Autore: Luigi Saccà
Pubblicato da Amazon - Giugno 2017
Pagine: 203 - Genere: Noir
Formato disponibile: Brossura
📙 Versione Kindle
Pelle chiara, capelli biondi, occhi color acquamarina rassomiglianti a pietre d’anello, incorniciati da un aspetto raffinatissimo.
Un angelo?
No.
Un’insospettabile esca. La prima mossa nella scacchiera della vendetta.
Roccelletta, Sicilia anni ’50. Natalino Suraci è il bigliettaio della linea 9, ligio dipendente dell’Azienda Municipale dei Trasporti. Il posto fisso nel settore pubblico lo renderebbe uno scapolo interessante, se non fosse per quel difettuccio all’inguine e il leggero sovrappeso, tale da giustificare il soprannome Bombolo. La sua tranquilla routine fatta di turni lavorativi e cene con mamma e sorella, viene bruscamente capovolta quando una donna bellissima, mai vista prima, chiede a un inebetito Natalino un biglietto per l’autobus. Irrimediabilmente sconvolto da quell’incontro fatale, il dipendente pubblico accetta il supporto agli amici del paese e nel giro di pochi giorni riesce a scoprire l’identità di quella ragazza così da poter dare inizio ad un cauto corteggiamento.
Si tratta di Mariella Doddis, donna libera sebbene da poco uscita da una relazione consumata con lo spettabile avvocato Foti e, per di più, reduce da una terribile vicenda famigliare conclusasi con la misteriosa sparizione del padre. Nonostante le complicanze attorno a quella donna bellissima, Natalino non cambia idea e continua a condurre con tenacia la propria missione di conquista. Amalia, madre di Mariella, e Carmelo, confidente della famiglia Doddis, si mostrano particolarmente benevoli nei confronti dell’impacciato bigliettaio e proprio grazie al loro provvidenziale intervento, Natalino inizia ufficialmente a frequentare l’amata. Convinto di aver realizzato il suo sogno d’amore, Natalino si ritrova coinvolto nei terribili avvenimenti orchestrati delle donne Doddis, finendo in prima pagina sui quotidiani locali. I fatti vengono peraltro aggravati dal ritrovamento di un cadavere dall’identità misteriosa.
Riuscirà un uomo goffo, che poco ha masticato di scuola, a dimostrare la propria integrità in quel malaffare?
Approfondimento
Luigi Saccà, professore di Medicina presso l’Università di Napoli, si scosta momentaneamente dalla cattedra e dalle scienze per lasciare sfogo alla propria vena letteraria. Il risultato? Vendetta al profumo di zagara, un noir mediterraneo che cala il lettore nella Sicilia degli anni ’50. L’ingenuità del protagonista della vicenda è lo strumento di cui l’autore si serve per caricaturizzare la furbizia femminile, nonché la pochezza del popolino.
Saccà scrive in modo raffinato e che profuma di letteratura d’altri tempi, facendo rivivere nelle sue pagine gli usi e i costumi del secolo passato, talvolta anche in modo ironico. Ecco che dunque a spezzare la tensione tipica dei polizieschi sono le caratteristiche dell’uomo medio, come la venerazione del posto pubblico, il pettegolezzo, la tendenza a ficcanasare sui fatti altrui. Ben scritto, scorrevole, divertente e al contempo intrigante, Vendetta al profumo di zagara è una lettura piacevole, ideale per chi ha bisogno di staccare la spina. Chi poi ha vissuto in prima persona l’Italia o, meglio, la Sicilia degli anni ’50, non potrà che sorridere nel ritrovarsi trasportato indietro del tempo in modo tanto spontaneo e immediato.