
Autore: Irvin D. Yalom
Pubblicato da Neri Pozza - Luglio 2016
Pagine: 297 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Brossura
Collana: I narratori delle tavole

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Cosa nasconde la psiche umana? Qual è il vero senso della vita? È vero che dolore e perdita sono solo due sensazioni di facciata che nascondono dentro di loro comunque della felicità? Cos’è la paura?

Irvin D. Yalom è uno psichiatra e scrittore. Nella sua carriera, durata quasi cinquant’anni, ha incontrato molte persone che hanno saputo davvero insegnargli molto della vita e della psiche umana.
Trovandosi in vecchiaia a domandarsi perché, pur avendo sempre rifiutato la madre, vergognandosi per il comportamento di lei e per la sua ignoranza (anche se era molto intelligente) causata dall’impossibilità di poter studiare che ha subito perché donna, continua a sognarla, a pensarla, come se volesse avere la sua approvazione, pur essendo lei morta da dieci anni. Yalom decide allora di ripensare ai suoi pazienti e ai casi più eclatanti che hanno saputo dargli maggior insegnamenti.
Nasce così Il senso della vita, con i sei casi di maggior rilievo. Partendo da Paula, malata di cancro che con la sua paura di morire sta solo dicendo addio alla vita in un modo tutto suo, passando da Magnolia, un’afroamericana sessantenne che racconta come da bambina è stata abbandonata, poi Myrna con i suoi lutti familiari, fino ad arrivare a Irene, un chirurgo, che sa essere tanto brava e perfetta in sala operatoria, quanto terrorizzata e indifesa la notte in casa sua a causa degli incubi che l’assillano tutte le volte che si addormenta, iniziati dopo la morte del marito che non ha mai saputo metabolizzare e superare.
Ogni volta Yalom ascolta, aprendo la sua mente completamente per imparare sempre di più dai suoi pazienti, addentrandosi nel labirinto della mente umana, creando un rapporto psichiatra-paziente completamente nuovo, completamente diverso da quello che gli hanno insegnato e che viene usato regolarmente.
È possibile (e il solo pensiero mi fa vacillare) che io abbia vissuto la mia intera esistenza avendo questa donna patetica come mio pubblico principale? Per tutta la vita ho cercato di scappare, di allontanarmi dal mio passato salendo verso l’alto, lontano dallo shtetl, dalla terza classe, dal ghetto, dal tallit, dalla cantilena rituale, dalla giacca di gabardine nero, dal negozio di drogheria. È possibile che invece non sia mai riuscito a scappare né dal mio passato né da mia madre?
Descrizione molto profonda che spiega il dualismo del sentimento della voce narrante nei confronti della madre, mentre si chiede come mai lui, che ha sempre cercato di evitarla, continui a pensarla così intensamente, come se il suo volerla rifiutare fosse in realtà un volersi rifugiare in lei, avere la sua approvazione e la sua stima.
Da Paula imparai che l’orrore di venire a sapere che una malattia ti sta conducendo alla morte è enormemente ingigantito dal tirarsi indietro degli altri. L’isolamento del paziente destinato a morire è esacerbato dalla sciocca farsa di chi tenta di occultare l’approssimarsi della morte.
Yalom descrive uno degli insegnamenti che una sua paziente ha saputo donargli durante gli incontri. Nello stesso tempo trasmette al lettore la sensazione di abbandono che qualsiasi persona può sentire quando intorno a lei tutti se ne vanno creando una tabula rasa, ed è proprio in quel momento invece che avrebbe più bisogno di calore umano e sentire la presenza del mondo intorno a lei.
La notte che precede la prima seduta di terapia quell’ospite si addormenta pieno di pensieri conflittuali riguardo alla terapia imminente, e come al solito l’omuncolo si occupa del suo lavoro notturno, intrecciando spensierato tutte quelle paure e speranze in un sogno semplice e trasparente.
Yalom usa una terminologia molto leggera per descrivere come vede lui, secondo gli insegnamenti di Freud, la psiche umana durante il sonno, il dialogo che avviene nel cervello della persona mentre è in stato d’incoscienza, specialmente in una situazione di stress emotivo, come ad esempio la sera prima di iniziare una terapia.
Approfondimento
Yalom, pur essendo autore di moltissimi libri sui filosofi, decide di usare per Il senso della vita uno stile narrativo completamente diverso, usando una prosa leggera che sappia arrivare direttamente al cuore del lettore per poter così descrivere al meglio e trasmettere ancora di più tutte le sfumature delle emozioni umane, emozioni provate dai suoi pazienti, ma anche provate da lui mentre si immergeva nella vita dei suoi pazienti, arrivando così a spiegare il nucleo su cui si basa e attorno al quale gira la vera psicoanalisi, portando a capire quale sia il vero senso della vita, ovvero un viaggio interiore che porta alla guarigione e all’autoconsapevolezza, intesi nel modo più soggettivo possibile.