Quella di Miguel de Cervantes Saavedra è una delle personalità più note della letteratura spagnola: vissuto a cavallo tra il 16° e il 17° secolo, è ancora oggi noto e apprezzato in tutto il mondo per il romanzo “Don Chisciotte della Mancia” (di cui il primo volume è stato pubblicato nel 1605 e il secondo nel 1615) e per l’impatto sulla letteratura e sulla cultura delle sue opere, incredibilmente attuali tutt’ora.

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Cervantes e il romanzo moderno
Tutti conoscono la familiare figura di Don Chisciotte, del suo scudiero Sancho Panza e delle loro proverbiali battaglie “contro i mulini a vento”, in pochi sanno che quello che in spagnolo si intitola “El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha” è anche il romanzo più venduto di tutti i tempi (diversa invece la classifica degli e-book). Grazie all’impressionante numero di copie vendute, oltre 500 milioni, infatti, l’opera più importante di Cervantes continua ad essere un punto di riferimento per i lettori (e gli scrittori) di tutto il globo, nonostante siano passati più di 400 anni dalla sua pubblicazione. Come si spiega il successo di tale scritto?
I temi trattati dall’autore sono tra i più attuali dell’epoca, e incredibilmente adatti anche ai nostri giorni: non a caso, infatti, il “Don Chisciotte” viene ritenuto il primo romanzo moderno. Superati i temi tipici della narrazione cinquecentesca, Cervantes si è dedicato con ironia alla parodia della letteratura cavalleresca e della società spagnola del suo tempo, arrivando a realizzare il suo capolavoro senza paura di descrivere il periodo di trasformazione e crisi vissuto dalla società e, soprattutto, dall’uomo dell’epoca. Don Chisciotte è l’eroe che lotta e perde, ma non si arrende: un messaggio così forte, veicolato dalla figura fantasiosa e creativa del protagonista, non ha potuto che superare tutta la produzione dell’epoca e arrivare intatto (e ammirato) fino al 21° secolo, considerando anche che ad oggi si contano traduzioni dell’opera in più di 50 lingue (la versione italiana e con testo a fronte in spagnolo è disponibile nella libreria online Mondadori).

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L’attualità delle “Novelas ejemplares”
Il “Don Chisciotte” fu ristampato ben 6 volte già solamente nell’anno di uscita, il 1605, ma non fu certo la prima (né ultima!) opera di Cervantes. Ne “La Galatea” del 1585 si intravedevano già i temi ripresi dalla narrazione cervantesca, e nella raccolta “Novelas ejemplares”, del 1613, lo stile dell’autore è ormai ben definito. Le 12 storie brevi delle “Novelle esemplari” (facilmente rintracciabili su Amazon), infatti, raccolgono ancora una volta abitudini e passioni degli uomini dell’epoca, in un colorito ritratto attuale ancora oggi.
Basti pensare alle forme di intrattenimento in cui si cimentano i protagonisti dei racconti narrati dall’autore: molte sono rimaste invariate nei secoli, a partire dalla passione per la lettura e le avventure romanzesche, ma anche i passatempi, come dimostra la descrizione del blackjack (21 in spagnolo), tutt’ora uno dei giochi di carte più popolari al mondo. La regola di base del gioco, non superare la cifra del 21, è valida ancora adesso, come spiegato nell’approfondimento dedicato alle regole dal game provider Betway Casinò, anche per le versioni digitali come il blackjack online. L’intento di Cervantes era quello di indagare atteggiamenti e motivazioni dei suoi contemporanei: quale forma migliore se non brevi novelle, in pieno contrasto con la lunghezza ormai “superata” dei poemi epici spagnoli e internazionali? Ancora una volta la sua lungimiranza si è rivelata effettiva.
L’influenza di Cervantes sulle altre arti

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L’importanza di Cervantes non si è fermata alla sola produzione letteraria. Oltre ad aver ispirato imitatori suoi coetanei, come l’autore del “Don Chisciotte” apocrifo del 1613, Alonso Fernández de Avellaneda, i lavori di Cervantes hanno influenzato decine di opere successive, anche nel mondo del teatro, della musica e del cinema: dagli omaggi teatrali di Nicola Zingarelli, Giovanni Claudio Pasquini e Saro Lombardo al balletto del 2003 “Don Chisciotte: balletto in un prologo e tre atti” in precedenza coreografato dal celebre ballerino russo Rudol’f Nureev.
Il cinema si è prestato più volte a dare vita alle opere di Cervantes: nel 1940 fu realizzata “La gitana”, ispirato al racconto “La gitanilla” delle “Novelas ejemplares”, mentre sulla figura di Don Chisciotte sono state girate numerose pellicole, a partire dal 1915 fino agli anni ’90. Un discorso a parte merita “L’uomo che uccise Don Chisciotte” (2018), del visionario regista statunitense Terry Gilliam, adattamento libero e iper contemporaneo delle vicende del noto condottiero, oggi disponibile in DVD e blu-ray nella libreria online IBS.it.
Passano i secoli ma non il successo: la riprova che un capolavoro come “Don Chisciotte” è destinato all’eternità sta tutta nella sua incontrovertibile attualità, che fa sì che leggerlo oggi sia entusiasmante come quattro secoli fa.