Autore: Sara Rattaro
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Novembre 2018
Pagine: 196 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: eBook, Rilegato
Collana: Pandora
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Alice, perfezione e pilastro all’interno della famiglia, si rivela al di fuori fragile nella sua essenza di donna. Lei, icona delle regole, cade in un mondo sregolato fatto di bugie e tradimento, di sbagli che lei stessa ha sempre demonizzato. Di fronte all’inevitabile fa una cosa sola: fugge. Fugge da grande così come aveva fatto da piccola dinanzi alla scoperta della promessa infranta di suo padre.
Alice fugge dopo aver commesso un errore imperdonabile, macchia indelebile nella sua vita e di chi le sta attorno. Capace e forte nel soddisfare i bisogni altrui, si rivela inetta a gestire i propri. Ma in questo viaggio non è sola. Insieme a lei la madre, Sandra, che rivela il suo voler esserci per Alice e solo per lei, espiazione del senso di colpa per aver badato più al figlio Matteo, nato sordo, che alla figlia, sicura di sé sin da piccola.
Eravamo una famiglia unita, incollati al nostro nucleo, attratti da una forza centripeta. Uno sull’altro. Ma in quel magma fluido avevamo sommerso tutto, anche quello che non ci eravamo mai detti.
Nel tentativo di scappare da se stessa Alice matura l’idea di trovare una persona, chiave secondo lei per ottenere risposte alle domande irrisolte della sua vita. Man mano che le pagine scorrono le emozioni emergono e quel viaggio diviene un viaggio di crescita interiore e di scoperte sia per Alice, come donna e figlia, sia per Sandra, come donna e madre. Perdersi per ritrovarsi.
Alla fine Alice troverà chi cerca, ma di fronte alla fragilità umana, alla solitudine e alla malattia calerà il sipario. Le sue domande resteranno appese a un filo e i suoi perché si eclisseranno.
Nell’ultimo capitolo si eleva la voce di Matteo, vera colonna portante e collante della famiglia. Colui che già tutto sapeva, di suo padre, di sua madre e di Marta, la sorellina più piccola, ma che nel suo non dire proteggeva la sorella da una verità scomoda. Nel confronto con il fratello Alice comprende: la perfezione cui lei tanto anela in realtà non è mai esistita. La vita non può essere pianificata in ogni suo aspetto, va accolta e vissuta con le sue imperfezioni.
Essere pazienti è un arte. Rimandare le reazioni, controllare la propria spinta emotiva, non lasciarsi prendere dall’ansia non sono imprese titaniche, ma solo modi di gestire la propria vita. Perché, saper attendere è, più che altro, una scelta.
Andiamo a vedere il giorno mi è piaciuto. Un cocktail ben congegnato di paura, sensi di colpa, dolore, bugie, tradimenti addolcito poi da pazienza e perdono, da affetto e sostegno famigliare, da presenza reciproca e unione nonostante tutto.
La lettura è piacevole del romanzo di Sara Rattaro è scorrevole e ti trascina con sé nel suo dispiegarsi tra le pagine. Non l’ho mai trovata scontata.
Al termine del libro ci si chiede che fine abbiano fatto Robert e Andrea, di loro non c’è traccia. Ma questo lascia ben auspicare un proseguo della storia.
Approfondimento
Andiamo a vedere il giorno è un libro ricco sì di emozioni, ma anche di tematiche sociali importanti e attuali.
Si parla di sordità e dell’impegno di una famiglia nell’affrontare questo disagio. Si parla di Alzheimer che colpisce una giovane donna. Si affronta la malattia del secolo, vissuta nella solitudine, che rappresenterà il punto di svolta della storia stessa. Tematiche che toccano corde profonde, descritte con maestria, rispetto e sensibilità.
Piccola curiosità sul titolo: Andiamo a vedere il giorno significa “avere fiducia”. È arrivato così, quasi per caso, da una frase pronunciata un giorno dal figlio dell’autrice e che lei ha saputo cogliere nel suo significato più profondo.
Stefania Ferri