore aggiunto a questa storia che non si limita soltanto all’effetto Eros, c’è molto di più vero?
Mi fa molto piacere sentirvi dire questo, io volevo tenere l’aspetto erotico come una delle tante componenti della storia, non la principale; come ho già detto il sesso è parte di noi, della crescita, della vita di tutti. Quello che a me interessa meno è l’aspetto pornografico, non tanto perché ne sia contrario (come tutti, io guardo porno quando mi va) ma perché non lascia niente all’immaginazione, per me la caratteristica più interessante. Spero di essere riuscito a fare lo stesso con la mia storia.
“Alle corde” è il titolo che ha scelto per questo libro, come nello sport certe volte anche nella vita qualcuno di noi può ritrovarsi chiuso all’angolo, proprio “alle corde” com’è accaduto a Tristan, quale potrebbe essere la ricetta per evitare di rimanerci alle corde?
Sicuramente tutti ci siamo ritrovati in questa situazione almeno una volta nella vita, e la vita è anche questo, quindi evitarlo purtroppo, è impossibile. Ma a volte può anche essere divertente trovare la soluzione al problema, quindi se succede, non disperiamoci e cerchiamo quell’ultima scintilla di energia che ci permette di dare quel colpo inaspettato!
Una domanda di attualità, il debutto del suo romanzo arriva dopo un periodo storico senza precedenti che ha cambiato le nostre vite, come ha passato la quarantena, immagino scrivendo questo bellissimo romanzo?
Ho scritto il romanzo esattamente un anno fa, da aprile a dicembre 2019. Il periodo “quarantena” l’ho vissuto per fortuna abbastanza serenamente: la mia famiglia in Italia stava bene e qui a Los Angeles la situazione non è mai stata gravissima, infatti potevamo uscire senza problemi. C’è talmente tanto spazio che camminare o non entrare a contatto con estranei non è un problema; io poi sono un “lupo solitario”, adoro il mio tempo in solitudine per dipingere e scrivere ancora, adesso che ho scoperto questa nuova passione.
Entrando nello specifico dell’officina letteraria di Leandro Conti Celestini, scrivere un romanzo è più fatica o divertimento?
Il primo romanzo assolutamente divertimento: quando tornavo a casa dal lavoro, dopo cena non vedevo l’ora di mettermi a scrivere e non sapevo come le cose sarebbero andate a finire, perché era la mia prima volta. Adesso che vorrei scrivere ancora invece sento un po’ la pressione del dopo, ma la vedo anche come un’altra sfida, quindi perché no.
Cosa bolle in pentola dopo questa bella esperienza letteraria, c’è un nuovo progetto nel cassetto, magari visto il potenziale della storia narrata, un seguito di questo romanzo?
Ho in mente un’altra storia su cui sto lavorando, ma non sarà un seguito di “Alle corde”; mi è stato chiesto se la storia sarebbe continuata ma io sono felice che si chiuda in quel modo, come la vita di ognuno non ha una parola “fine” vera e propria, c’è sempre un andare avanti, viaggio senza destinazione, o meglio con il viaggio stesso come destinazione.
Bene l’intervista è conclusa, voglio davvero ringraziare l’autore perché sono davvero entusiasta di questa bella chiacchierata, come avete potuto leggere anche attraverso le risposte di Leandro Conti Celestini abbiamo parecchi elementi di forte interesse in questo suo romanzo. Spero di aver fatto le giuste domande a questo scrittore che non si è risparmiato per nulla, ci ha parlato del suo libro in maniera chiara e ci ha rivelato le sue impressioni senza nessuna riserva.
Questa intervista ha lo scopo di farvi conoscere questo autore che posso assicurarvi è un vero artigiano della parola scritta, ma non solo, con queste domande ho cercato di farvi notare come un romanzo erotico può avere delle grandi qualità letterarie fuori dal comune, non mi resta che suggerirvi il romanzo “Alle corde” perché sono certo che sarà, anche per voi, una buona lettura.