
Autore: Gay Talese
Pubblicato da Rizzoli - Gennaio 2017
Pagine: 200 - Genere: Non fiction
Collana: Scala stranieri
Dal 19 gennaio 2017 in libreria
Da domani potrete trovare in libreria Motel Voyeur, una torbida storia vera edita da Rizzoli raccontata dall’emblema del giornalismo d’inchiesta americano, Gay Talese, autore tra gli altri di La donna d’altri e Onora il padre. Siamo alla fine degli anni Sessanta quando un uomo, Gerald Foos, acquista un motel in Colorado con il solo scopo di soddisfare la sua inclinazione al voyeurismo. Trascorre così trent’anni a spiare gli incontri sessuali dei suoi ospiti, accompagnando le sue osservazioni con appunti, disegni, schemi e tabelle. Foos si considera un “ricercatore” e non un guardone, e negli anni Ottanta si mette in contatto appunto con Gay Talese per raccontargli la sua esperienza. Dopo 35 anni, Talese ha deciso di raccontare quello che Foos gli aveva scritto nella lettera e nelle pagine dei diari che gli aveva mandato nel corso degli anni. Motel Voyeur è la storia di un’ossessione, ed è la storia degli ospiti del motel di Gerald Foos: coppie sposate, amanti occasionali, omosessuali giovani e vecchi, vedove, escort, fratelli e sorelle incestuosi, e tanti altri. Una inquietante storia i cui diritti sono già stati acquistati da Spielberg.
È il 7 gennaio del 1980 quando Gay Talese, all’epoca impegnato nell’imminente pubblicazione del suo bestseller La donna d’altri, riceve una lettera scritta a mano e anonima. Il mittente è un uomo del Colorado, che dice di aver «appreso del suo attesissimo studio sul sesso in America» e «di poter contribuire con alcune importanti informazioni». Nel seguito di quella lettera l’autore rivela a Talese qualcosa di inconfessabile: alla fine degli anni Sessanta ha acquistato il Manor House Motel, alla periferia di Denver, per soddisfare le proprie tendenze voyeuristiche. Sotto il tetto della struttura ha costruito una «piattaforma d’osservazione», e da lì, attraverso dei finti condotti di ventilazione, da anni osserva gli ospiti ignari. Talese, incuriosito e intenzionato a scriverne, incontra l’uomo – Gerald Foos – in Colorado qualche settimana dopo, e visita il motel. Foos, però, dichiara di voler rimanere anonimo, il giornalista non accetta e decide che questa storia non sarà raccontata. Passano degli anni, Talese rimane in contatto con Foos, che gli invia pagine e pagine del suo Diario del Voyeur, un registro in cui ha annotato le abitudini, i vizi, le passioni dei suoi ospiti – coppie sposate, amanti occasionali, omosessuali, vedove, escort, e tanti altri – pensando a sé come a un pioniere della ricerca sul sesso. Quello che ne risulta è uno spaccato della sessualità in America tra gli anni Settanta e i Novanta, l’istantanea di una nazione che sta vivendo gli aspri effetti della guerra in Vietnam, i giorni della Rivoluzione Sessuale, della desegregazione. Oggi, dopo oltre trentacinque anni da quella prima lettera, Talese, in questo straordinario esempio di giornalismo narrativo, può raccontare finalmente la controversa vicenda umana di Gerald Foos, offrendoci il ritratto della vita più segreta dell’America nell’ultima metà del secolo scorso.
Gay Talese (1932) è, con Tom Wolfe, tra i fondatori del New Journalism. Ha collaborato con le principali testate americane, dal “New York Times” a “Esquire” a “Time”. Tra i suoi libri ricordiamo Frank Sinatra ha il raffreddore, La donna d’altri e Onora il padre, disponibili in BUR, e Motel Voyeur, pubblicato da Rizzoli.