Autore: Guido Catalano
Pubblicato da Rizzoli - Febbraio 2017
Pagine: 322 - Genere: Poesia
Formato disponibile: Brossura
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144 poesie (o forse di più) che parlano d’amore, di conclusioni, di allegria, di tristezza e di dialoghi. Non aspettatevi il classico ‘libro di poesie’, questo non lo è di certo. Se siete da soli o in coppia, se siete annoiati o se siete troppo affaccendati, aprite il libro, potreste trovare, oppure no, una poesia adatta a voi.
Nella raccolta di poesie Ogni volta che mi baci muore un nazista ce ne sono per tutte le occasioni: quelle da leggere da soli la sera, accoccolati sotto il piumone, quelle da declamare a voce alta, quelle per fare colpo sulla persona che ti piace, quelle per chi sogna labbra lontane. Ci sono poesie per chi è stato mollato e per chi, più modestamente, aspetta soltanto di far bollire le carote. Ci sono fidanzate vecchie e nuove, sbronze sotto la luna, invasioni di zombie. Ma anche tanta vita quotidiana: l’ispirazione che non arriva, i black-out estivi e un mondo di rondini, muratori e passanti ubriachi che si fa beffe del poeta al lavoro. Di nazisti, invece, non ce n’è nemmeno uno: il tasso di baci presente in queste pagine non l’avrebbe consentito.
In Ogni volta che mi baci muore un nazista Guido Catalano porta il lettore all’interno del suo mondo di poesie. I temi trattati sono diversi, ripresi e ripetuti in varie poesie. Sicuramente si tratta di un libro di poesie che si discosta molto, moltissimo dai canoni tradizionali di “libro di poesie”. Anche le poesie stesse che si trovano all’interno non hanno nulla a che fare con le solite poesie conosciute dai più, insomma, questo libro non credo lo si possa mai trovare a scuola nella lista dei libri obbligatori da leggere che ci mette sotto il naso il professore il secondo giorno di scuola. Per rendervi l’idea, non ci sono rime baciate, concatenate o simili, non ci sono metafore, similitudini, ossimori ed iperbole.
Ci sono poesie d’amore, poesie di “fine rapporto” (definite così proprio da Catalano), ci sono poesie allegre e poesie tristi, ci sono poesie che parlano di donne e poesie formate da dialoghi. L’autore scrive che ci sono 144 poesie bellissime, in realtà non sono 144 ma di più, semplicemente piaceva il numero 144.
Approfondimento
Il 99% di queste poesie mi hanno trasmesso poco e il restante 1% mi ha semplicemente fatto sorridere, che è già qualcosa, è vero, ma da “un libro di poesie” di cui “144 poesie bellissime” mi aspettavo altro, forse qualcosa in più.
Lo stile utilizzato è molto semplice; non ci sono termini ostici, non c’è un linguaggio ricercato, le parolacce sono pure molte, troppe, e se questo voleva forse far trasmettere l’emozione del momento, beh, a me ha trasmesso, a un certo punto, solo fastidio e le ho trovate molto forzate. (Non voglio sembrare bacchettona, non lo sono, ho anch’io un linguaggio scurrile certe volte ma qui l’ho trovato esagerato).
Badate bene, se Ogni volta che mi baci muore un nazista non mi è piaciuto non è semplicemente colpa dello stile, non mi aspettavo poesie in stile Leopardi, ma che mi trasmettessero qualcosa in più. I temi in alcuni casi sono importanti ma trattati in modo, a mio avviso, banale, semplice, scontato. Ad esempio, nelle poesie d’amore pensavo di trovare (così come in tutto il libro) dei pensieri più profondi, invece ho trovato che non dicessero nulla di nuovo. Certo, lo stile è sicuramente originale, ma a livello di significato non mi ha colpito.
All’interno della raccolta ci sono inoltre delle piccole illustrazioni, molto minimali, che si accompagnano appunto ad alcune poesie. Questa l’ho trovata un’idea originale e carina, che dà sicuramente un tocco in più al libro.
Essendo un libro di poesie, Ogni volta che mi baci muore un nazista ha il pregio di poter essere letto in momenti diversi, anche in contemporanea alla lettura di un altro libro; può essere letto partendo dall’inizio o partendo dalla fine o seguendo un ordine puramente casuale e ovviamente può essere centellinato, giorno per giorno. Io ho optato proprio per questa modalità, leggevo una decina di poesie al giorno perché inizialmente pensavo che avrei dovuto darmi del tempo per metabolizzare il messaggio trasmesso da Guido Catalano; in realtà poi, rendendomi conto che non dovevo metabolizzare nulla, ho mantenuto questa modalità semplicemente perché avrei potuto finire in un’ora un libro di poesie che comunque non mi piaceva per cui ho preferito centellinare la frustrazione della lettura!
Raramente sconsiglio una lettura, perché sono convinta che un libro che non piace a me possa comunque trovare altre dieci persone a cui invece piace, per cui, se volete cimentarvi nella lettura di un libro di poesie che non hanno nulla a che vedere con le poesie classiche studiate per lo più a scuola potete leggere Ogni volta che mi baci muore un nazista!
Erika