Autore: Ausilio Bertoli
Pubblicato da Bertoni - Dicembre 2023
Pagine: 196 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
ISBN: 9788855356879
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Il male ti cambia, inizio a digitare. Oggi ho riflettuto su quanto il male possa cambiare un paese e le persone che ci abita-no. Il peccato è più forte del bene tanto da insinuarsi anche laddove non c’è predisposizione? Spesse volte è più forte. Conosco giovani donne di Buco Nero… Amici lettori, avrete capito che c’è una ragione se al mio piccolo piccolo paese ho affibbiato un appellativo spregevole. Giovani donne, dicevo, conosciute da bimbe e ora divenute donne perse, vuote, senza desideri. Come se qualcuno avesse rubato loro i sogni. Ma chi ci ha rubato la voglia di sognare?
“Che non si sappia” è un piacevole romanzo sociologico ambientato in uno spaccato del profondo Veneto in un paese Borgonero di fantasia, tra perbenismo e buona fede ed ingiustizie e malavita. Il tempo in cui si susseguono gli eventi è il presente, Italo un signore in pensione combatte a suo modo, attraverso la scrittura e aiuti più o meno singolari il male, la cattiveria che si instaura nel quotidiano e che senza che lui voglia lo incalza da vicino.
Anche se Italo vorrebbe restare a Borgonero e disinteressarsi di quello che accade, sperimentando ancora i ricordi del passato, non può che scontarsi pericolosamente con una realtà barbara e malavitosa, sono gli stessi personaggi bisognosi del suo aiuto che bussano alla sua porta aspirando ad un supporto.
“Il nostro prete continua a spronare i fedeli a credere in un futuro migliore. Ma esiste un domani in un luogo segnato dalla disonestà e dalla violenza? Ne parleremo. A ogni modo, credo che l’istinto ci porti a difenderci mediante una chiusura nei confronti del mondo, che è già di per sé un cambiamento. In altre parole, catturiamo per osmosi le caratteristiche della società, del microcosmo in cui siamo immersi. È triste dirlo, ma è così. Se intorno a noi regna l’egoismo non puoi combattere per sempre. A un certo punto ti arrendi e rispondi al mondo con lo stesso linguaggio”.
Così Italo passa velocemente dalla sua modesta tranquillità al rischio di scontrarsi con Melito, il boss di Borgonero colui che terrorizza il paese e fa scappare tutti.
Eva e Lucrezia due splendide bariste si licenziano per aver subito molestie e hanno molta paura, il loro sogno di creare un negozio ortofrutticolo è distrutto. Fanno affidamento ad Italo che ha conoscenze in Carinzia per cercare una nuova occupazione, nel mentre anche l’anziano professore si rivolge a lui per piazzare delle telecamere e dei sensori indicati alla misurazione dei decibel per incastrare l’assessore architetto Gianferrulo e contrastare il suo pazzesco giro di prostituzione.
“Italo, sappi, se ancora non lo sai, ma ne dubito, che in Carinzia gli uffici di collocamento offrono lavoro, se lo trovano, solo ai giovani carinziani. Non a qualsiasi giovane che giunga in città come profugo o migrante economico o vittima di persecuzioni malavitose. Eh, dai! Quei ragazzi saranno bravi, non ci metto lingua, però peccano d’ingenuità. La Carinzia non è il paese di Bengodi, chiaro no?”.
Ma ipocrisia ed omertà non aiutano il lavoro di Italo che più di una volta si ritrova con le mani legate e ad un certo punto vedendosi con le spalle al muro torna da Helena la fidanza in Carinzia, qui le chiede di assumere Eva la barista ormai disperata e depressa, nel suo market. Dopo diversi tentativi Helena cede e l’assume.
Dopo alcune settimane dalla dipartita di Italo, così inaspettatamente senza particolari inchieste accadrà qualcosa di miracoloso a Borgonero e i suoi abitanti potranno ritornare a respirare e vivere sereni.
“Ecco, è da qui che vorrei partire. La violenza rende opaco il mondo. È un dolore lacerante che lascia ferite profonde. Ma esiste sempre un’alternativa, una luce, e io penso ogni mattina alla violenza per non smettere mai di cercare quella luce”.
Approfondimenti
Bertoli approfondisce in prima persona temi scottanti come quello dell’ingiustizia sociale, della paura, dell’egoismo e dell’abuso di denaro restando di parte e cercando di evidenziare come il male sia una malattia parassitaria capace di insinuarsi velocemente dappertutto, generando terrore, ansia, depravazione e depressione, nonché una forte sensazione di fine.
Ogni personaggio attorno ad Italo, protagonista di una Gotham City abbandonata, è scoraggiato, deluso e ha il sogno di scappare il più lontano possibile, si respira solo amarezza e rimpianto.
Il romanzo realistico porta il lettore a porsi domande cruciali sul mondo odierno e su cosa stia progressivamente scomparendo;
città prima vivaci diventano improvvisamente appannaggio di uomini di potere che scambiano la vita degli abitanti come denaro sporco senza alcun rimpianto.
Fenomeni sociali dilaganti a cui non si è preparati, ma per i quali non esiste ancora un freno.
Una scrittura scorrevole e asciutta, precisa con coraggio e animazione quello di cui tutti vorremmo parlare, ma tacciamo per reputazione. Un’opera coraggiosa e potente.
Nausicaa Baldasso