Pubblicato da Neri Pozza - Marzo 2019
Pagine: 526 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I Narratori delle Tavole
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Evelyn Hardcastle verrà uccisa dopo il ballo nella grande dimora di famiglia di Blackheath House.
Aiden deve scoprire l'assassino e ha sette giorni di tempo per farlo. Ogni giorno si sveglierà in un corpo diverso e dovrà calcolare le mosse degli altri per scoprire la verità.
Credimi, cercare di salvare Evelyn è una perdita di tempo.[…] Il futuro non è un avvertimento, amico mio, è una promessa, e non saremo noi a violarla. È questa la natura della trappola che ci tiene prigionieri.
Blackheath House è una villa decadente che sorge ai bordi della foresta, nelle vicinanze un laghetto fangoso, la casetta del guardiacaccia, la rimessa delle barche, il cottage decrepito: c’è già da aspettarsi che accada qualcosa di tragico. Aggiungiamo la pioggia e la nebbia, un gran ballo in ricordo di un bambino morto diciannove anni prima, nobili in decadenza e servitori sinistri e avremo tutti gli ingredienti per un giallo inglese alla Agatha Christie.
Solo che la costruzione di questo giallo è un vero rompicapo, le vicende si complicano ad ogni pagina e all’inizio del romanzo nemmeno il personaggio principale, anche narratore, conosce il motivo per il quale si trovi proprio lì.
Aiden deve trovare l’assassino di Evelyn Hardcastle, figlia dei proprietari della villa e solo a quel punto sarà libero di andarsene da quel luogo misterioso e riprendere la sua identità. Fino ad allora si sveglierà nei panni di un altro personaggio e acquisendo le sue conoscenze, potrà scoprire di più sui fili nascosti che legano tutti gli invitati.
Ogni sera la ragazza morirà, sempre che lui riesca a non morire prima o ad addormentarsi per altri motivi. Ogni mattina Aiden sarà un altro e dovrà essere abile nello sfruttare il gioco delle reincarnazioni per farsi degli amici e fidarsi ora dell’uno ora dell’altro. Un gioco meticoloso, in cui ogni pezzo si muoverà come il giorno prima, visto che il destino è difficile da cambiare. Dovrà essere lui, con la sua strategia, a riuscire a muoversi meglio degli altri e dei suoi nemici.
Tutti gli elementi si scoprono al lettore nello stesso momento in cui il protagonista ha degli indizi e delle rivelazioni da altri personaggi. Le sette morti di Evelyn Hardcastle è un gioco mentale, simile agli scacchi in cui i pezzi vanno al loro posto da metà libro in poi. Non solo c’è da risolvere un omicidio, ma quello che avviene ogni giorno è misterioso ed entrare nei pensieri di altri non è sempre così facile.
Inoltre Aiden Bishop non sa quale sia la vera natura della villa e in che modo sia possibile che tutto si ripeta. Lo scoprirà grazie ad Anna e al Medico della Peste, personaggi misteriosi fino alla fine del libro, quando finalmente avranno tolto la loro maschera.
Ci sono cose peggiori. Almeno non è meschino e crudele. E adesso ha la possibilità di scegliere, no? Invece di essere inerme come il resto di noi sulla formazione del nostro carattere- per cui un bel giorno ci svegliamo senza sapere perché siamo diventati questa o quella persona- può guardare il mondo, guardare gli altri intorno a lei e scegliere le caratteristiche che preferisce. [..]
L’uomo che era non le piaceva: benissimo provi a essere qualcun altro. Niente può fermarla, non più. Glielo ripeto: io la invidio. Noi comuni mortali siamo legati mani e piedi ai nostri errori.
Le sette morti di Evelyn Hardcastle non è solo un giallo, ma anche una riflessione sull’identità personale e sulle nostre possibili scelte. Pensieri come quello citato si ripropongono spesso durante la lettura e danno utili spunti per capire meglio anche le nostre vite. Forse al risveglio saremo anche noi persone migliori.
Approfondimento
Stuart Turton è laureato in filosofia ed è inglese, entrambe queste caratteristiche sono ben evidenti nel romanzo: gli echi di riflessioni filosofiche su chi siamo e dove andiamo si ripetono spesso, gli ambienti e i personaggi richiamano vecchi racconti delle campagne londinesi.
Le sette morti di Evelyn Hardcastle è il suo primo romanzo ed è avvincente e originale sia nel modo di raccontare la vicenda, sia nella scrittura. Va letto con attenzione per scoprire insieme al narratore il killer, bisogna indugiare su alcune pagine e tornare indietro se necessario, guardare la cartina e i nomi degli altri personaggi ad inizio del romanzo. Tutto diventa più semplice man mano che si va avanti e si scopriranno mille verità nascoste con vari colpi di scena non eclatanti, ma davvero singolari.
Anche se il motivo della permanenza nella villa non è molto credibile, la vicenda è costruita perfettamente con una impalcatura impeccabile a incastro e anche rileggendo dall’inizio il libro non ci sono mancanze o particolari tralasciati. Tutto si muove come su una scacchiera sia le pedine/personaggi nel tempo presente che la mente del narratore/protagonista/lettore nei vari spazi temporali delle giornate passate. Un gioco di abilità mentale e di concentrazione, con un finale inatteso.
Gloria Rubino