Autore: Mordecai Richler
Pubblicato da Adelphi - Agosto 2015
Pagine: 243 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Fabula
ISBN: 9788845930089
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Un romanzo ironico, salace e pungente sull’insensatezza del mondo di ieri, che mai come oggi ha sapore di attualità.
«Gli inglesi sono un insulto all’umanità» continuò l’oratore. «Quanto prima vengono tolti di mezzo, tanto meglio». Un signore con la faccia paonazza, in piedi alle spalle di Mortimer e Miss Ryerson, si toccò il berretto di tweed, sorrise e disse: «Questi neri sono magnificamente privi di inibizioni, non vi pare?».
Mortimer Griffin è il miglior esempio che la vecchia ortodossia londinese possa ergere a modello: un perfetto esemplare di WASP (White Anglo-Saxon Protestant), bianco e protestante, di famiglia anglosassone da generazioni, padre e marito nonché direttore di una rispettabile casa editrice.
Un uomo contro cui la società non dovrebbe, in teoria, aver nulla da ridire.
Ma Mordecai Richler, noto per essere un autore sprezzante di ogni forma di ortodossia, in La storia di Mortimer Griffin ha altri piani per il suo personaggio.
Mortimer viene quindi calato entro una società del tutto disinibita, assurda e intollerante: viene accusato d’essere un ebreo, e al tempo stesso viene tacciato di antisemitismo.
Fiero di un pudore da bravo padre di famiglia si trova a dover gestire una società del tutto libera di qualunque freno concernente la sfera sessuale, fino ad essere costretto dalla moglie ad accettare di iscrivere il figlio in una scuola dove, per garantire una buona crescita agli alunni, si organizza ogni anno una messa in scena dei testi di De Sade, in cui attori non ancora quindicenni ruzzolano tra le coperte disquisendo di questioni basso-corporee: tanta è la liberalizzazione sessuale da spingere lo stesso Mortimer a porsi serie domande sulla propria virilità e a cercare conferme della propria eterosessualità e delle proprie capacità in quanto a prestazioni sessuali.
In una realtà già alquanto grottesca, Mordecai Richler inserisce poi il dubbio e l’assurdo anche nel mondo lavorativo di Griffin: la casa editrice di cui è direttore, la Oriole Express, viene presa di mira dagli interessi del famigerato Creatore di Stelle, essere tanto indefinito quanto raccapricciante nella sua disperata ricerca di immortalità.
Figura non chiaramente maschio né femmina, di cui nessuno conosce la vera età, il Creatore di Stelle punta gli occhi sull’impresa editoriale di Griffin e si inserisce entro i suoi affari, stravolgendone i connotati e tentando di coinvolgere il nostro protagonista in strani accordi.
Nulla ormai è più chiaro per Mortimer, nulla ha più significato in un mondo ormai troppo violento, disinibito, destrutturato. Ogni certezza crolla davanti al relativismo imperante, e nessuna nuova mossa pensata dal protagonista potrà salvarlo dallo scacco matto.
L’unica vera soluzione pare essere quella di accettare il mondo nelle sue insensatezze, e giocare secondo le regole che la società impone.
Approfondimento
Quella presentata in La storia di Mortimer Griffin da Mordecai Richler è una denuncia totale contro ogni ortodossia sociale e contro tutte le intolleranze che essa genera.
Ogni caratteristica fondante della Swinging London in cui Richler si trova immerso diventa qui elemento di studio, decostruzione e smembramento, per dimostrare quanto tutto, nella società attuale, sia contemporaneamente sé stessa e il suo contrario.
Uno stesso comportamento, a seconda dei punti di vista, può apparire bianco o nero: Mortimer agisce da semita secondo i non ebrei, e da antisemita secondo la visione degli amici ebrei; si trova ad essere l’esatto opposto della moglie, convinta com’è di dover educare da subito il figlio alla psicanalisi freudiana interpretando i suoi brutti sogni come tentativi edipici di possedere la madre. Di contro, Mortimer vive nel pudore più vergognoso, eternamente insicuro circa le proprie prestazioni sessuali e la propria virilità.
Ne risulta un testo che rappresenta la summa di tutte le storture sociali attuali, sezionate e analizzate nelle loro contraddizioni interne: una denuncia pensata per il mondo di quasi un secolo fa, ma che ancor oggi si mostra fortemente attuale.