
Autore: Thomas Hardy
Pubblicato da Fazi - Aprile 2021
Pagine: 336 - Genere: Classici, Narrativa inglese
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade
ISBN: 9791259670335

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Si dice che gli opposti si attraggono e così è per Swithin e Lady Constantine: lui uno scienziato di campagna, lei una ricca proprietaria terriera più vecchia di lui. Ma, nell’Inghilterra dell’Ottocento, potrà mai funzionare?

Se lei è allegra e desidera rimanerlo, lasci perdere lo studio dell’astronomia. Di tutte le scienze è la sola che meriti di essere definita una scienza terribile.
Viviette Constantine si sposa con un ricco proprietario terriero, un uomo che la costringe alla clausura per via della sua gelosia e che poi la abbandona per la caccia al leone in Africa. La donna però si innamora del giovane Swithin St Cleve, astronomo locale che conduce le sue osservazioni da una torre di proprietà di Lady Constantine, costruita in omaggio alla memoria del bisnonno del marito, e il giovane ricambia. Ma tra i due sorge più di un problema: in primis, il matrimonio di Lady Constantine ma anche la differenza d’età tra i due, in quanto la donna è più vecchia di lui di nove anni e infine le differenze sociali (anche se il padre era il pastore del paese, la madre di Swithin era una semplice contadina).
La torre è il sole attorno al quale orbita l’intero romanzo: simbolo sia di speranza che di timore per il futuro, rifugio dal resto del mondo, non a caso è sia il luogo in cui sboccia l’amore che quello in cui la storia giunge all’amara conclusione.
Approfondimento
Ciò che salta di più all’occhio durante la lettura di Due sulla torre sono le differenze tra i due protagonisti, non solo quelle più evidenti di cui abbiamo già parlato ma anche alcune più sottili: Lady Constantine è già stata in una relazione e ha una maggiore consapevolezza di come funziona la società rispetto all’amato, Swithin, “che era saldo come un gigante in tutto quello che riguardava la natura e la vita al di fuori della dimensione umana, era un vero e proprio principiante nelle faccende personali”, ma che durante la storia si fa sempre meno ingenuo. Anche il loro modo di guardare al futuro è completamente all’opposto: speranzoso e ricco di aspettative per la sua carriera di astronomo quello di Swithin, ansioso e disilluso quello di Lady Constantine che teme che l’altro potrebbe non amarla più una volta invecchiata.
«Vuoi dire che se dovessi sposare un uomo più giovane di me, ben presto mi disprezzerebbe? Quanti anni meno della moglie deve avere un uomo… per nutrire nei suoi confronti questo sentimento?»
La relazione tra i due non riesce mai a farsi rilassata, nemmeno quando dovrebbe essere lecita: la costante necessità di mostrarsi perfetti e a comportarsi sempre nel modo in cui ci si aspetterebbe di fronte alla società li costringe continuamente a nascondersi e a serbare segreti l’uno con l’altro. Anche la torre si modifica con la loro storia d’amore: prima osservatorio raffazzonato, poi rimodernata, per poi tornare ad essere il rudere che era in origine.
Sebbene l’ambientazione (l’Inghilterra dell’Ottocento) sia molto classica e conosciuta non è scontata e – oltre ai protagonisti – molti personaggi secondari rimangono nella memoria del lettore grazie alla loro caratterizzazione.
La narrazione è scorrevole e i continui colpi di scena, dosati sapientemente, invogliano il lettore a leggere ancora qualche pagina, anche per chi – come me – non è abituato al genere.
Erica Carrara