
Autore: Mazo de la Roche
Pubblicato da Fazi - Luglio 2019
Pagine: 384 - Genere: Classici
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Le strade

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La famiglia Whiteoak vive nel cuore del Canada, dediti alla campagna e all'allevamento, ogni componente ha una forte personalità e la loro vita sebbene abitudinaria non è mai monotona. L'arrivo di due donne nella grande casa di Jalna porteranno nuovi cambiamenti nelle dinamiche familiari.

Il romanzo è la saga familiare della famiglia Whiteoak che vive in Canada nella loro proprietà terriera chiamata Jalna, nome di un luogo indiano. Come viene raccontato nel primo capitolo del romanzo, la famiglia si trasferì dall’Inghilterra in India per le colonizzazioni britanniche e da lì arrivò in Canada dopo un periglioso viaggio via nave, dove si salvò per miracolo anche il pappagallo al quale la nonna è particolarmente legata.
E Jalna cos’era? La casa, lui lo sapeva bene, aveva un’anima. Ne aveva udito i sospiri, i movimenti nella notte. Credeva che a volte gli spiriti di suo padre, delle sue mogli, del nonno e persino quelli dei Whiteoak morti in fasce, venissero dal cimitero per radunarsi proprio lì e ristorarsi bevendo l’essenza di Jalna, uno spirito che era tutt’uno con la pioggia fine che cominciava a cadere proprio in quel momento.
I personaggi del romanzo sono ben delineati, ognuno ha una propria caratteristica che si scopre pian piano durante la lettura. Il primo capitolo introduttivo può risultare un po’ pesante, visto che è ricco di descrizioni e di aneddoti che potrebbero sembrare inutili. Invece, proprio quei piccoli particolari si rivelano fondamentali per capire le caratteristiche di ciascun personaggio che diventa mano a mano più reale e ben concepito dall’autrice.
La famiglia è borghese, fin da subito si nota l’esuberanza della nonna e la fierezza del primo nipote Renny. Gli altri sembrano assoggettati alla loro supponenza sia verbale che fisica. Da subito i dialoghi concitati durante le discussioni familiari, scaturite da situazioni banali, sono ricchi di ironia e anche le piccole zuffe tra fratelli sebbene violente dimostrano l’unità familiare che si manifesta senza regole all’interno della grande casa. Ben diverso il rapporto con l’esterno dove le regole sociali sono strutturate e sempre da rispettare. Il matrimonio è la massima istituzione da mantenere.
La cosa veramente spassosa e godibile del libro sono i battibecchi tra fratelli e le loro reazioni bizzarre, fuori dagli schemi borghesi di quel periodo storico. La natura del luogo sembra impossessarsi anche dell’animo dei protagonisti che in qualche modo sono selvaggi e istintivi.
Il legame tra fratelli è indubbio, ma anche le loro differenze caratteriali e di comportamento porteranno a scelte diverse di ognuno, che il lettore sarà in grado di interpretare visto che l’autrice lo accompagna per mano a conoscere ogni personaggio.
L’amicizia, il bene per la proprietà (di chi sarà al momento della morte della nonna? È uno dei maggiori interrogativi), l’amore per la natura (picnic e passeggiate sono numerose), la differenza tra Jalna e la grande metropoli americana sono tutte tematiche trattate nel romanzo.
I grandi sentimenti sono al centro e non a caso, sono proprio due matrimoni a far cambiare le dinamiche familiari.
Da un lato una giovane newyorkese entra nelle loro vite senza sapere cosa le aspetti dopo un matrimonio tempestivo con il poeta della famiglia Eden, dall’altra una giovane fanciulla loro vicina di casa che si sposa in segreto con il giovane Piers. La famiglia non accetta entrambi con lo stesso entusiasmo e per le giovani la vita a Jalna non è come l’avevano immaginata.
La marea possente e oscura della vita fluiva tutto intorno a loro, scorreva sulla stradina di campagna come un fiume in piena, e li trascinava entrambi, due foglie cadute per caso e incapaci di resistere alla corrente. Li inghiottì, erano due stelle riflesse sulla superficie tremante dell’acqua. Parlarono sussurrando con voce spezzata. Quando aveva cominciato ad amarla?
Nelle descrizioni amorose si sente il segno del tempo, visto che la saga è stata scritta ai primi del Novecento e a tratti può risultare troppo melenso. I rapporti amorosi non sono mai descritti in dettaglio e si lascia sempre che siano piccoli particolari a fare capire i grandi sentimenti.
Sicuramente ho apprezzato meno questi passaggi.
Approfondimento
La cosa più riuscita è l’amalgama dei protagonisti, ognuno a suo modo da amare o odiare e sicuramente ogni loro azione è comprensibile da parte del lettore anche se ambientata in un tempo e in un luogo molto diverso.
In molte pagine non ci sono colpi di scena come siamo abituati nei romanzi moderni, il corso della narrazione segue gli eventi così come accadono e danno naturalezza narrativa. Non ci sono forzature nella trama, i legami si intrecciano e si disfano come in tutte le famiglie. Il ritmo può risultare lento ad un lettore poco paziente, ma il romanzo è solo il primo di una lunga serie ed è questo a incuriosire. Cosa succederà alla famiglia Whiteoak? Bisogna solo continuare a leggere.
Mazo De La Roche è una scrittrice canadese che iniziò a scrivere nei primi del Novecento. Inizialmente scrisse due romanzi rosa, “Jalna” è stato il terzo romanzo pubblicato nel 1927 e vinse il prestigioso premio Atlantic Monthly, dandole popolarità a 48 anni. Continuò a scrivere la serie negli anni successivi visto il grande apprezzamento del pubblico. L’ambientazione del romanzo risente molto dei suoi anni di infanzia e giovinezza quando vive la realtà borghese e rurale del Canada viaggiando spesso in fattorie e nei possedimenti di coloni inglesi per seguire il padre negli spostamenti di lavoro. “Jalna” quindi è frutto sia di esperienze reali che della fiorente fantasia della scrittrice, per questo è un romanzo così innovativo e originale per l’epoca, ma rimane tutt’oggi una piacevole lettura per chi ama le saghe familiari e le storie d’amore.
Gloria Rubino