Autore: Massimo Bisotti
Pubblicato da HarperCollins Italia - Marzo 2019
Pagine: 422 - Genere: Narrativa Italiana
Formato disponibile: Brossura, eBook
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Fuggire dai problemi, scacciare le preoccupazioni, cercare di ritrovare sé stessi in una città perfetta ove lo stress della vita quotidiana sembra solo un lontano ricordo: qui non si deve “lavorare per guadagnare”, si lavora se si vuole e si ha persino la possibilità di scegliere il lavoro che maggiormente ci aggrada.
Tra le condizioni imprescindibili, per poter vivere in quello che sembra in tutto e per tutto un moderno “paradiso terrestre”, vi è quella che bandisce l’uso dei cellulari e/o di qualsiasi altro social.
Chi, quindi, in una società in cui oggi anche il semplice guardare negli occhi qualcuno è diventata una rarità e dove, al contrario, la normalità è diventata l’utilizzo smodato di apparecchiature tecnologiche, non desidererebbe vivere in una simile città?
Una città dove, nella stessa misura, puoi imparare dal passato ma che il passato come tale resta tale e bisogna lasciarselo alle spalle senza avere la presunzione di essere “perfetti” e di non commettere sbaglio alcuno.
Questa città, nonostante così perfetta solo all’apparenza e nonostante mostrerà delle crepe, avrà regalato ai nostri protagonisti un valido spunto di riflessione e di cambiamento interiore.
Tu crei il karma attraverso ogni tuo gesto, ogni pensiero, ogni azione, e i tuoi gesti, i tuoi pensieri e le tue azioni definiscono chi sei e gettano le basi per la tua attuale condizione e per la condizione nella quale li troverai in futuro. Nessuno è mai del tutto responsabile della nostra infelicità.
Tutti noi, almeno una volta nella vita, ci saremo interrogati sul Karma scherzandoci anche su: in realtà, cosa è il Karma? E perché è così importante?
Il Karma fa capo al principio causa – effetto, vale a dire che le nostre azioni sono sempre la conseguenze di altre azioni, non vi è nulla di casuale: le azioni con effetti negativi portano a un Karma negativo, parimenti, le azioni con effetti positivi guidavo vero un Karma positivo.
Insomma, questo termine, occidentalizzato, conduce a una sorta di responsabilità per le azioni compiute.
Per raggiungere Karma City, occorre, prima di tutto, iscriversi a un determinato social, al quale si accede solo ed esclusivamente dietro invito; successivamente, seguendo passaggi ben definiti, tra i quali l’invio di una lettera di presentazione a Mr Dagbog, si è autorizzati ad accedere a quella che è l’apoteosi della città perfetta: Karma City.
Così, un gruppo di ragazzi, ciascuno inconsapevolmente delle presenza dell’altro, maturerà la decisione di dirigersi verso questo luogo per motivi legati al proprio passato, principalmente, ma anche relativamente alle difficoltà legate al presente e alle incertezze sul futuro: ognuno di loro porterà con sé un proprio bagaglio di emozioni, di dolore, di ricordi che difficilmente riuscirà a scrollarsi di dosso.
Il dolore, proprio lui, quasi fosse una persona in carne ed ossa, diventerà la voce narrante di questo libro, osserverà questi giovani ragazzi con occhio critico, ma al tempo stesso con la protezione tipica di un padre che segue i propri figli.
Accade quindi che le vite di Mary Jane, Sasha, Yuki, Zac, Joy, Sarah e Amanda si incastreranno le une alle altre come perfetti componenti di un puzzle: ognuno di loro si sentirà più sofferente rispetto all’altro, ma, alla fine, ciascuno di loro capirà che il proprio dolore non è più grave di quello degli altri e che ognuno, solo in se stesso potrà trovare una via d’uscita.
