
Autore: Georges Simenon
Pubblicato da Adelphi - Giugno 2022
Pagine: 171 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Biblioteca Adelphi
ISBN: 9788845936968
ASIN: B0B4GFJRCB

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Ogni famiglia ha uno scheletro nell’armadio. Le sorelle Lacroix di scheletri ne hanno tanti, segreti inconfessabili, peccati di cui doversi pentire. Entrambe vivono imprigionate in una sorta di rete fatta di astio, vendette e meschinità. Non conoscono e non vogliono altro. Poco importa se questo loro gioco crudele coinvolge altre vite, distruggendole, piegandole, rendendole insopportabili da vivere. Il loro è un odio che conosce perdono che non conosce pietà, che si trasforma per diventare l’aria che si respira ed il cibo che si mangia. Questo è più di un semplice romanzo è la storia di un limite che non dovrebbe essere superato; è il racconto semplice dell’incapacità umana di sollevarsi dal rancore, dall’egoismo, dall’ossessione. Un racconto, attuale più che mai, che ci mostra fin dove si possa essere capaci di scendere nell’abisso quando si viene divorati dalla propria parte oscura.

La verità è che tu e Poldine avete bisogno di odio. Eravate in due a detestare tutto ciò che non era voi due.
Le sorelle Lacroix vivono in una grande casa e sono una famiglia ammirata e rispettata poiché la loro apparentemente è una vita perfetta. Poldine è sposata con uomo malato che vive in Svizzera e ha una figlia di nome Sophie.
Mathilde è sposata con Emmauel, pittore introverso e per molti versi assente con la mania di dipingere solo i tetti grigi di Parigi e vive perennemente all’ultimo piano della loro casa in quello che lui chiama l’altelier. Mathilde ha due figli: Jacques, un futuro notaio e Geneviève una delicata e profondamente religiosa ragazza di diciassette anni. Benestanti e senza problemi potrebbero davvero sembrare una famiglia modello; invece, quando gli occhi del mondo sono tagliati fuori, la famiglia si rivela per quello che è realmente:
Poldine è una donna fredda senza scrupoli che non conosce umanità e che decide del destino di tutti gli abitanti della casa con l’unico scopo di tenerli sottomessi.
Mathilde è divorata dal rancore che riversa su tutto e tutti ed è incapace di amare.
Emmanuel è un uomo triste che vive di sensi di colpa ed è depositario del segreto che lega in modo malefico le due sorelle.
Poi ci sono i figli: Jacques che vorrebbe essere considerato l’uomo di casa ma che non riesce a ribellarsi alla zia, Sophie arrogante e mediocre che incolpa la cugina del suo essere zoppa e infine Geneviève che vive nella paura della vita stessa.
Le sorelle Lacroix si odiano da sempre e tutto ciò che toccano lo distruggono in nome di un astio che le consuma.
Questo macabro gioco, che dura da anni, ha cancellato le identità i sogni e le speranze di tutti gli altri membri della famiglia, che oramai vive solo di insoddisfazione odio e meschinità.
Tutti in quella famiglia vorrebbero scappare: Jacques con quello che ritiene l’amore della sua vita, Sophie immaginandosi in una vita libera e persino Genviève che vive solo per pregare vorrebbe andare lontano. A sorpresa sarà invece Emmanuel, il marito di Mathilde, silenzioso e afflitto, che non riesce più a vivere in un inferno fatto di gelo e apparenze, a innescare un meccanismo di rivolta tentando un gesto estremo. Ispirato da un articolo di un quotidiano locale, realizza che in un modo o nell’altro la tirannia di Poldine e l’astio di Mathilde devono finire. Decide quindi di utilizzare un espediente criminale per porre termine alla faida. Nonostante si riveli un fallimento questo gesto questo scatenerà una serie di eventi che cambieranno profondamente la famiglia.
Scoperto il piano di Emmanuel, Poldine e Mathilde, invece di fermarsi a riflettere sull’accaduto, riprenderanno con più foga una guerra privata mai sopita, fatta di rancori e bugie, in cui saranno coinvolti tutti coloro che fanno parte della vita dei Lacroix. Nemmeno una morte, intesa come ultimo atto di ribellione o di liberazione e punizione, riesce a scardinare gli anni di silenzi e rancori. Prese nella loro rete fatta di segreti inconfessabili, che formano un legame indissolubile tra le due sorelle, le vite di Jacques, Sophie e Geneviève, figli mai amati, si disperdono.
Jacques finisce per sposare la donna sbagliata, portando scompiglio e cambiamenti per nulla positivi seppur radicali, nella vita della madre e della zia. Sophie butta via sé stessa in una trionfale girandola di peccato che rivela la sua vera natura e Geneviève, come suo padre prima di lei va incontro a un triste destino che forse voleva essere una punizione per le due donne ma che si rivela fatale solo per loro stessi.
Rimaste sole senza più nessuno da poter sacrificare le due donne troveranno a sorpresa le ultime vittime di questo crudele girotondo, legate indissolubilmente non dall’amore ma ancora una volta dall’odio più profondo.
Approfondimento
L’odio è il più duraturo dei piaceri: gli uomini amano in fretta ed odiano con calma.
Byron
Nessuna frase poteva descrivere meglio Le sorelle Lacroix. Simenon ci regala un magnifico e inquietante quadro della miseria umana. La meschinità, la vendetta, l’odio, la crudeltà nell’infliggere dolore. Tuti i sentimenti negativi che possono essere presenti nell’essere umano sono messi in mostra senza censura. Nell’intero libro ci sono solo due momenti dove si scorge lampo di umanità, ma sono così brevi che devo dire ho riletto quelle poche righe due volte per essere sicura.
Per tutto il racconto mi sono sentiva come avvolta in una sorta di cappa che mi dava la sensazione di non respirare liberamente, mi sono sentita inquieta soprattutto se pensate che dopo averlo finito mi sentivo ancora l’odore, come lo immaginavo, di casa Lecroix addosso. Eppure questo racconto avvince e ti obbliga ad arrivare alla fine a tutti i costi.
È stata una lettura molto intensa e interessante, Simenon è un genio, lo adoro, perché riesce sinteticamente a esprimere ogni sentimento umano con descrizioni mirate e scarne di fronzoli che ti mettono di fronte al personaggio e te lo fanno sentire così vicino che puoi guardarlo negli occhi, ti fa provare simpatia e antipatia per ogni singola persona, gli bastano poche frasi, una particolarità, un gesto.
Queste due donne (le sorelle Lacroix), due vite buttate via (mi è venuto da pensare quando ho finito di leggere), sono buone solo a consumarsi per un sentimento così meschino, incapaci di ogni altra cosa, pronte anche a rinnegare il loro stesso sangue o tenerne conto solo per innalzare altari su cui sacrificare ora una ora l’altra persona da usare come arma o come mezzo per ottenere una vittoria in questa infelice guerra
In questo romanzo non so se riuscirai a immedesimarti in qualcuno di questi personaggi, io non ne sono stata capace, ma puoi provare pena per loro, puoi anche capirli seppure non giustificarli, tutti hanno una storia da raccontare e tu sei l’ascoltatore, il confessore di tutti loro. Simenon con grande abilità e maestria ti fa entrare in casa Lecroix dalla porta principale e fa di te l’ultimo inquilino, l’unico che saprà davvero tutta la verità sull’ odio di Poldine e Mathilde e probabilmente l’unico che resterà davvero con loro fino all’ultima frase: “E l’odio diventava tanto più spesso, tanto più vischioso tanto più pesante, tanto più perfetto quanto più lo spazio si riduceva.”
Antonella Flavio