Autore: Isabella Milani
Pubblicato da Independently published - Maggio 2023
Pagine: 275 - Genere: Narrativa, Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
ASIN: B0C52VZTYN
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È una storia di madri, di sorelle, di figlie.
Una storia di amore, di orgoglio, di dolore.
Ci sono memorie perdute e ritrovate, e tutte le strategie piene d’amore che una figlia inventa per aiutare e proteggere sua madre, accompagnandola per mano, giorno dopo giorno, nel mondo sempre più evanescente e confuso in cui sta scivolando, fino al giorno della sua morte, e non oltre.
Me le ha raccontate lei queste storie. E tante altre, che adesso mi servono per tenerla viva dentro di me, e per aiutarla a rimanere con noi. Finora ho fatto la mia vita, qui ad Asti, dove mi sono sposata con Adriano. Chiamavo mia mamma ogni giorno per un salutino o per raccontarle qualcosa, ma erano telefonate brevi, perché aveva sempre fretta di pulire, lavare, far da mangiare, uscire per andare in banca, o per questo o quell’impegno. È sempre stata una persona autonoma e attiva. Così è stato fino ad oggi. Dopo il fatto della signorina della TV ho capito che le cose non saranno più come prima. So che stiamo per vivere momenti brutti, ma non so esattamente che cosa ci aspetta.
Nel suo ultimo romanzo, Nei suoi panni, l’autrice carrarina Isabella Milani, pseudonimo di Barbara Serra, racconta con infinita dolcezza, la struggente e triste storia della madre malata di Alzheimer. Pagina dopo pagina entriamo in punta di piedi nella vita di Anna, che si sta lentamente e inesorabilmente dissolvendo a causa di questa terribile malattia che causa una progressiva perdita della memoria, ed è proprio attraverso il flusso dei ricordi che l’autrice vuole salvare questa ormai fragile esistenza, cogliendone l’essenza e fissandola nella scrittura. La madre sta per andarsene via e la figlia racconta tutte le storie che lei nel corso del tempo le aveva raccontato mescolandole ai suoi ricordi in questo modo gradualmente tutto quello che fino a quel momento ai suoi occhi dei figli era sfocato indistinto adesso appare palese, crudele e inesorabile.
Quando sono lontana sto peggio. Molto peggio. Me la immagino sempre in difficoltà, anche se magari sta bene. Non posso crederci. Come può essere accaduto che la mia mamma, così intelligente, sia convinta che la signorina della televisione la veda e le parli? Quando è cominciato tutto questo? Ci ho pensato tante volte, ma non lo so, in realtà. Mia mamma un tempo era un’aquila, coraggiosa e decisa, con qualche piuma di scricciolo, ed è diventata uno scricciolo senza più nulla dell’aquila.È stata una donna forte. Anche troppo, a volte. Ed è stata anche una donna fragile. Ma adesso chi è? E dove sta andando? Ho cercato: non c’è nessun libro che mi aiuti ad affrontare questo momento, a capire che cosa devo fare, pensare, decidere. Sento che la sto perdendo e che man mano che la sua memoria svanisce si perde anche la mia, e questa mamma si sostituisce all’altra mia mamma.
Il tempo della storia ed il tempo del racconto si rincorrono come in una lunga corsa ad ostacoli, dove il narratore è inizialmente onnisciente, poi muta di volta in volta.
Nei suoi panni è una vera e propria catarsi dove l’autrice trova il coraggio di raccontare al mondo intero la ferocia delle malattie mentali che sono delle spietate ladre di ricordi.
Approfondimento
Quando sono ad Asti racconto ad Adriano e alle mie amiche le novità su mia mamma. Chiedo la loro opinione su quello che potrà succedere o su che cosa significa una certa cosa Spero in risposte che non possono darmi. Ma a nessuno racconto il mio dolore. Cerco di non pensare a mia madre, ma non ce la faccio. Continuo la mia vita con Adriano, i miei suoceri, la scuola, le amiche. Ma la mia mamma è sempre presente. L’unico momento in cui la dimentico è quando sono in classe, con i miei alunni. Però credo che questo ripensare a tutto quello che abbiamo vissuto mi stia aiutando. Ma non so ancora bene perché.
Questo libro ha un carattere e un valore universale, poiché oltre a narrare il rapporto dell’autrice con la madre malata può essere esteso a tutti coloro che si trovano a dover affrontare un distacco da una persona cara. Tale distacco può essere un distacco di vario tipo, solo che nel caso della demenza senile, o come dell’Alzheimer la morte avviene prima nella mente della persona che si lascia andare inesorabilmente piano piano, e solo successivamente la dipartita avviene anche nel corpo. A fronte di ciò, secondo me tali patologie sono doppiamente dolorose non solo per chi ne è affetto ma soprattutto per chi vive vicino al malato e questa per un figlio è la più atroce delle sofferenze quindi l’autrice per cercare di lenire il suo dolore ha tentato in ogni modo di attaccarsi a tutti i ricordi che aveva di sua madre, trasponendo ogni cosa su carta conferendo loro in questo modo un valore eterno perché l’uomo non è altro che un connubio perfetto tra la mente del cuore.
Francesca Votino