Recensione di Scrivo una città di Ivan Mattei

In una città divisa in due da un lungo rettilineo, si incontrano e si innamorano Giovanni e Giulia.Tutto è bello, e la città ne risente in positivo, fino alla scoperta della verità su Giovanni e sul suo lavoro...

Valutazione del recensore

Scrivo una città di Ivan Mattei parla di un uomo ordinario, quasi anonimo, di una donna e del loro amore nato per miracolo unendo la timidezza di lui alla sensibilità e alla pazienza di lei. Giovanni e Giulia vivono un amore seguendo tutte le tappe, con calma, amandosi a vicenda e amando anche la vita. Come due bambini. Ma Giovanni è un uomo particolare: lui scrive. Non scrive come fanno tanti, buttando giù parole a caso che per pura fortuna hanno un filo logico che le unisce.

Lui scrive tutto: scrive gli altri, scrive sé stesso, scrive la sua vita.. e scrive la sua città. Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità: lui scrive e questa sarà la sua pena e la sua gioia. Questo libro ha uno stile di scrittura particolare e apprezzabilissimo: scorrevole, ma spigoloso nei pungi giusti, come se in alcune parti il foglio fosse strappato di proposito per far notare di più la parola che c’era in quel determinato punto, così che vedendo quella netta divisione ci si soffermi un attimo in più, necessario a cogliere la poesia del racconto.

Riflessioni: A prima vista sembra qualcosa di complicato da comprendere, con chissà quale significato celato dietro a parole legate tra loro dal sottile ma robusto filo della trama. Ma, con un po’ di attenzione in più, si capisce perfettamente che non c’è niente di complesso: è tutto scritto lì, tutto davanti agli occhi del lettore. Perché Giovanni, man mano che leggiamo il libro, scrive un po’ anche di noi.

Benedetta Talluto