
Autore: Guido Catalano
Pubblicato da Rizzoli - Febbraio 2016
Pagine: 393 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida

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Siamo realmente sicuri che l’amore faccia uscire il meglio di noi? Non basterebbe un gatto? E se alla fine ne valesse davvero la pena, anche solo per un bacio? L’amore vissuto da uomo è amore allo stato puro, o è solo il sesso che guida il suo comportamento?

La tecnica migliore del mondo si chiama “l’avviso di bacio”. Il quando, insomma, hai tu da deciderlo. Al limite ti prendi un pugno.
La storia di D’amore si muore ma io no ruota intorno al timido Giacomo, poeta semiprofessionista part-time e ipocondriaco cronico di rare fobie, e della sua ricerca dell’amore delle favole. I suoi reading, le sue insicurezze e la sua passione per i baci lo porteranno a innamorarsi di Agata, bellissima studiosa di ragni, a confidare le sue pene alla pazza amica Francesca, assunta in un negozio per cani viziati e dipendente dagli ansiolitici, e a tutta una serie di personaggi, reali e immaginari, che animano la sua vita.
La storia è attraversata e si mescola a discorsi semi-seri con la madre ultracorpo (secondo lui posseduta da un alieno) che non dorme mai, con Tonio Cartonio del Fantabosco e la cassiera troppo magra del supermercato sotto casa, con il collega del lavoro per cui usi solo un decimo del tuo cervello, con il sesso e la posta del Colon tenuta online, con le ex fidanzate e il parlare da solo sotto alla sciarpa, con il bulgaro Todor e i suoi proverbi, con i film e le pizze surgelate. Capo saldo del racconto sono soprattutto le donne, l’amata Agata, ma anche tutte quelle che sono entrate e uscite dalla sua vita in passato e nel recente presente. Un protagonista che afferma che potrebbe bastare solo un gatto, ma che poi perde la testa per le forme femminili, cantore di amori e sentimenti fiabeschi che poi viene rapito da fanciulle sui tacchi alti, nonostante la sua piccola statura. Una storia fatta di paure, di realtà che sembrano troppo belle per essere vere, di errori fatti sapendo di sbagliare, di dialoghi dolcissimi, ironici e paradossali al tempo stesso. Giacomo e Agata avranno un lieto fine?
Guido Catalano si rivolge direttamente al lettore, lo coinvolge nella vicenda, ne chiede a tratti l’opinione personale. Le frasi lunghissime fanno da specchio ai capitoli di pochissime pagine. Trattieni il riso, rifletti sulle tue esperienze amorose, senti il sapore dei baci e della neve sulla pelle in una grigia Torino attraversata in bici.
Abbiamo tutti le medesime paure, ma non smettiamo di sognare di trovare quell’amore capace di non farci dormire la notte. Lettura divertente, ironica, poco impegnativa nonostante affronti uno dei temi cardine della nostra vita: l’Amore.
Approfondimento
Leggere D’amore si muore, ma io no è come sedersi a un bar con Giacomo, chiacchierare con un amico della nostra vita davanti ad un Negroni e a un caffè. Veniamo catapultati nel suo mondo, nei suoi pensieri e, in un attimo ci ritroviamo nel suo appartamento minuscolo a mangiare la pizza surgelata, a ridere delle sue paure e a condividere la sua passione per l’amore, a sgridarlo per le sue cazzate e a tifare per lui per tutto il finale. Menzione d’onore per la mini Agata, piccola donna che racchiude la forza di Hulk.
“Sì, e io ti piaccio?”
“Molto.”
“Quanto?”
“Come la lama della ghigliottina che si inceppa al condannato a morte.”
CinziaV