Autore: Knut Hamsun
Pubblicato da Adelphi - Maggio 2002
Pagine: 186 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Gli Adelphi
ISBN: 9788845916984
ASIN: B0BV8T91X8
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Un giovane scrittore si racconta in prima persona nei suoi deliri e nei suoi picchi di gioia mentre vaga per le strade di Christania alla ricerca di una vita migliore che plachi la sua fame fisica e gli dia stabilità interiore.
Appena aperti gli occhi mi ero messo a riflettere: ci sarà oggi qualche cosa che mia possa dar gioia? Gli ultimi tempi erano stati per me piuttosto magri. Della mia roba un pezzo dopo l’altro era andato al Monte di Pietà. Ero diventato nervoso e irascibile.
Alcune volte ero rimasto a letto perfino di giorno con il capogiro.
Un giovane si alza la mattino e lo seguiamo per le strade di Christania, oggi Oslo, nelle piazze, nei negozi, al porto, fino alle zone più periferiche della città. La sua disperazione è palpabile già dalle prime parole; è affamato, lo stomaco gli si torce e non ha ispirazione per scrivere. La sua necessità è impellente e la sua mente ne risente nei ragionamenti complessi e labirintici in cui resta intrappolato nella realtà fisica. Il bisogno di cibo lo obbliga a scrivere, un articolo per il giornale può dargli le dieci corone agognate per vivere una settimana in modo decente, ma non riesce a scrivere senza un tavolo su cui farlo nella sua stanza in affitto e ha appena una matita in tasca. Nel momento in cui riesce a vendere il suo articolo è felice, un picco di gioia nella sua vita che viene dissipato soltanto pochi giorni dopo insieme ai soldi spesi per mangiare. Una ruota che ricomincia e mette in moto nuovi espedienti di sopravvivenza: non pagare l’affitto lo porta per strada e riesce ad avere un letto nella prigione per una notte, un resto sbagliato di un commesso gli procura dei soldi in più e tormenti interiori perché non vuole essere considerato un ladro o un mendicante, il prestito di un amico risulta salvifico, ma atroce per la sua autostima.
L’incontro con una ragazza in una notte insonne lo porta ad avere un sentimento verso di lei che non aveva mai provato, ma anche il sogno d’amore si scontra con la sua miseria, non ha niente da offrirle.
La mente del ragazzo è provata dall’angoscia di dover sopravvivere dopo giorni di digiuno e dal senso di colpa che lo assilla, sa di avere le doti per essere un buon scrittore o fare qualcosa di meglio nella vita, ma la fame, quella che non fa dormire la notte, che gli fa succhiare trucioli di legno o ossi di carne crudi, rappresenta la sua inquietudine interna e la fragilità di una vita non vissuta come si desidera ed è la vera antagonista di tutta la storia.
Il romanzo Fame è raccontato in prima persona, le parole del giovane sono quasi un flusso di pensieri in stile kafkiano, in cui non c’è filtro tra quello che si pensa e quello che viene scritto, in cui le paure più inconsce del protagonista vengono sviscerate con naturalezza e senza retorica. In molte parti del romanzo c’è la sensazione che il ragazzo sia fuori di sé, spesso compie gesti inconsulti dettati dalla fame, ma anche dal suo carattere orgoglioso e determinato. La sua agitazione mentale è manifesta nei gesti e nelle sue azioni, nel suo vagabondare senza meta precisa, nel suo pensare frettoloso e senza logica. Nonostante il protagonista non sia degno di stima e non faccia nulla per farlo sembrare, viene spontanea una curiosità verso di lui e si spera in un finale in cui riesca a trovare pace. Il suo smarrimento e la sua sensazione di impotenza di fronte a quello che gli accade sembra sotto gli occhi del lettore e si riesce a percepirlo senza sforzi di empatia.
Nei romanzi scritti in prima persona di solito le descrizioni sono pochissime e fumose, in questo caso sembra proprio di camminare insieme al protagonista e vivere con lui ogni azione. Lo stile è elegante e sobrio, semplice a tratti, ma ricco di sfumature, particolari, piccoli aneddoti e metafore. La fame così ben descritta riesce ad essere allegoria del periodo storico e della giovinezza, fonte di turbamenti e di grandi ansie come in una ruota panoramica tra alti e bassi.
Approfondimento
Fame è un romanzo pubblicato nel 1890 e anticipa tematiche kafkiane e freudiane di quasi vent’anni. L’autore Knut Hamsum è norvegese e anche lui, come il protagonista del romanzo, ha avuto una vita travagliata e ha vissuto in povertà viaggiando, spingendosi in America e facendo diversi lavori oltre alla scrittura. Nel 1920 vince il premio Nobel con il romanzo Il risveglio della terra. Spesso nei suoi romanzi c’è la figura di un uomo che lotta per la sopravvivenza, contro la durezza delle stagioni e la fragilità umana, mai appagato e per questo sempre in viaggio e alla scoperta del mondo.
L’autore ai primi del ‘900 si rifugia con la seconda moglie Marie Andersen a Norholm in Norvegia, vivendo con il lavoro dei campi e la scrittura, anche lei scrisse due diari sulla loro vita.
Nell’ultimo periodo della sua vita appoggiò il nazionalsocialismo e fu poi processato e internato fino al 1948, di questa esperienza scrive nel libro Per i sentieri dove cresce l’erba. Al di là delle sue simpatie politiche è uno dei maggiori scrittori norvegesi e ha contribuito allo sviluppo della narrativa contemporanea con uno stile “panteistico” e votato alla modernità.
Gloria Rubino