L’avrei voluta accarezzare, ma non volevo esserti indiscreto.
Son strano, lo so…. per questo solitamente offro quel che la gente vuol vedere, quel che gli basta.
Ma sarei sceso a compromessi con la vita per farlo, avrei donato a te tutti i miei pensieri della giornata, per posare la mia mano su quella tua virgola di vita .
E te lo posso giurare su ciò di più caro ho, che il mio pensar della giornata è oro per me.
Ti avrei accarezzato ad occhi chiusi immaginandomi le mie solite storie.
Volevo sentire la diversità con il resto della tua pelle e, aprire gli occhi mentre magari mi guardavi con aria incuriosita su quel che stessi facendo.
Quella tua cicatrice, chissà quante volte l’hai maledetta… così in vista a tutti.
Ho pensato a quanto tu sia stata fortunata in vita ,ho pensato per un secondo che almeno avessi un qualcosa di visibile che tutti possano chiederti come te la sia fatta
Ho avuto un attimo dei miei, quegli attimi in cui il tuo cervello si stacca dal terreno e vola, dove lo sai solo tu….vola dove le tue cicatrici non riesci a posarci mano….o forse non vuoi
Eri bella.
E sorridevi, provocandomi la voglia sentirti tra le mani senza malizia
Desideravo fermarmi un attimo a chiederti quanto era profonda dentro te quella tua cicatrice
Volevo chiederti se riuscivi a vederla anche ad occhi chiusa in specchi che non esistono.
Penso di si….perché gli occhi sbagliano quasi mai.
Eri malinconica quel tanto giusto affinché me ne accorgessi.
-Tutto bene-
-SI-rispose d’immediato
Mostrandomi quello stesso identico sorriso che io le offrivo
Chissà quante cicatrici in viso avevo che non mi ero mai accorto di mostrare alle persone
Ci stavamo osservando in due
A modo nostro….eravamo due critici sorridenti.
Eri bella quanto sfigurata nell’animo.
Stupenda.
Cristian Sotgiu