
Autore: Otto Penzler
Pubblicato da Mondadori - Novembre 2020
Pagine: 840 - Genere: Gialli, Racconti
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Oscar draghi
ISBN: 9788804727972
ASIN: B08LZSFSTN

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Il Natale è il momento più magico dell’anno: la gente allegra e spensierata, presa dall’acquisto dei regali, le luci che ornano le strade, gli alberi addobbati e i camini scoppiettanti con la loro legna che arde. Cosa c’è di meglio di un omicidio?

Aveva risolto talmente tanti misteri in vita sua. Che stesse incominciando ad intravedere, si domandò, la soluzione al mistero più grande di tutti?
Se immaginiamo il Natale la nostra mente automaticamente ci conduce al profumo delle pietanze fatte in casa o al calore degli abbracci e dello scambio dei doni con le persone più care. Ma per qualcuno non è così: nell’animo umano, infatti, possono celarsi sentimenti oscuri, pronti a disseminare odio e orrore, squarciando la serenità dell’atmosfera festiva. È ciò che accade ai protagonisti dei racconti de Il grande libro dei gialli di Natale, costretti a dover attivare il loro intuito e le loro grandi abilità investigative proprio durante il Natale. Da cosa sono turbati? Da crimini inenarrabili, da terribili misteri e da odiose ipocrisie che osano rivelarsi irrompendo tra le celebrazioni festive.
Troviamo personaggi d’autore del calibro di Poirot o Sherlock Holmes impegnati a risolvere gli efferati delitti, ma non mancano racconti in cui nessuno interverrà ad assicurare i “cattivi” alla giustizia terrena. Pensiamo a La prova del Pudding di Peter Lovesey, in cui il pranzo di Natale di una umile famiglia inglese del secondo dopoguerra viene angosciata da un uomo violento e insensibile, o a Un infausto Santo Stefano, dove un ex attore ricorda, senza troppi rimorsi, le sue terribili gesta compiute il giorno in cui la cristianità celebra il suo primo martire. Un libro perfetto per gli amanti del genere giallo o noir, che ben potrebbero rimanere affascinati sia dallo stridere tra “luce” e “ombra” che dallo sgomento che provoca sapere che anche a Natale il male non si ferma anzi, laboriosamente e forse più che in ogni altro periodo dell’anno, si insinua nelle menti umane.
Il grande libro dei gialli di Natale è un libro che risulta essere molto ben variegato nonostante il genere che accomuna tutti i racconti. Infatti, ai lieto fine si accostano narrazioni che difettano di tale modalità di conclusione. Tuttavia, è opportuno rilevare che a prescindere dall’esito, ogni racconto può essere preso come uno spunto di riflessione sulle circostanze sociali che spingono determinati soggetti a dar sfogo alle loro più intime perversioni soprattutto a Natale, momento in cui culturalmente si è abituati – e quasi costretti dalle convenzioni – a provare sentimenti altruistici e solidali.
Approfondimento
Elemento che colpisce in particolar modo è quello per cui nella selezione operata da Otto Penzler alle classiche trame investigative in cui vi è il “buono” che interviene con la sua saggezza e abilità (fuori dal normale), vi sono racconti che narrano di situazioni di miseria che, purtroppo, rientrano nella realtà di ogni giorno.
Inevitabilmente da tale elemento non può che scaturire una riflessione sulla varietà del genere umano e su come, a prescindere dal ceto sociale, universalmente il “festeggiare costi quel che costi” comporti un chiudere gli occhi dinanzi a situazioni di vero e proprio disagio che sapientemente, invece, sono state riportate dal curatore all’interno dell’opera.
Regina Barile