
Autore: Josselin Guillois
Pubblicato da Garzanti - Luglio 2021
Pagine: 192 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Narratori moderni
ISBN: 9788811814696
ASIN: B097RN6Q7F

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Siamo a Parigi nel 1939, alle soglie della seconda guerra mondiale e il conflitto potrebbe essere una minaccia per le opere che il Louvre conserva. È attraverso lo sguardo di tre donne che osserviamo il loro mondo come cambi.

Parigi si sta preparando a un conflitto con cui perderà tanto, che gli toglierà tutto probabilmente e il Direttore dei Musei nazionali decide che per salvare le opere del Louvre sia il caso di portarle altrove, così che possano rimanere al sicuro. Si organizza con amici, colleghi, con tutti colori che si fanno convincere da mance e dal patriottismo a fare qualcosa di pericoloso. E intorno a queste vicende, gravitano tre donne simili e differenti che esprimono le loro anime e i loro desideri trascritti sulle pagine dei loro diari.
Si inizia con Marcelle, moglie del Direttore, che ha una vera e propria ossessione per il marito fino al patologico non riuscendo a pensare ad altro che a lui anche quando le cose si fanno complicate e difficili, un uomo che tarpina continuamente per tentare di accoppiarsi, in ogni posto possibile e modo possibile e sperare così di rimanere incinta. Con quell’ossessione, osserva le opere presentandocele con troppa precisione per essere un diario segreto, e con cui presenta le persone che vede: per lei le donne si dividono in “già figliato” e “non ancora figliato, ma forse incinta” una carrellata di papabili madri che invidia, a cui augura di non figliare pur che lascino a lei la possibilità. Neanche fosse una sorta di gara. Una donna che passa da un delirio all’altro, concentrata unicamente su un unico obiettivo.
Carmen, la figlioccia del direttore, è ossessionata invece dal proprio corpo che cambia perdendo le rotondità dell’infanzia e iniziando a riempirsi e modificare nella sua fanciullezza. E non fa che parlare del corpo che cambia, confrontandosi continuamente con tutto quello che la circonda, persone comprese dato che osserva le donne solo su quanto siano grandi o piccole o graziose le loro grazie e come fissa le opere, da cui nascono maniacali confronti, fino al delirio totale in cui si convince che le sue tardive mestruazioni potrebbero essere salvifiche per Parigi: se arriveranno, la guerra finirà.
E infine abbiamo Jeanne, attrice e spia, che appena incontra il direttore ne viene colpita talmente tanto da non riuscire a pensare ad altro che a lui e a sua moglie, un chiedersi senza sosta come sia, cosa abbia per farsi amare così e poi incontrata ne rimane affascinata allo stesso modo. Ma il suo ruolo come spia per il Direttore, metterà meno in rilievo questo suo accanimento per un uomo sposato, donando un po’ di verve che poi va scemando nella parte finale dove a subentrare nella narrazione è da parte di un uomo.
Approfondimento
Il libro Le donne della Gioconda ha spunti interessanti e un modo di presentarli davvero interessante, ma non convince.
Non convince l’ossessione delle tre donne, che sembrano centrare tutta la loro vita su un solo argomento che sembra portarle quasi al delirio, fissando le opere solo con quel singolo filtro e non andando oltre. Non è credibile che in un diario segreto, si faccia elenchi senza fine di tutte le opere con una precisione didascalica, oltre al peso, alle misure, di oggetti, mezzi di trasporto e quant’altro. Non ti fa empatizzare con donne che sembrano avere in testa tutt’altro che quello che sta accadendo, come se il conflitto mondiale non le riguardi se non per le privazioni che riguardano le loro fissazioni.
Le donne della Gioconda aveva delle potenzialità, ma che si perdono nel delirio collettivo, lasciando da parte tutto il contesto molto più interessante, l’idea da cui è nato che però viene fuori solo come una sorta di seccatura che non si comprende, che a loro sembra quasi una sorta di assurdità.
Hear my books