
Autore: Andrea G. Pinketts
Pubblicato da Mondadori - Giugno 2016
Pagine: 396 - Genere: Gialli, Thriller
Collana: Omnibus
Dal 21 giugno in libreria
È fissata per oggi la data d’uscita de La capanna dello zio Rom, il nuovo romanzo di Andrea G. Pinketts edito da Mondadori. Il narratore e giornalista milanese con questo lavoro ricrea la sua Milano nera e surreale divertendosi con lo stile inconfondibile di sempre: gioca con le parole come con i suoi personaggi, e persino con i capitoli, facendoli litigare tra di loro. La capanna dello zio Rom ci racconta una vicenda ricchissima, nella quale più le cose si complicano, più ci si immerge di gusto nella lettura.
Milano, novembre 2016: torna per l’ultima volta Lazzaro Santandrea e lo fa in grande stile. “Specialista delle resurrezioni“, non è un tipo che se ne va: di solito arriva. Arriva al momento giusto. E anche in questo caso piomba nel bel mezzo degli eventi. O sono gli eventi a piombare su di lui, impegnato a innamorarsi di una ragazza dall’oscuro presente? Ossitocina ha i leggings e un cane, Lou Reed, addestrato a farle la spesa al supermercato. Per Lazzaro è un colpo di fulmine. Con conseguenze devastanti. Loden assassini, parka assetati di sangue, reggicalze letali, giacche da camera a gas esilarante: la cabina armadio di Pinketts è un guardaroba teatrale di lusso inventivo. E Lazzaro questa volta finirà coinvolto in un delirio senza precedenti, tra le fiere di Milano e la Fiera del Libro di Bucarest, con gemelli incendiari, latinisti allo sbaraglio e regolamenti di conti con le forchette di plastica, in compagnia di giornalisti d’assalto, mercenari vestiti da suora e vecchi amici orfani di guerra e di madre. Ne La capanna dello zio Rom Pinketts ricrea la sua Milano nera e surreale divertendosi con lo stile inconfondibile di sempre: gioca con le parole come con i suoi personaggi e persino con i capitoli, facendoli litigare tra di loro. Nel corso di un mese dalla “vita breve ma intensa come James Dean“, fatto di pomeriggi “corti come calzoni alla zuava“, si addensa una vicenda ricchissima. E più le cose si complicano, più ci si immerge di gusto nella lettura, in sintonia con Lazzaro che, ricapitolando gli eventi, a un certo punto ammette: “Tutto ciò non puzzava. Profumava di guai“.
Andrea G. Pinketts è nato a Milano nel 1961. Giornalista e narratore prevalentemente di romanzi noir, tra un guaio e l’altro ha pubblicato: Lazzaro, vieni fuori (Metropolis, 1991; Feltrinelli, 1992), Il vizio dell’agnello (Feltrinelli, 1994), Il senso della frase (Feltrinelli, 1995), Io, non io, neanche lui (Feltrinelli, 1996), Il conto dell’ultima cena (Mondadori, 1998), L’assenza dell’assenzio (Mondadori, 1999), Il dente del pregiudizio (Mondadori, 2000), Fuggevole Turchese (Mondadori, 2001), Sangue di yogurt (Mondadori, 2002), Nonostante Clizia (Mondadori, 2003), L’ultimo dei neuroni (Mondadori, 2005), Ho fatto giardino (Mondadori, 2006), Depilando Pilar (Mondadori, 2011), Ho una tresca con la tipa nella vasca (Mondadori, 2014). Ha vinto numerosi premi, tra cui due edizioni del Mysfest di Cattolica e lo Scerbanenco.