Il personaggio “Vento”
“Il Vento è sinonimo di anima o soffio, la parte più profonda dell’essere umano“, con queste parole Vento si presenta ai suoi lettori, nelle prime pagine di un libro che rappresenta l’inizio di un percorso suddiviso in tre capitoli. E se con queste parole fornisce delle prime e fondamentali indicazioni sulla sua natura è soltanto con il procedere del racconto che egli svela più di un mistero che ruota attorno alla propria esistenza.
Una graduale conoscenza del personaggio che si concretizza, per il lettore, grazie al ruolo di Rebecca, personaggio importante in “La baia delle donne, Il viaggio“. È grazie alla sua costante curiosità, alle domande rivolte a Vento via chat, che il protagonista esce gradualmente, e solo in parte, allo scoperto. Riusciamo così a costruirci l’idea di una figura umana in tutto e per tutto ma quasi ancestrale, dall’animo complesso abitato dallo straordinario. Invisibile ma sempre presente e visibile quando occorre, con un placido modo di fare dispensa parole di saggezza, messaggi di un altrove.
“La baia delle donne” in pochi minuti!
Perché conoscere il personaggio di Vento ci interessa
Questa forse è la prima domanda che, da lettore, ci poniamo. La risposta non è banale: l’autore che usa lo pseudonimo Vento che è anche il protagonista della storia riporta fatti assolutamente reali vissuti in prima persona. Non sono frutto di invenzione. Niente di strano, direte. Un semplice alter ego narrativo, un espediente che favorisce la narrazione. Come tanti. Ebbene no.
Quando conoscerete i risvolti della storia di Vento comprenderete che si tratta di qualcosa di più grande del frutto di una cronistoria avvincente di vita vissuta. È un vero e proprio lascito di esperienze, lezioni di vita, doni che vanno oltre la capacità umana e di una mappa per la felicità che ha connessioni con una dimensione parallela. Al lettore, e solo a lui, resta la volontà di interpretare e giungere ai vari livelli narrativi.
Vento: la guida
Vento è la somma di percezioni giuste, rappresenta i valori che protegge in sé e desidera proteggere negli altri, è il difensore di una natura da cui trae forza. Quella della Sardegna: indomita, selvaggia, talvolta misteriosa. E di una baia, in cui cui ogni donna può trarre forza e rinascere, anche se calpestata dall’uomo.
Si muove in un campo narrativo che è il campo di battaglia dei sentimenti, in un periodo, quello della gioventù, in cui si ama e si combatte molto spesso niente di preciso. Delusione, entusiasmo, aspettative, sogni abbandonati a metà, parole e battiti di cuore che pur volendo non si possono controllare.
Una delle capacità di questo ragazzo è il saper dire sempre la cosa giusta senza imporla, come consigliere fidato che resta a distanza. Una Guida che sa leggere nella mente, un dono di chiara natura straordinaria usato saggiamente che crea un filo diretto con l’anima dell’interlocutore. Una Guida capace di conquistare la fiducia del prossimo e di usarla con lo scopo di aiutare ad affrontare i loro problemi senza che nulla in cambio sia richiesto. Una sintonia univoca. Gentile, schivo, ottimista pacato ma risoluto, una grande forza di volontà cammina sulla via dell’irrazionale.
Lo scopo di Vento non è quello di interferire nelle vite altrui, è piuttosto quello di fornire ad ognuno gli strumenti per la propria crescita personale. E qui una prima cosa si rende evidente, nella storia come riflesso della vita nella quale ci muoviamo quotidianamente: che non tutti accettano i consigli e desiderano usufruire di strumenti che altri mettono a disposizione, perché poco convinti o magari per orgoglio. Ognuno può produrre un cambiamento che parte da sé ma per prima cosa deve scandagliare gli anfratti della sua persona, conoscerli tutti. Vento non gioca a fare Dio, con molta umiltà utilizza ciò sa, ciò che legge nell’animo delle persone per aiutarle a trovare se stesse.
Qualunque decisione non deve andare a vuoto perché può essere quella fondamentale. Pensieri che affascinano, di grande forza persuasiva, un invito a guardare oltre e anche meglio dentro alle persone e agli avvenimenti per esercitare quella capacità riflessiva che rende capaci di padroneggiare se stessi e, in gran parte, la propria esistenza.
Davvero fenomenale ciò che Vento riusciva a trasmettere con le parole, era come se ognuna di esse fosse rivestita da un involucro luminoso, capace di albeggiare sugli angoli più bui dell’anima.
Secondo Vento se si è fortunati si può vedere la propria anima, che quando si manifesta è capace di ogni cosa. Questo possibile dalle potenzialità infinite passeggia lungo il romanzo, dall’inizio alla fine, indefinito e irrisolto. Alla portata, secondo la Guida Vento, ma non ancora colto.
La guida di Vento si concentra particolarmente verso le donne e verso le persone più sensibili, che spesso sono le persone più sole. Allontana da loro la tristezza.
Ma cosa succede quando il desiderio sincero di guidare una ragazza matura lentamente nel cuore come puro sentimento? Può un uomo tenere a bada la sua fiducia, le sue speranze, senza esserne condizionato? Qual è il prezzo da pagare per uscire dall’anonimato, da una lunga chat, dalla propria solitudine e mostrarsi a qualcuno che si ritiene speciale? Questo prezzo che forse in qualche modo Vento dovrà pagare è la libertà.
Ma non è solo la vicenda sentimentale ad animare la storia di Vento.
Indagatore dell’animo umano offre l’accesso al suo mondo, una strada che porta alla conoscenza, la libertà, la felicità.
La vera impresa fu riuscire a esplorare le parti più profonde dell’inconscio, fin dove poteva arrivare un essere umano, nei meandri del proprio lato oscuro. Ma questo lo spaventò, anche perché in quella cavità risiedevano tutti i vizi dell’umanità e Vento non pensava che ci si potesse spingere a tradire così profondamente la propria natura. L’inconscio, d’altra parte, per lui era simile a un pozzo e chi precipitava al suo interno, senza l’autocontrollo, era destinato a rimanervi intrappolato, perdendo così il senso della vita. Il lato oscuro degli uomini, Vento lo conosceva e sapeva quanto fosse impossibile da controllare.
Un vento che porta verso degli spazi vuoti, pausa dai ricordi, dove potersi sentire. Verso una baia rigenerante riservata alle donne, che possono diventare le ragazze del mare.
…userò tutta la mia forza per cancellare la tua infelicità. Ora volo via, non so quando tornerò;
Ma tornerà. La speranza tornerà, tra polvere e sofferenza, germogliando nel cuore di donne eterne la cui anima giace nelle profondità marine.
L’autore “Vento”
Il Vento, nasce il 4 dicembre del 1983 in un minuscolo borgo dell’’Oristanese, Nuraxinieddu, il “nuraghe nero”, quindi immerso nel mistero e orientato verso l’inconoscibile fin dai suoi primi vagiti. Coltiva da subito l’innata passione per la scrittura e decide di darsi nome “Il Vento”, pseudonimo che, nei primi tempi, nasconderà la sua identità anche agli amici più cari.
Il suo intento, quello di dimostrare al mondo che l’importanza di una qualsiasi realtà non nasce dal proprio volto o nome, bensì dalla sua vera essenza. Così come Il Vento che, se pur astratto, esiste e si fa sentire. Vento, sinonimo di vita, libertà, mistero, fascino e spiritualità.