
Autore: Wajdi Mouawad
Pubblicato da Einaudi - Gennaio 2024
Pagine: 120 - Genere: Teatro
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788806257514
ASIN: B0CP37GSY4

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Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino. (Lucio Anneo Seneca)
Un incontro casuale, un colpo di fulmine, un amore che nasce e cresce, vissuto al di fuori della realtà e del mondo circostante, per proteggerlo, per difenderlo. Ma il mondo non lo puoi tenere fuori per sempre e quando irrompe nella tua vita la lacera, la ferisce, la distrugge, usa tutte le armi compreso l’amore stesso. Eitan e Wahida sono due esseri bellissimi e perfetti che si amano al di là delle loro differenze di colore, popolo e religione. Purtroppo però questo amore non genera felicità ma solo odio e rabbia e quando la famiglia di Eitan conosce Wahida il mondo esplode in mille schegge. Questa è una storia terribilmente attuale che rapisce e seduce, che fa piangere e rende furiosi, che invita alla lotta, come scalare una montagna costruita su mille anni di sangue, che lascia senza fiato fino e trascina in luoghi lontani, crudeli e pietosi dove tutto può essere perdonato, dove nulla viene perdonato tranne il coraggio.

Non potremo mai capirci, finché siamo perfetti capri espiatori.
Elie Wiesel
In una biblioteca americana, in un giorno qualunque, due giovani, Eitan e Wahida, si conoscono e si innamorano. Decisi a condividere la loro vita Eitan chiede ai genitori che abitano in Germania di andare a New York per trascorrere insieme la Pasqua ed annunciare il loro matrimonio. Sfortunatamente le cose non vanno come spera. Wahida è araba mentre Eitan e la sua famiglia sono ebrei. La cena diventa un campo di battaglia ed è l’inizio di una guerra feroce fatta di attacchi feroci, di rimpianti e di rimproveri, recriminazioni e punizioni. Decisi a lasciarsi dietro quelle macerie con il pretesto di cercare notizie su un personaggio storico che è il tema centrale della tesi di Wahida, i due ragazzi si ritrovano in Israele e sono coinvolti in un attentato. L’orrore che ne scaturisce riporterà in vita un segreto celano decenni prima che ha consumato la famiglia di Eitan fino quasi a distruggerla o forse a salvarla.
In uno scenario, che potrebbe sembrare apocalittico, i ruoli di carnefice e vittima si alternano in una sorta di altalena dove di volta in volta bene e male si confondono fino a diventare quasi la stessa cosa.
Ma dal fumo delle rovine di un mondo che sta andando in pezzi, come gli uccelli che volano oltre le nuvole sui confini e le macerie, si sollevano gli animi e le speranze di una generazione che lotta per trovare il coraggio di guardare oltre le proprie paure per afferrare una pace oramai dimenticata.
Approfondimento
Lasciar andare significa rendersi conto che alcune persone fanno parte della tua storia, ma non fanno parte del tuo destino.
Steve Maraboli
La lettura di Come gli uccelli è stata molto difficile, complice anche la situazione attuale della guerra tra Israele e la Palestina che in questi giorni da distruggendo centinaia di vite.
Mentre leggevo immaginavo le scene e i personaggi in modo vivido, immaginavo i loro volti, le loro espressioni, la rabbia, il rancore, l’amore e lo sgomento, certamente quando si legge un testo teatrale o simile lo scopo primario è quello, eppure la stessa cosa mi è capitata mentre immaginavo le strade, il fumo, la paura, i rumori e gli odori che sono molto lontani dalle nostre realtà, quindi chapeau allo scrittore che ha saputo dare questa a questi flash nella mia mente un corpo quasi materiale.
I personaggi sono profondamente emotivi e non nascondono nemmeno uno dei sentimenti che provano, in particolare tutto il libro è pervaso da un sentimento di rabbia, celata oppure no, che fa da compagna all’amore, allo scontento, ai rimorsi. Ogni personaggio ha perso qualcosa, sacrificato qualcosa per qualcuno, per un’idea per una chimera o una convinzione. Ma anche la mancanza è uno degli aspetti che traspare dagli atteggiamenti. Una mancanza sottile, che però si percepisce, l’ascolto.
Nonostante l’amore che pervade ognuno dei personaggi, nessuno mai una volta, si ferma ad ascoltare l’altro e se ciò accade è solo per distorcere quello che crede di aver sentito
Come gli uccelli è scritto in modo serrato, appassionato, da ogni discorso traspare il coinvolgimento emotivo dell’autore, la sua determinazione a scardinare una porta che si è chiusa così tanto tempo fa che nessuno veramente si ricorda il perché, modificandolo a proprio uso.
Bello, intenso, ma anche terribile, non si dimentica facilmente perché penetra la mente ed il cuore di gente comune che non sa perdonare e non riesce a dimenticare o che forse finge di non averlo fatto per non accettare i propri errori.
Antonella Flavio