Mary Jane, scrive poesie e le attacca per strada, un hater la perseguita sui social rendendole la vita impossibile; Sasha, il tatuatore con l’anima inquieta e lo sguardo grigio, il pesce carezza, gli fa compagnia sin da quando era bimbo; Zac, l’uomo duro e strafottente verso la vita saprà condurre se stesso verso una rinascita grazie a quel sentimento che aveva sempre tenuto a bada con circospezione: l’amore. Yuki, la cui anima è stata profondamente segnata, quando era solo una bambina, a causa dei compagni che l’hanno bullizzata e che l’hanno costretta a rintanarsi in casa fra i suoi libri e l’arte di ridare vita a fiori recisi; Joy e Sarah due anime che troveranno l’una nell’altra la forza di affrontare i fantasmi del passato e di ridare il senso giusto alla propria vita; Amanda, una ragazza che cerca di trarre dalla propria ricchezza svago e felicità, che crede che il suoi ingente patrimonio economico le possa dare quella serenità e quella felicità che ha sempre cercato.
Le storie e le vicissitudini di questi ragazzi si intrecceranno come gomitoli, e nonostante le diffidenze – e gli odi – iniziali, ciascuno imparerà ad apprezzare dall’altro e a dare il giusto peso a quello che è il sentimento predominante: l’amore.
Approdare a Karma City aiuterà i ragazzi a leggersi dentro, benché, ben presto, gli stessi si renderanno conto, loro malgrado e a loro spese, che la verità che si cela all’interno di questa fantomatica città sarà ben diversa da quella che vuole apparire.
Karma City è un romanzo che porta in sé una introspezione psicologica, la passione dell’autore verso questa scienza viene brillantemente riversata in questo libro, facendola rivivere attraverso i personaggi: ognuno di loro, infatti, spesso si lascia andare a mini monologhi durante i quali analizza i comportamenti, gli stati d’animo e i sentimenti, appunto, con fare psicologico.
È interessante leggere queste introspezioni ma forse io, e questo è un mio modestissimo parere, le avrei rese più brevi, avrei lasciato questa connotazione psicologica ma l’avrei ridotta, di modo da non distogliere l’attenzione del lettore.
ll linguaggio utilizzato è articolato, lo definirei profondo, la lettura scorre veloce soprattutto nel caso dei dialoghi diretti fra i personaggi, per le parti più lunghe e introspettive, occorre un po’ più di attenzione.
Si segnalano delle sviste ma nulla di così rilevante, semplicemente minuzie.
Approfondimento
Il romanzo, in sé, dà ampio spazio a spunti di riflessione, vengono utilizzate delle espressioni che ti lasciano qualcosa dentro, non solo nel cuore ma anche nell’anima «tutti i bimbi sono come i girasoli. Si girano dalla parte del sole e i loro genitori sono il sole. Se perdono quel sole prematuramente, rimangono intrappolati in un terreno buio»: questo è solo un esempio, quello che mi ha maggiormente toccato, ma come questo ve ne sono molti.
Quindi, il mio plauso Massimo Bisotti va anche e soprattutto per avere elaborato queste citazioni intrise di significato e dolcezza.
È stato interessante leggere il cambiamento che questi personaggi, interiormente, hanno attuato, interessante soprattutto perché, per ognuno di essi, l’autore ha pensato a un epilogo ad hoc, mentre, molte volte, in taluni romanzi di alcuni dei personaggi l’epilogo non si conosce.
Ho adorato, in modo particolare, Yuki e Zac: la prima per la sua anima delicata come una rosa e profonda come il mare, nonostante sia stata vittima di bulli da bambina, ha saputo guardare oltre e Zac, un ragazzo che sembra essere indifferente a tutto, che sembra non essere scalfito da nulla e si troverà a fare i conti con una situazione che lo farà riflettere e capire l’importanza dei sentimenti, di uno in particolare: l’amore.
Ne consiglio la lettura perché è un libro profondo che ti aiuta a comprendere come variegato e intriso di sfaccettature possa essere l’animo umano e di certo, ognuno di noi, per un verso o per un altro, potrà magari ritrovarsi un uno dei personaggi descritti.
Cerca di amarti al punto tale da regalare la tua felicità a chiunque incontri sulla tua strada e al punto tale da chiudere la porta in faccia a chiunque provi a togliertela senza motivo. Dai valore a chi ti passeggiava accanto anche quando tu eri trasparente. Ti resterà accanto anche al prossimo giro di giostra
Alessandra Di Maio