Autore: Giorgio Scerbanenco
Pubblicato da Garzanti - Maggio 2007
Pagine: 466 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Paperback
Collana: Gli elefanti. Narrativa
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Allora le ho mandato le rose. L’avrei uccisa da lontano, senza vederla, senza toccarla. Perché io l’amavo.
Struggenti amori e crudeli vendette, delitti perfetti svelati quasi per caso, sentimenti non corrisposti che divengono letali, gelosie esasperanti fino al suicidio, suicidi che si trasformano in giustizieri, uomini e donne persi nell’oblio che si incontrano senza cercarsi, un infinito succedersi e intrecciarsi della vita tra felicità e disperazione, tra libertà e prigionia, dove i protagonisti giocano e danzano ora con l’amore ora con la morte.
Tanto semplici quanto folli, i personaggi di questi brevissimi, splendidi racconti del grande scrittore di origine ucraina Giorgio Scerbanenco si rivelano in tutta la loro passionalità, che siano prede o cacciatori, amanti gelosi o traditori, sadici criminali o spietati vendicatori, innamorati delusi o sognatori romantici e solitari, muovendosi dentro storie brevi e strane ma mai impossibili, dipinte a tratti rapidi e precisi, con dettagliata chiarezza, quasi fossero le scene di un cortometraggio, narrate talvolta indirettamente, attraverso luoghi e oggetti che i protagonisti avevano sfiorato.
C’è una ragazza tedesca sedotta che lascia inutili messaggi sulle spiagge italiane, c’è un uomo tornato dall’Antartide che si ritrova abbandonato da tutti, c’è una ragazza che sale su un treno per cercare un amico ormai perduto, c’è un ufficiale della Legione che rivendica violentemente il proprio orgoglio di innamorato, c’è un uomo che gioca alla guerra mentre la moglie lo sta abbandonando, c’è una ragazza venduta ad un esercito di mercenari, c’è un biscazziere assassino scoperto per un dettaglio, c’è un uomo che si vende come preda ad un esperto cacciatore…
Racconti neri ma a tratti colmi di luce, duri e bellissimi, colmi di passione anche nelle ombre del delitto, racconti che potrebbero essere veri nella loro semplice drammaticità, dove tutto è vissuto con una passione estrema, inarrestabile, nel bene e nel male. Come accade, spesso, nella nostra vita.