Il sogno
Autore: Franck Thilliez
Pubblicato da Fazi - Luglio 2020
Pagine: 600 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Brossura
Collana: Darkside
ISBN: 9788893257671
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Tre bambini rapiti a tre mesi di distanza l’uno dall’altro. La mano che ha colpito è sempre la stessa, quella di un individuo senza volto cui è stato dato il nome Freddy. La giovane psicologa Abigaël collabora attivamente con gli inquirenti per tentare di ricostruire il profilo del rapitore. Ma la ragazza è anche costretta a convivere quotidianamente con un demone silenzioso e onnipresente: la narcolessia. Con il passare dei giorni, distinguere la realtà dai sogni diventerà sempre più complicato e Abigaël rischierà così di essere trascinata in un baratro di pazzia.
“Come faccio a saperlo? Come posso dimostrare a me stessa che questa scrivania, questa sedia sono reali? Che tu sei reale? I miei sogni sono potenti, Frédéric, molto più dei tuoi, lo sai?”
Freddy ha messo le carte in tavola fin dall’inizio. Ha rivelato che alla fine dei giochi i bambini rapiti dovranno essere quattro. Impossibile sapere in che parte della Francia avverranno i sequestri. Impossibile prevedere quali saranno gli ostaggi prescelti. Ma Freddy è metodico: preleva le sue vittime a tre mesi di distanza l’una dall’altra. Ogni rapimento viene annunciato dalla comparsa di uno spaventapasseri vestito con gli abiti del bambino precedente. Un rito macabro cui Freddy sembra particolarmente legato.
Alla data del 5 dicembre 2014 i rapimenti sono stati tre. Alice, Victor e Arthur sono nelle mani di un potenziale pazzo di cui non si sa nulla. Perché li tiene con sé? Si tratta di un maniaco o di un folle criminale? Quello che è certo è che dal rapimento del piccolo Arthur sono passati novanta giorni. C’è da aspettarsi che Freddy stia per farsi vivo di nuovo. Gli inquirenti della squadra Meraviglia 51 lavorano senza sosta ma il loro compito appare ai limite dell’impossibile.
Il 5 dicembre la psicologa Abigaël tiene una riunione per fare il punto della situazione. Quel caso logora le menti e le anime. Le vite di tre innocenti sono appesa ad un filo. Mentre parla, Abigaël si rende conto di avere ancora poca autonomia. Il sonno la reclama: deve cedere, non può combatterlo. La narcolessia fa parte di lei fin dalla più tenera età. È un demone con cui convive a fatica. Poco dopo, al termine dell’incontro, scopre che suo padre ha organizzato per lei e per la figlia Léa un weekend in un Center Parcs. La proposta, pur suonando strana, viene accettata ma sarà proprio durante quel viaggio imprevisto e inatteso che la vita di Abigaël cambierà radicalmente. Al suo risveglio si ritroverà infatti in un letto d’ospedale.
Cos’è accaduto?
Lei non ricorda nulla. C’è stato un incidente: un incidente terribile. Suo padre e sua figlia sono morti. Lei è viva per miracolo. Abigaël non riesce a crederci. Per una volta vorrebbe che si trattasse solo di uno dei suoi tanti incubi. Come ha fatto a salvarsi? Perché non ritrova in lei la minima traccia di un ricordo? Come è possibile che l’urto non l’abbia destata dal suo torpore? Ma che senso ha farsi queste domande? Sua figlia, la sua piccola Léa, è morta. Che ragione può avere ancora la sua vita?
Nonostante il dolore, il caso dei bambini scomparsi la attira di nuovo a sé. Qualcosa infatti, in quel quarto rapimento rimasto senza un nome e senza un volto, la rimanda a Léa. Ma che legame può esserci tra sua figlia, ormai morta da mesi, e una bambina sconosciuta appena rapita? Abigaël deve cercare di capire e deve fare quanto in suo potere per tentare di liberare quei quattro bambini. Ma la sua narcolessia sembra peggiorare sempre di più. Intere giornate vengono cancellate dalla sua memoria. Distinguere la realtà dal sogno diventa sempre più difficile. E cosi le punture, le bruciature e i tatuaggi diventano l’unico porto sicuro. Solo i segni marchiati sulla sua pelle possono assicurarle che è tutto vero. Non sta sognando. Ma come convincersi che, a volte, la realtà può diventare più orribile di qualsiasi incubo?
Approfondimento
Mentre leggevo Il sogno, il romanzo di Thilliez, mi sono spesso chiesta se a generare la massima tensione fosse l’apprensione per la sorte dei bambini rapiti o la costante incertezza sulla vera natura delle esperienze della protagonista. Starà sognando? O è tutto vero? Siamo dentro la sua testa o ciò che ci viene raccontato sta accadendo realmente?
Ed è così che Thilliez ci tiene incollati pagina dopo pagina. Con un senso di spaesamento costante e un climax in continua ascesa. Perché quando si perdono di vista i confini della realtà inevitabilmente tutto va in frantumi. Non ci sono più certezze. Lo stesso giorno può essere vissuto più volte. Lo stesso incubo può essere traslato dal sogno alla vita. E viceversa. Ogni evento rimbalza senza sosta. In questo modo l’autore ha costruito un thriller sempre in bilico tra il giallo e l’horror. E, per non lasciare nulla d’intentato, ha anche deciso di trafugare un intero capitolo del libro. Starà a voi saperlo ritrovare per portare a termine la lettura!