
Autore: Saverio Simonelli
Pubblicato da Fazi - Novembre 2020
Pagine: 240 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura
Collana: Le strade
ISBN: 9788893258456

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Le vicende raccontate in questo libro si svolgono nella Vienna del 1800, la Vienna dove Beethoven passerà una buona parte della sua vita, frequentando i saloni del principe Carl Lichnowsky.
La storia raccontata ruota intorno al grande compositore del quale vengono messi in evidenza il carattere burbero e le maniere spicciative oltre al suo grande estro e ingegno.

Un’esperienza selvaggia, un amplesso tra mente e corpo, questa è la musica. Quello spazio vuoto, disabitato, ignoto, noi dobbiamo farlo entrare. Non è il contrario. E quella musica remota, senza bellurie, senza sofisticatezze, quella musica primitiva suonava così naturale perché viene da lì, da quello spazio lontano che non dobbiamo invadere.
Il protagonista di Cercando Beethoven si chiama Wilhelm ed è un giovane musicista non molto convinto del suo talento. Una volta scoperto dove abita Beethoven, il grande maestro, insieme a un amico di nome Andreas e alla sua ragazza Queenia, decidono di carpire i segreti nascosti di quell’uomo di così grande levatura introducendosi in casa sua di soppiatto. Non ottengono nessuna informazione particolare da questo gesto azzardato che, per loro fortuna, non viene scoperto. Ma la voglia di stare di fronte al genio della musica di allora non riesce a placarsi nei loro animi e, finalmente, per un caso fortuito, a Wilhelm capita l’occasione giusta.
Prendendo il posto di Andreas riesce a entrare nel teatro dove Beethoven dovrà esibirsi, ad attirare la sua attenzione con un discorso rubato al poeta Novalis e a conquistare le sue simpatie. Quello sarà solo il primo degli incontri del giovane col grande maestro, incontri che lo porteranno a porsi tante domande e a trovare sé stesso nel momento in cui meno se lo aspettava.
Approfondimento
Cercando Beethoven è senz’altro un omaggio al grande compositore. Sono passati ben 250 anni dalla sua nascita ma la sua musica ancora oggi è suonata e ascoltata ovunque. Il ritratto che Simonelli fa di Beethoven mi ha intenerita. Nonostante ci venga presentato come un uomo burbero e a tratti insopportabile, il suo mondo interiore, che già cominciava a quell’epoca a usufruire del silenzio che caratterizzerà tanti anni della sua vita, riesce a sopperire a qualunque suo atteggiamento scorbutico. Non ha tempo Beethoven di perdersi in chiacchiere, di seguire usi e costumi del periodo, di badare alle etichette. Per lui conta solo la sua musica che non è qualcosa di astratto o legato alle mode del momento. La sua musica nasce dalla natura, dal cinguettare degli uccelli, dal sorgere del sole e dalla violenza del tuono. Chi la esegue deve sentire quest’armonia, non può solo scimmiottarla. E lui non perde tempo a spiegarla: o la si capisce o no. Le sue composizioni nascono dentro di lui e poi irrompono nel mondo esterno raccontando al mondo le sue emozioni.
Beethoven udiva dal di dentro… La musica la percepiva nel silenzio ma la riversava all’esterno, dopo che le vibrazioni lo avevano attraversato. Ecco perché ogni suo motivo era più vero di qualsiasi altro.
Chiacchierando con Wilhelm intuisce la grande empatia di quel ragazzo che, nonostante la giovane età, riesce a entrare nel suo universo. E nonostante la sua scarsa apprensione all’amicizia tra loro nascerà un’intesa destinata a durare per sempre.
La musica è la poesia tramutata in suono; questo il ragazzo lo capisce ascoltando quelle note che molti degli artisti a lui contemporanei ritenevano confusionarie.
Belle idee? Confusionarie? È proprio in questo che quelli là si sbagliavano. Non erano confuse ma avevano una logica. Nuova. Quell’uomo usava la musica per raccontare una storia. E ci invitava a seguirlo per immedesimarci nell’esperienza di quell’eroe che aveva così perfettamente immaginato e poi rappresentato.
Il ritratto del mondo interiore del grande artista, ma anche degli altri personaggi che riempiono le pagine di Cercando Beethoven, è senza dubbio il punto di forza di questo libro dove Saverio Simonelli, più che raccontare vicende, analizza la psicologia dei suoi protagonisti.
Con questo libro si fa un salto nella cornice letteraria e musicale, ma anche filosofica e politica, del periodo. In diversi punti si fa riferimento ai grandi del momento (Novalis, Mozart, Goethe, Schlegel, Himmel, Haydn…) permettendo al lettore di vivere quella grande epoca.
Personalmente, mentre leggevo alcuni passi, mi sono andata a riascoltare alcune delle opere più famose del grande maestro e a suon di musica ho terminato questo libro che, specialmente nelle ultime pagine, ha saputo commuovermi. Leggetelo e capirete anche voi il perché.
Aira Ria