L’amicizia è un tacito accordo di portare i mali in due perché siano meno pesanti. Alphonse Karr, Sotto i tigli, 1832
Sí ma alla fine ti chiedi se sia per convenienza. Poi portare i pesi da sé fa anche bene. Prendi le misure alla vita e non fai passi smisurati. Che poi. Sai quella sensazione di essere incompresi, di essere presi come uno straccio e strizzati e poi buttati. Ignorarsi e tornare. Fare fuoco e fiamme e poi il nulla cosmico. La chiamano anche quella amicizia. E poi impari. O non impari mai.
L’amicizia tra due persone di sesso diverso non è niente, o è amore. Alphonse Karr
L´amore deve essere anche amicizia. Poi il niente non esiste. C´e l´amicizia senza amore perché non ci sono le possibilitá, perché non ci si prende, perché sarebbe inutile, perché sarebbe devastante, controproducente. C´é l´amicizia senza amore per chi crede ancora all´amicizia, per chi non mette malizia, per chi ha giá l´amore e non sa ferire. Ci sono mille varianti per la stessa etichetta. E molto di quello che passa dentro la nostra concezione di amicizia non lo si trova in queste citazioni. E´iniziato cosí, che ti piaceva il mio sorriso. Allora chiamiamola amicizia.
Io di cristallo, mi maledirai. Non ho bisogno di te. Mi manchi da morire. Non coesistiamo, non ci perdoniamo, calcoliamo. Ci siamo franati dentro, ci siamo presi anche se le lacrime pesano poi. Ti voglio di cuore. Pensa, pensa, pensa prima a cosa vuoi. Aspettami. No, fai quel che ti pare. Pensi di sapere chi sono, ma un uomo non si giudica solo dagli errori che fa, ma da come reagisce. Ci siamo schiaffeggiati, le guance non hanno tenuto. Ti ho detto “mi sto innamorando di te”.
Penso che avrei bisogno di qualcuno che mi dicesse “per me sei bellissimo” o “voglio stare con te” per asciugare la lacrima sospesa tra ciglio e cristallino, la mia lente di tristezza sul mondo.
Non ricordi piú perché ero diverso. Chiedi il permesso per sognare. Non chiedi il permesso del cuore a mille. Chiamiamolo amore. Io che ho pensato di morire solo per farti piangere. Per costringerti a sentire qualcosa. Io che mi sono ammalato per niente. Che ho marcato territori non miei, che ho comprato due ore di picnic e un lago bello denso. Chiedo scusa per aver allargato il cuore, per aver trovato una scusa per fidarmi dell´amicizia travestita da amore e dall´amore coi vestiti nostri. Se ci fosse una scuola voi sareste la mia scuola, donne. Sottolineo gli errori fatti con te con la penna rossa. Non mi hai lasciato lo stesso. Senza te cambia tutto e non cambia niente. Chiamiamolo niente questo vuoto di qualcosa. Ora che ti voglio, mai.
Succede cosí. E non mi muovi piú il sorriso dentro.