
Pubblicato da Adelphi - Febbraio 2019
Pagine: 160 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Biblioteca Adelphi

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
Alla periferia di Parigi, una bomba rischia di provocare la morte di decine d’innocenti. Un viaggio contro il tempo porterà l’anarchico Pierre Chave dal Belgio alla Francia nel tentativo di fermare una strage e di evitare che Robert, il “ragazzino” fragile, ne sia la causa.

A Parigi un gruppo di anarchici ha organizzato un attentato in una fabbrica di aerei. A lanciare la bomba sarà Robert, un ragazzino fragile in cerca di una guida, un mentore di cui fidarsi e in cui credere. Pierre Chave, rifugiatosi in Belgio dopo aver disertato, è ignaro di tutto. Non sa che quel ragazzo, poco più che bambino, ha smesso di guardare a lui come ad una stella polare. Ha smesso di ascoltarlo, di seguire i suoi consigli e di condividere le sue idee. I suoi maestri sono diventati altri e, a differenza di Chave, invocano il potere della violenza. Quella stessa violenza che Pierre ha sempre aborrito, rifuggendola in ogni modo.
Perché Chave non era capace, anche lui, di fermarsi, di fare come gli altri, di vivere senza pensieri, invece di essere assillato senza sosta dalle sue idee che gli toglievano ogni gioia?
È il Barone, un altro anarchico, a raggiungere Chave per metterlo al corrente del piano. Il tempo è poco, pochissimo, e i pericoli sono innumerevoli. Chave sa che non può permettersi il lusso di tergiversare. Per quanto possa essere rischioso deve cercare di attraversare la frontiera francese senza farsi riconoscere. Ma una volta giunto a Parigi, cosa potrà fare? Potrà recarsi nel luogo del presunto attentato e iniziare a studiarlo, osservandone ogni angolo. Potrà guardarsi intorno, alla ricerca di uno sguardo capace di rivelargli un indizio o una prova. Quante delle persone che lo circondano sono solo passanti occasionali? Tutti sembrano essere lì per tenerlo d’occhio, pronti a non lasciarsi sfuggire un suo solo movimento. Si tratta di uomini della Polizia che l’hanno riconosciuto? E allora cosa aspettano ad arrestarlo?
Le ore passano senza che Chave sia riuscito a muovere una sola pedina di quella che si prospetta come una partita dagli esiti incredibilmente drammatici. Non gli resta che provare a rintracciare Robert per cercare di convincerlo a ritornare sui suoi passi: la sua azione avventata potrebbe infatti costare la vita a lui e ad altre decine di persone. Quel ragazzo timido e infelice potrebbe essere ricordato unicamente come il terrorista responsabile della morte di tanti poveri innocenti.
Dove si nasconde Robert? Chave si accorge di come la sua ricerca si stia rivelando più difficoltosa del previsto. Sul suo nome, infatti, ricadono non solo i sospetti delle forze dell’ordine ma anche quelli dei suoi compagni, certi di essere stati traditi. Non gli resta che agire da solo, andando contro tutto e contro tutti, per cercare di salvare ciò in cui crede a costo di sacrificare la sua stessa vita.
Approfondimento
Georges Simenon ha costruito un romanzo che non conosce tempi morti. Il sospettato ha un ritmo narrativo incalzante e appassionato dalla prima all’ultima riga così da permettere al lettore d’immedesimarsi in una vicenda in cui non c’è tempo per riposarsi. Respiriamo la paura per un attentato che ancora non ha avuto luogo, ma di cui è facile immaginare le conseguenze. L’aria dell’imminente catastrofe ci avvolge, senza più lasciarci andare. La bomba non è esplosa, sono ancora tutti vivi… eppure il nostro pensiero va al dopo. Sentiamo la deflagrazione, vediamo i corpi e i calcinacci, percepiamo le urla e i pianti. E speriamo che Chave possa impedire tutto questo.
E lui, da vero eroe, è solo contro tutti. Ricercato dalla Polizia e odiato da quelli che dovrebbero essere i suoi amici. Ma la cosa peggiore è che a rinnegarlo è stato anche il piccolo Robert. Qualcuno è riuscito ad allontanare il ragazzo da lui, dalle sue idee, dai suoi principi. Qualcuno gli ha fatto credere che la validità della causa sia talmente grande da meritare qualche vittima e che un attentato terroristico sia una buona soluzione. Forse l’unica. E questo Chave non può accettarlo. Non importa quanto la meta sembri irraggiungibile o che in Belgio ci siano una moglie e un figlio preoccupati per lui. Non importa quanto l’impresa sembri disperata. Lui non potrà fermarsi finché quella bomba non sarà scoppiata. O finché non avrà evitato che ciò accada.