
Autore: Jessica Brockmole
Pubblicato da Nord - Settembre 2013
Pagine: 334 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa Nord

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“Novemila giorni e una sola notte” è un romanzo epistolare fatto di attese e di partenze, di speranze e di amore, di andate e ritorni, ma anche di tanti equivoci e molti “non-detti”.

Avrei dovuto dirti che una lettera non è mai solo una lettera.
Novemila giorni e una sola notte è un romanzo epistolare la cui dimensione storica non va sottovalutata; Jessica Brockmole infatti colloca i fatti durante i due conflitti mondiali. Le lettere si alternano nel tempo come un gioco a incastro nel quale si accavallano diversi personaggi.
Tutto ha inizio nel 1912. David Graham è un timido ed inconcludente studente universitario americano che scrive una lettera a Elspeth Dunn, una giovane poetessa scozzese che vive nella piccola isola di Skye. È l’inizio di una fitta corrispondenza e di un amore che né l’oceano che li divide, né la guerra che incombe su di loro e tanto meno i legami familiari, potranno interrompere.
Se è vero che una lettera non è mai solo una lettera, allora in Novemila giorni e una sola notte c’è molto di più di una sola storia.
È così che il racconto dell’amore tra David e Elspeth ci regala anche la storia di Margaret e Paul, dello zio Finlay e dell’isola di Skye.
Jessica Brockmole regala anche una splendida lettera in una piacevole ambientazione (chi non vorrebbe camminare affianco di Elspeth sulla sua isola?!), mettendo in campo sentimenti intensi e va da se che tutti i tasselli della storia trovano man mano una loro collocazione. L’autrice ha la grande capacità e l’enorme merito di coinvolgere il lettore già dalle primissime pagine.
La narrazione è viva, intensa e vibrante, non zoppica mai, né è mai noiosa. Il lettore viene letteralmente catapultato in un’altra dimensione spazio-temporale.
Approfondimento
Jessica Brockmole, in Novemila giorni e una sola notte, suo libro di esordio, è una piacevole scoperta e grazie alla sua avvincente scrittura è riuscita a dipingere un ritratto molto vivo, reale e intenso dei personaggi. La descrizione di luoghi e dei paesaggi della Scozia, dei piatti e dei dolci tipici scozzesi e dei diversi titoli di libri della letteratura rendono il tutto più vero e coinvolgente.
I protagonisti dal canto loro hanno uno spirito talmente vivo e caratteristico che il lettore non può fare a meno di sorridere e soffrire con loro. La maestria con cui Jessica Brockmole costruisce la trama a maglie fitte del romanzo è impareggiabile e fino all’ultima pagina è impossibile scoprire quando, come e se ci darà la chiave per capire tutti gli intricati passaggi di una storia sempre più appassionante.
Novemila giorni e una sola notte mi ha totalmente rapita e conquistata dalla prima fino all’ultima pagina. È un libro ben scritto, con una trama né scontata né banale e uno stile impeccabile e raffinato.
Personalmente ho amato molto questo libro e credo di essere molto onesta e sincera nel dire che questo è uno dei romanzi più intensi e carichi di patos che abbia letto negli ultimi anni.
Micaela Poletti