Autore: Alan Friedman
Pubblicato da Rizzoli - 2014
Pagine: 300 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Saggi stranieri
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Alan Friedman, giornalista esperto di economia, in questo libro si chiede perché l’Italia è in crisi e quali fatti e persone l’abbiano portata a essere al punto in cui si trova. Analizza passato e presente e prospetta un futuro poco rassicurante per un paese la cui malattia è la vecchia mentalità ancora dominante, ma la cura c’è: uccidere il” Gattopardo”. Come? Con una ricetta in dieci punti.
Quando si prende in mano un libro del genere, le emozioni che si provano sono le più disparate: dallo stupore, alla rabbia; dalla frustrazione alla speranza. Alan Friedman è un giornalista che conosce bene la materia di cui parla e vivendo da parecchio tempo nel nostro paese si è chiesto come mai da due decenni l’Italia si trovi in una fase di stagnazione. Cosa impedisce al nostro Paese di crescere, nonostante gli svariati governi che si sono succeduti – e con loro i vari Berlusconi, Prodi, D’Alema, Alfano … tanto per citarne alcuni- e un Presidente della repubblica che agì senza sciogliere le camere e senza mandare gli italiani alle urne, designando Monti a capo del governo?
E’ colpa dell’entrata in vigore dell’Euro? Delle direttive della Banca Centrale europea? Del passaggio dalla lira all’euro? No. Non esattamente. La responsabilità in Ammazziamo il Gattopardo è da ricercarsi nella mentalità conservatrice, quella gattopardiana per cui paradossalmente i cambiamenti sono messi in atto… a patto che tutto resti esattamente così com’è, nulla deve cambiare. Quindi ogni tentativo di riforme di vasta portata e realmente apportatore di modifiche strutturali è stato di volta in volta bocciato e/o bloccato dalle varie lobby e /o da persone che continuano a “analizzare la realtà con l’ottica della vecchia politica, con vecchi schemi”. Da coloro che cavalcano il Gattopardo: non solo i leader, ma più in generale quegli italiani che ancora non sono a rischio, che ancora non se la passano male. E sono ancora tanti; troppi preferiscono la vecchia via, quella conosciuta perché l’altra, la via nuova (a patto che sia davvero nuova!) fa paura perché non si sa dove porterà o quali sacrifici comporterà percorrerla.
E’ questo ciò che blocca ogni possibilità di crescita, più e prima ancora del costo della politica o degli sprechi della Casta, ed è fondamentale trovare una soluzione, che però non va cercata nel passato o attraverso modalità antiquate. Einstein ha detto che non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che l’ha generato e Friedman, in altri termini esprime in tutto il libro Ammazziamo il Gattopardo il medesimo concetto. Poi, audacemente, propone una ricetta in dieci punti per risollevare un’Italia che può esser vista anche come un’azienda in crisi e il cui problema numero uno è il debito. Da lì è necessario partire con coraggio e spirito di sacrificio: “Cambiare è difficile, e potrebbe anche risultare doloroso nel breve termine. Ma una cosa è certa: oggi ci vuole una ricetta coraggiosa, completa e a basi di dosi robuste e non delle briciole che ci ha offerto nel 2013 il governo voluto dal presidente Napolitano. E non basteranno poche riforme (…) perché una riforma parziale non porterà il tentativo al successo” .
I punti della ricetta Friedman prevedono, come già detto l’abbattimento del debito, la creazione di nuovi posti di lavoro tagliandone i costi e modernizzandone le regole, tutela per le fasce più deboli attraverso un minimo vitale garantito, pensioni garantite per tutti con tagli alle pensioni d’oro, vasta occupazione femminile; meritocrazia, una patrimoniale più leggera; liberalizzazione e grandi riforme. (Rimando alla lettura del libro per doverosi approfondimenti). In che modo rendere concreto tutto questo? Con una vera leadership, che non si limiti ad ammansire il gattopardo, ma lo ammazzi.
Ammazziamo il Gattopardo si chiude con quest’intervista, con queste parole: “Oggi siamo a un bivio: o la politica ammazza il Gattopardo o il Gattopardo ammazza l’Italia.La costringe alla recessione, la costringe alla paura. Io spero che noi ammazziamo il Gattopardo, e il mio impegno è quello di farlo fuori.”. Chi ha detto ciò è Matteo Renzi, l’attuale capo di Governo… e spero con tutto il cuore e da cittadina italiana che sia davvero così. Consiglio la lettura di Ammazziamo il Gattopardo a tutti quelli che vogliono capire meglio perché siamo dove siamo e a coloro che, nonostante tutto, non si lasciano abbattere dalla situazione, ma credono in un futuro possibile. A morte il Gattopardo!
Mariateresa Della Chiesa